“L’egoismo è finito. La nuova civiltà dello stare insieme” di Antonio Galdo (Einaudi 2012). Secondo un vecchio adagio, “non tutto il male viene per nuocere“.
La grave crisi che, ormai da un quinquennio, attanaglia l’Europa ed, in particolare, l’Italia, ci sta spingendo e sempre più ci condurrà a modificare il nostri comportamenti: un cambiamento in meglio per la nostra qualità di vita.
E’ questo, in sintesi, quanto sostiene Antonio Galdo, noto giornalista e scrittore, in questo suo nuovo bel libro in questi giorni in libreria. L’autore ritorna sui temi che hanno formato oggetto di altri suoi saggi (“No n sprecare” e “Basta poco”, ambedue pubblicati da Einaudi) in cui, stigmatizzando certe nostre cattive abitudini (come quella di sprecare, definito “il motore truccato di un capitalismo senza anima”), suggeriva gesti semplici per una nuova ecologia della vita quotidiana. Ma in quegli anni, sia pure recenti, la crisi non si era rivelata, o almeno non era stata percepita ancora, in tutta la sua portata di svolta epocale. L’autore è ora convinto che sarà proprio la “grande crisi” a segnare la linea di confine di un’epoca che ha portato all’implosione del modello di sviluppo fondato sull’egoismo e a spingerci verso un nuovo modello di vita. E all’orizzonte, ancora indefinito, si affacciano nuove teorie, nuove formule di civiltà, incentrate sulla riscoperta del piacere della cooperazione, dello stare insieme, del “fare comunità”.
Per troppo tempo, sostiene Galdo, tutto é ruotato intorno all”io” e l’egoismo ha guidato i nostri comportamenti individuali e collettivi, ma esso è destinato a finire. Perché con lo stare di più insieme inpareremo a conoscerci, a interessarci l’uno dell’altro, a solidarizzare, a condividere idee e problemi, a cambiare il nostro stare al mondo. Siamo, quindi, all’alba di una svolta, dell’affermarsi di quei modelli di comportamento, in una nuova prospettiva che ci lascia intravedere una società diversa. Si è finora creduto che l’interesse individuale e l’egoismo innato nell’uomo, avrebbe comunque funzionato come motore del sistema, nella convinzione che il proprio interesse sia ciò che motiva tutti noi e che, seguendo la bussola dell’egoismo individuale, facciamo allo stesso tempo il bene della società. Arturo Zamagni, ha giustamente sottolineato che non si tratta di idee del tutto nuove: la nuova civiltà dello stare insieme trova infatti un ancoraggio nell’antica civiltà dell’umanesimo rinascimentale, “di un noi che mette l’io in relazione con gli altri, che non lo isola nel suo egoismo utilitaristico“.
Questo cambiamento già si avverte in molti Paesi del nord Europa e anche in Italia. L’autore ce ne dà conto in questo libro con una serie di aneddoti e storie talvolta curiose, sempre interessanti. Sono storie di “capitalismo cooperativo” che raccontano il diffondersi di un nuovo modo di abitare (il co-housing e l’housing sociale), di un nuovo modo di vivere la città (significative le esperienze nei centri urbani dei paesi mitteleuropei e scandinavi e anche in Italia), di una nuova concezione del lavoro (il coworking), della condivisione delle idee attraverso le tecnologie della Rete (il successo del Movimento 5 Stelle in Italia è esempio attualissimo): tutto con l’obiettivo di migliorare la qualità della nostra convivenza, nella costante ricerca, in definitiva, di un domani in cui essere più felici (o meno infelici).
Antonio Galdo scrittore e giornalista. Ha collaborato a numerosi quotidiani (fra i quali “Il Messaggero” e “Il Mattino”) e periodici (“Panorama”) e ad alcuni programmi televisivi. Dal 2006 al 2008 ha diretto il quotidiano “L’Indipendente”. Ha pubblicato diversi libri di saggistica, tra i quali: “Denaro contante” Rizzoli, 1990; “Capolinea a Nord est” con Giuseppe De Rita, Marsilio, 2007; “Non sprecare, Einaudi, 2008; “L’eclissi della borghesia” con Giuseppe De Rita, Laterza, 2012.
Autore: Antonio Galdo
Titolo: L’egoismo è finito. La nuova civiltà dello stare insieme
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 12 euro
Pagine: 110