Il volume “Asia – Italia. Scenari migratori” (Edizioni Idos, 2012) è un importante Dossier statistico dedicato agli scenari migratori asiatici che Caritas e Fondazione Migrantes hanno presentato in seguito alla conferenza sulle migrazioni che si è svolta a Manila nel gennaio 2012.
Il quarto viaggio di studio promosso e finanziato dal Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes capitanato dal direttore della Caritas diocesana di Roma, Monsignor Enrico Feroci ha avuto come simbolo le parole “Venite e vedrete” tratte dal vangelo di Giovanni, lette nella chiesa della Madonna dei malati, che hanno accolto i partecipanti all’evento nella capitale delle Filippine. “Come animatori pastorali e studiosi siamo venuti a incontrare una Chiesa sorella ed essere così testimoni di quanto la mobilità umana stia velocemente modificando la struttura delle società dei paesi di origine dei migranti e di quelli che li ricevono”, ha dichiarato Mons. Feroci. Il meeting si è svolto nelle Filippine dal 14 al 21 gennaio scorso, e ha visto la partecipazione di una trentina di studiosi e operatori pastorali in rappresentanza delle diocesi italiane. Durante l’incontro si è svolto il convegno “Asia-Italia scenari migratori” organizzato in collaborazione con lo Scalabrini Migration Center di Manila e l’Ambasciata d’Italia nelle Filippine.
Nel convegno, strutturato in una trentina di relazioni, cui hanno preso parte anche rappresentanti delle istituzioni locali e di organismi internazionali che si occupano di migranti e rifugiati, è stata approfondita la conoscenza del fenomeno migratorio asiatico, dedicando particolare attenzione ai filippini e ad altre grandi collettività (Cina, Pakistan, India, Bangladesh, Sri Lanka), analizzando la storia del loro insediamento in Italia e in Europa, la situazione attuale e le prospettive future. È stato scelto il maggior arcipelago asiatico, perché “le Filippine, insieme a Timor est, sono gli unici due Paesi asiatici a maggioranza cattolica, l’immigrazione filippina è un caso-studio molto interessante” ha sostenuto Franco Pittau, coordinatore del Dossier Caritas/Migrantes. “Al mondo vi sono circa 10 milioni di migranti filippini, quelli temporanei in Arabia Saudita, in Malesia, in Giappone, a Hong Kong, negli Emirati arabi. Quelli stabili negli Stati Uniti e in Canada, mentre in Italia e in altri Paesi europei si trovano i due modelli. Gli immigrati incidono per il 10% sulla popolazione filippina, e le loro rimesse rappresentano il 12 per cento del Pil. Ogni giorno escono dalle Filippine per emigrare oltre 3.000 persone, che possono contare sul supporto di 1.600 agenzie di emigrazione”.
Asia-Italia. Scenari migratori, progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi, nasce quindi dall’esperienza vissuta lo scorso gennaio nelle Filippine e da quel ciclo di seminari dedicati proprio al panorama migratorio asiatico e alla presenza di migranti asiatici in Italia. Abbiamo imparato sui banchi di scuola che l’Asia è il continente più vasto e popolato del pianeta con oltre 4 miliardi di abitanti, continente noto per le sue forti disparità e per l’economia trainante di grandi paesi come la Cina e l’India. Il volume ci ricorda che l’Asia è stata negli ultimi 60 anni la principale area di emigrazione al mondo, con 65 milioni di partenze e consistenti collettività insediate all’estero, tra cui i filippini (quasi 10 milioni, circa il 10% della popolazione nazionale). Si tratta anche di un’importante area di approdo dei flussi internazionali, perlopiù interni al continente e di carattere temporaneo, catalizzati dai Paesi del Golfo e, in misura minore, dai Paesi industrializzati dell’Est e del Sud Est asiatici. È inoltre il primo continente al mondo per numero di rifugiati (quasi 6 milioni, senza contare i palestinesi).
Roberto Bisogno collaboratore del Centro Studi e Ricerche Idos, nel capitolo Aspetti dell’economia del continente asiatico sottolinea che l’Asia “è la regione al mondo che negli ultimi anni ha visto le maggiori trasformazioni in campo economico – sociale e non solo. Un processo che, nonostante la crisi dell’economia mondiale, non si arresta ma continua a crescere a ritmo ancora elevato, coinvolgendo un crescente numero di Paesi del continente”. Quindi Bisogno afferma che “con lo spostamento del baricentro dell’economia dell’Occidente verso l’Est, stiamo assistendo a un cambiamento epocale”.
La presenza d’immigrati asiatici in Italia è aumentata di oltre 6 volte rispetto al 1991 (120mila) e quasi triplicata rispetto al 2000 (265mila). Negli ultimi anni si evidenziano dei ritmi di crescita notevolmente più sostenuti rispetto alle altre collettività straniere e massiccia è stata la partecipazione degli asiatici alla regolarizzazione del 2009, con un terzo di tutte le domande presentate (quasi 100mila). In questa grave fase di crisi economica mondiale il mercato, da una parte, continua a offrire agli immigrati asiatici discrete possibilità d’inserimento, soprattutto in agricoltura e nel settore domestico, dall’altra provoca l’espulsione di quote consistenti di occupati, per i quali la perdita del lavoro può condurre a quella del permesso di soggiorno.
Come favorire allora gli scambi tra le diverse collettività? In questo entra in gioco il ruolo fondamentale in primis della Chiesa Cattolica e delle altre comunità religiose, senza dimenticare le altre grandi aggregazioni generaliste quali i partiti, i sindacati, le associazioni, i gruppi di volontariato ecc. Infatti, a questo proposito, Mons. Feroci ha detto “siamo venuti in Asia come testimoni e non come studiosi”. “L’esperienza in Asia ci ha arricchiti grazie alla conoscenza diretta degli immigrati filippini che sono tornati in patria dopo un periodo di lavoro in Italia, oppure l’incontro con i figli di coloro che sono adesso nel nostro Paese. Abbiamo potuto constatare che le migrazioni intese come riscatto sociale, speranza e ricerca di benessere, hanno lasciato anche enormi problemi tra coloro rimasti in patria. Famiglie disgregate, dipendenza dai redditi che arrivano dall’estero e una cultura consumistica che tradisce i valori di un popolo spirituale e generoso”.
I curatori di Asia–Italia. Scenari migratori sono Maria Paola Nanni e Franco Pittau con il supporto dei redattori del Centro Studi e Ricerche Idos per conto del Comitato di Presidenza del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes (Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma). Ricordiamo infine che il volume amplia le relazioni presentate nel corso del ciclo di conferenze, promosso dal Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes sul tema Asia-Italia, Migration Scenarios (Manila, 14 – 20 gennaio 2012), integrandole con ulteriori apporti utili a meglio focalizzare i temi in esame.
A cura di: Caritas e Migrantes
Titolo: Asia – Italia. Scenari migratori
Editore: Idos
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 432