“In viaggio con te” (Butterfly Edizioni, 2012), secondo romanzo di Nadia Boccacci, ci racconta la storia di un’amicizia. Dell’amicizia speciale e indissolubile tra Linda e Vale, inseparabili complici sin dai tempi dell’infanzia. Ma ad un certo punto questa amicizia è interrotta da un tragico e terribile destino che vede Linda soccombere ancora giovanissima ad un male improvviso e incurabile.La storia è narrata in prima persona da una Vale ormai adulta, sposata, madre. Più che un racconto la sua è una confessione-interrogazione sui fatti del passato che vengono richiamati con un costante alternarsi di luce e buio. Com’è la vita. Nei momenti di luce siamo trasportati in un’atmosfera candida, familiare, giocosa nella quale viene rievocata la loro amicizia: dai banchi delle elementari ai primi esami universitari, dai giochi d’infanzia (un’infanzia così diversa da quelle di oggi… piena di fantasia e avventura anziché di videogames e cellulari) ai primi amori, dall’accudire animali abbandonati (come la gatta Paffy o Teo, un cane molto giocherellone) alla vacanza in Francia appena diplomate. Nei momenti di buio i sogni si perdono, siamo circondati dalle fredde pareti di un ospedale, viene raccontata l’agonia di Linda alle prese con un destino che s’accanisce fatalmente e poi l’angoscia e lo smarrimento di Vale di fronte ad una perdita che non può trovare un perché.
“In viaggio con te“, dunque, affronta il delicato tema della morte, della fuggevolezza della vita, della fragilità delle cose belle, della innaturalezza che può esserci nel genitore che seppellisce la figlia. Ci pone di fronte ad interrogativi che non possono trovare risposte: com’è possibile morire a ventitré anni? Perché il destino ha scelto di togliere la vita ad una ragazza così piena di vita e di sogni? Ma anche (e possiamo dire soprattutto) ci parla del valore dell’amicizia che spesso si dimostra più forte di tutto, persino della morte.
Tutto ciò è affrontato con un tono confidenziale che attenua i momenti di buio e con uno stile diretto, preciso, che non ama giri di parole o voli metaforici, capace di cogliere in ogni sfumatura le emozioni di gioia e dolore, che ci mette subito di fronte alle durezze della vita ma che proprio per questo sa toccarci il cuore. È impossibile non emozionarsi, sperare, commuoversi. Linda è la nostra amica. È lì davanti a noi che sorride o soffre. Vorremmo che le cose andassero diversamente pur sapendo fin dall’inizio che non sarà possibile.
Ma la vita non può essere solo luce. I momenti di buio non possiamo eliminarli. Allo stesso tempo, però, la vita non è solo buio e sta proprio in questo il messaggio più profondo del romanzo. Anche se la morte ci coglie sempre come “un pugno violento nello stomaco” e non si può mai essere pienamente preparati a certe cose dobbiamo sempre andare avanti, anche dopo le prove più dure. Nei momenti di buio non dobbiamo dimenticare i momenti di luce. Perché le cose belle, per quanto fragili e fuggevoli, non sono mai del tutto perse e possiamo continuare a sentirle “nel profumo dell’autunno o nel canto melodioso di un uccello“. Siamo sempre… in viaggio con loro. Ed in fondo come diceva Leonard Cohen (e come l’autrice riporta a inizio romanzo): “c‘è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce“.
Nadia Boccacci (Colle di Val D’Elsa, 1968) è laureata in Lingue e Letterature Straniere moderne ed insegna italiano e inglese in una scuola primaria. Nel 2011 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “Uno sguardo perso nel vuoto” (Gruppo Albatros). “In viaggio con te” è il suo secondo romanzo.
Autore: Nadia Boccacci
Titolo: In viaggio con te
Editore: Butterfly Edizioni
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 148
Prezzo: 12 euro
*articolo di Domenico Uccellini