“Sull’origine dell’ermeneutica del sé” (Cronopio, 2012) è un’altra tessera che la casa editrice Cronopio mette a disposizione dei suoi lettori. Sono due conferenze che Michel Foucault ha tenuto il 17 e il 24 novembre del 1980 al Darmouth College nel New Hampshire.
Grazie a queste due conferenze, Foucault cominciò a concentrarsi sui rapporti tra soggettività e verità intraprendendo il suo personale sul piacere e la cura del sé. Foucault, nelle conferenze americane, sviluppa un discorso sull’ermeneutica del sé attraverso due poli, greco-romano e cristiano, e ne analizza le trasformazioni. In “Soggettività e verità”, Foucault mette in primo piano il discorso del maestro che va ad incidere direttamente sull’etica del discepolo mentre, nella pratica cristiana, è il discepolo a verbalizzare, come accade nella confessione. Prendendo in analisi alcuni passaggi del “De Ira” di Seneca, Foucault spiega che la colpa, nell’età pre-cristiana, non è un errore a cui deve seguire una punizione ma, anzi, serve a memorizzare le regole da applicare riattivando i principi filosofici fondamentali.
Il soggetto ha dimenticato quel che avrebbe dovuto fare, cioè le regole di condotta apprese, e allora pratica un esame del sé ripartendo dalla propria colpa per cominciare una serie di azioni conformi alle regole che deve avere sempre in mente. Per fare questo, ha bisogno di richiamare alla mente i propri errori e memorizzare i precetti morali di condotta.
Nei cristiani, invece, la verità è strettamente connessa col sacrificio del sé, sulla sua mortificazione che avviene attraverso l’obbedienza agli altri o “alla messa in scena simbolica della tua stessa morte”. Poi entra in gioco la verbalizzazione dei pensieri, che i padri greci definirono come “exagoreusis”, che si contrappone all’ “exomologesis”, intesa come “espressione drammatica da parte del penitente del proprio status di peccatore in una sorta di manifestazione pubblica”. Ed è attorno a queste riflessioni che Foucault metterà in piedi due conferenze seminali che saranno, nel 1981, i pilastri per il corso famoso al Collège de France sull’ermeneutica del soggetto.
Michel Foucault , filosofo e storico francese, è stato professore al Collège de France ed è famoso per avere messo in piedi una storia della follia, del crimine e del sesso capace di abbracciare diverse discipline. Fondamentale il suo “Sorvegliare e punire” e “Le parole e le cose”.
Autore: Michel Foucault
Titolo: Sull’origine dell’ermeneutica del sé
Editore: Cronopio
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 12.50 euro
Pagine: 120