Benedetto XVI domina la classifica dei libri più venduti

1706422_0Il nuovo saggio di Joseph Ratzinger L’infanzia di Gesù (Rizzoli – Libreria Editrice Vaticana 2012) completa la trilogia esegetica dedicata da Papa Benedetto XVI alla biografia di Cristo. Il volume uscito il 21 novembre in contemporanea in 9 lingue (italiano, tedesco, brasiliano, croato, francese, inglese, polacco, portoghese e spagnolo) e in 50 Paesi, domina la classifica dei libri più venduti in Italia e nei prossimi mesi sarà tradotto in 20 lingue per la pubblicazione in 72 Paesi.

L’infanzia di Gesù è stato presentato in Vaticano il 20 novembre scorso nella Sala Pio X alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, di Maria Clara Bingemer, Docente di teologia alla Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro, di Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana e di Paolo Mieli, presidente di RCS Libri. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana ha introdotto e moderato il dibattito. “Questo volume è il compimento di una grande impresa intellettuale e spirituale” ha precisato padre Federico Lombardi, “la conclusione di un’opera su Gesù che il cardinale Ratzinger meditava già dal 2002”.

Il volume si compone di una breve Premessa, di quattro capitoli e di un Epilogo.

Nella Premessa di Jesus von Nazareth. Die Kindheitsgeschichten terminato di scrivere a Castel Gandolfo nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il 15 agosto 2012, il Santo Padre precisa: «Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell’infanzia di Gesù. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola “sala d’ingresso” ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesù di Nazaret. Qui ho ora cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, ciò che Matteo e Luca raccontano, all’inizio dei loro Vangeli, sull’infanzia di Gesù».

Il primo capitolo è dedicato alle genealogie del Salvatore nei Vangeli di Matteo e di Luca, tra loro molto diverse, ma entrambe con lo stesso significato teologico-simbolico: la collocazione di Gesù nella storia e la sua vera origine come principio, un nuovo inizio nella storia del mondo. Chi è Gesù e da dove viene? Che cosa vuole l’uomo che dichiara di essere venuto al mondo per testimoniare la verità? Lo scopo dei quattro Vangeli è quello di rispondere a queste domande. Sono stati scritti proprio per darvi una risposta conferma Benedetto XVI. Nel bel mezzo dell’interrogatorio di Gesù, Pilato all’improvviso, pone all’accusato la domanda: «Di dove sei tu?» ”. (Gv, 19,9)

Il tema del secondo capitolo è l’annuncio della nascita di Giovanni Battista e di quella di Gesù. Rileggendo il dialogo tra Maria e l’Arcangelo Gabriele secondo il Vangelo di Luca, Ratzinger spiega che attraverso una donna Dio cerca un “nuovo ingresso nel mondo”. Per liberare l’umanità dal peccato, scrive citando Bernardo di Chiaravalle, Dio ha bisogno dell’“obbedienza libera” alla sua volontà. “Creando la libertà, Dio, in un certo modo, si è reso dipendente dall’uomo. Il suo potere è legato al sì non forzato di una persona umana”. È così che, solo grazie all’assenso di Maria, può cominciare la storia della salvezza. “Da dove conoscono Matteo e Luca la storia da loro raccontata? Quali sono le loro fonti?” Matteo e Luca volevano non tanto raccontare delle storie, bensì scrivere la storia reale, avvenuta certamente, storia interpretata e compresa in base alla Parola di Dio, sintetizza il Pontefice.

Al centro del terzo capitolo vi sono l’evento di Betlemme e il contesto storico della nascita di Gesù, l’impero romano che sotto Augusto si estende da Oriente a Occidente e, con la sua dimensione universale, consente l’ingresso nel mondo di “un universale portatore di salvezza”, è, infatti, “la pienezza dei tempi”. I singoli elementi del racconto della nascita sono densi di significato: la povertà in cui “il vero primogenito dell’universo” sceglie di rivelarsi, e dunque lo “splendore cosmico” che avvolge la mangiatoia, l’amore speciale di Dio per i poveri, che si manifesta nell’annuncio ai pastori, e le parole del Gloria, oggetto di traduzioni controverse. In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra”. (Lc 2,1). Il quarto capitolo è dedicato ai Magi sapienti (Astrologi), che avevano visto sorgere la stella “del re dei Giudei” ed erano venuti per adorarlo, e alla fuga in Egitto. Le figure dei Mágoi (appartenenti alla casta sacerdotale persiana) ricostruite attraverso una ricca gamma d’informazioni storico-linguistiche e scientifiche, sono delineate come emblema affascinante dell’inquietudine, della ricerca e dell’attesa interiore dello spirito umano. Possiamo dire con ragione che i Magi rappresentano il cammino delle religioni verso Cristo, come anche l’autosuperamento della scienza in vista di Lui”.

Infine l’Epilogo, con il racconto secondo il Vangelo di Luca dell’ultimo episodio dell’infanzia di Gesù, l’ultima notizia che abbiamo prima dell’inizio della sua vita pubblica con il battesimo nel fiume Giordano. È l’episodio dei tre giorni, durante il pellegrinaggio di Pasqua, in cui Gesù dodicenne si allontana da Maria e Giuseppe e rimane nel Tempio di Gerusalemme a discutere con i “dottori”. Egli, che “cresceva in sapienza, età e grazia”, si manifesta qui nel mistero della sua natura di vero Dio e, insieme, di vero uomo, che “ha pensato e imparato in maniera umana”.

Le feste natalizie si avvicinano e il Santo Padre desidera ricordare a tutti, credenti e laici, che quello che gli evangelisti Luca e Matteo ci hanno raccontato sull’Annunciazione, sulla nascita miracolosa da una Vergine in una grotta che fungeva da stalla a Betlemme, sulla visita dei Magi, sulla fuga in Egitto, sulla disputa del ragazzino Gesù a dodici anni fra i dottori del Tempio è realmente accaduto. Non si tratta quindi né di favola, né di superstizione e nemmeno di un’allegoria simbolica ma semplicemente di una semplice verità storica narrata.“In quanto uomo, Egli non vive in un’astratta onniscienza, ma è radicato in una storia concreta, in un luogo e in un tempo, nelle varie fasi della vita umana, e da ciò riceve la forma concreta del suo sapere. Così appare qui, in modo molto chiaro, che Egli ha pensato e imparato in maniera umana.”

A margine dell’articolo desideriamo ricordare che Papa Benedetto XVI è sbarcato su Twitter. L’account @pontifex che conterrà i cinguettii papali è disponibile in otto lingue (@pontifex_it per l’Italia). Alle 11,30 del 12 dicembre Il Papa ha mandato personalmente il primo messaggio su Twitter: “Cari amici, sono lieto di entrare in contatto con voi tramite Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico con il cuore”. Il Papa ha postato il suo saluto sul microbloggig prima in inglese e poi in tutte le altre lingue. Benedetto XVI non “twitterà” di persona, il progetto è quello di diffondere attraverso Twitter, dopo avere ottenuto il nulla osta del Santo Padre, pensieri tratti dagli Angelus e dagli interventi papali più importanti. Anche questo un segnale dei tempi.

Joseph Ratzinger è nato a Marktl am Inn, in Germania, il 16 aprile 1927. Ordinato sacerdote nel 1951, divenne arcivescovo di Monaco e Frisinga e nominato cardinale nel 1977 dal Papa Paolo VI, nel 1981 Papa Giovanni Paolo II gli ha conferito l’incarico di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il 19 aprile 2005 è stato eletto Papa, assumendo il nome di Benedetto XVI. I due volumi della sua fondamentale opera teologica e pastorale, Gesù di Nazaret. Dal Battesimo alla Trasfigurazione (2007) e Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione (2011), sono presenti nel catalogo BUR.

La traduzione e l’edizione italiana del saggio L’infanzia di Gesù è a cura di Ingrid Stampa.

Autore: Benedetto XVI (Joseph Ratzinger)
Titolo: L’infanzia di Gesù
Editore: Rizzoli – Libreria Editrice Vaticana
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 17,00 Euro
Pagine: 176