Per lo più aspettano treni o salgono sugli autobus i protagonisti delle piccole storie contenute nell’antologia a cura di Alex Pietrogiacomi (autore peraltro del racconto più lungo dell’intera raccolta), “Biglietto, prego” ( Zero91, 2012). Milano e Roma in effetti sembrano i due poli principali in (da o per) cui si muovono non più tanto giovani di speranze che a dirle belle oggi verrebbe da ridere – non a cercar fortuna, altra espressione desueta, e forse nemmeno un senso ma un barlume di vita dignitosa che non rinunci a una qualche traccia di bellezza, di sapore (la saggezza barthesiana…).
Una vita che nonostante le difficoltà implicite nelle precarie occupazioni di cui sembra spesso fatta, le amarezze e qualche frustrazione mal dissimulata, non sappia di disfatta a priori – perché se non più adolescenti, molti di questi personaggi (di solito se non proprio autobiografici abbastanza prossimi agli autori che li hanno messi in scena), stanno per dismettere a fatica l’abito della giovinezza.
Il presente in cui si collocano le ventuno storie dell’antologia è quello incerto in cui abitiamo un po’ tutti, senza facili coordinate o sicurezze di sorta; ma spesso i personaggi danno l’impressione di cercare vie di fuga dalla costipazione soffocante determinata da un’accettazione passiva dello stato delle cose. La loro è una vita che spesso si fa di corsa, anche quando ne farebbero a meno; per questo cercano di afferrare con puntiglio o calibrata vaghezza il repertorio di occasioni che l’alea del viaggio consente loro, incontri curiosi, conversazioni più o meno straniate, o più spesso solitarie meditazioni che fanno loro compagnia fra un treno di pendolari o un mezzo più rapido per attraversare paesi, regioni, l’Italia intera.
Per lavoro, ma non solo. Si viaggia anche fra affetti sperati o delusi, di padri o amanti, fra ritorni e nuovi improbabili risoluzioni di una vita diversa. A volte il movimento non è in funzione di una meta – narrativamente parlando: non sappiamo per dove è diretto un personaggio: secondo vecchio topos letterario il viaggio aspira a un valore in sé. Modifica l’occhio di chi guarda. Sollecita un cambio di prospettiva nel lettore, se il racconto è buono. Che come sempre nelle antologie di questo genere la qualità oscilla. Le storie intersecano le fotografie di Gianluca Giannone, per analogia o contrasto o altre suggestioni che hanno attraversato la sensibilità degli autori. Che sono decisamente troppi per ricordarli tutti, e non vorremmo fare un torto a nessuno.
21 racconti di: Matteo Trevisani Iacopo Barison Fabrizio Gabrielli Lorenza Fruci Gianfranco Franchi Alessandro Hellmann Massimiliano e Pier Paolo Di Mino Simone Ghelli Micol Beltramini Adriano Angelini Sut Ernest LeBeau Roberto Mandracchia Alfredo Ronci Francesca Bellino Marilena Renda Luca Piccolino Matteo Bortolotti Raffaella R. Ferré Gianluca Liguori Alessandro Raveggi Alex Pietrogiacomi
Autori: AA. VV.
Titolo: Biglietto, prego
Editore: Zero91
Pagine: 167
Prezzo: 10 euro