“Prudenti come serpenti“ (66th and 2nd, 2012), primo romanzo della poetessa nigeriana Lola Shoneyin, affronta con durezza e ironia il tema della poligamia, amara realtà coniugale vissuta in silenzio da tante donne nigeriane e di altri Paesi in via di sviluppo. Baba Segi, ricco e grasso poligamo di mezza età, sposa la giovane, bella e laureata Bolanle, che dopo due anni non riesce però ancora a dargli i figli sperati.
Dopo vani tentativi del marito di risolvere il problema con stregoni e ciarlatani, Bolanle riuscirà a convincerlo a rivolgersi alla medicina ufficiale. E qui scoppia il putiferio, tra l’invidia delle altre mogli che temono di perdere i propri privilegi e un segreto familiare inconfessabile.
Impreziosito da dettagli sulla vita quotidiana e le tradizioni culinarie del grande Paese africano, “Prudenti come serpenti” è però soprattutto una denuncia senza sconti della poligamia, come racconta l’autrice al Salone del Libro di Torino: “La poligamia non è mai giustificabile, anche se spesso, e soprattutto nelle comunità islamiche, la si giustifica in caso la donna non riesca ad avere figli, perché in Nigeria si pensa ancora che ci sia qualcosa di male nell’essere donne single e c’è una costante pressione sulle donne affinché si sposino” spiega la Shoneyin. “Ma non è possibile che tutte le alternative al matrimonio, per una donna, siano viste negativamente. Spetta ai Governi creare alternative perché le donne diventino indipendenti e la poligamia non rimanga l’unica strada percorribile per non essere viste con sospetto dalla comunità. Cosa succederebbe nel caso opposto, cosa dovrebbe fare una donna se il suo uomo non riuscisse a farle avere figli?”
Sua nonna ha vissuto e sofferto l’esperienza della poligamia. Il romanzo è ispirato alla sua esperienza?
“Assolutamente: fin da quando ero piccola, mia nonna ha sempre messo in guardia me e mio fratello dalla poligamia, raccontandoci diversi episodi della sua tremenda esperienza come prima moglie di un marito poligamo. Molti degli episodi domestici del libro vengono dai suoi racconti, anche se i personaggi sono inventati.”
La poligamia è ancora molto diffusa in Nigeria?
“Il 33% delle donne nigeriane vive con un marito poligamo. La ragione principale è la povertà, soprattutto nella settentrionale del Paese, prevalentemente musulmana. Qui le donne, più povere, hanno meno possibilità di studiare e di rendersi indipendenti. Per queste donne l’unica opportunità è sposare qualcuno, spesso un marito che ha già diverse mogli. Un’altra ragione viene dallo status: anche per donne molto istruite e laureate, come la protagonista del romanzo, è difficile essere considerate se non si è sposate e non si hanno figli. La poligamia in Africa non dipende da fattori religiosi, anche se è più diffusa tra i musulmani, ma culturali.”
La poligamia è diffusa anche negli Stati Uniti, ad esempio. Penso alle comunità mormone…
“Sono comunità più piccole, ma il problema per le donne è lo stesso. Il dramma della poligamia non è la gelosia tra le mogli, come spesso si dice, ma il fatto che porti le donne a pensare di non essere abbastanza per il proprio marito.”
Quali sono le conseguenze della poligamia sui figli?
“Dipende dalla madre, e da cosa decide di dire ai suoi figli sulla poligamia. Di solito, i figli della prima moglie si sentono superiori, mentre gli altri sono molto competitivi perché devono combattere per farsi notare dal padre.”
La Nigeria sembra un Paese a cavallo tra tradizione e modernità. Come per la medicina: il poligamo Baba Segi, preferisce affidarsi a uno stregone per risolvere il problema di fertilità della moglie.
“Mio marito è commissario per la sanità in una Regione nigeriana, mi dice che molte persone nelle aree rurali credono ancora alla medicina tradizionale perché non conoscono la medicina “occidentale”, che va resa più accessibile anche per la fascia più povera e isolata della popolazione. La medicina tradizionale non è sempre pericolosa: lo diventa quando impedisce, per ignoranza o paura, di vedere le cause reali di una malattia.”
La poligamia resterà centrale anche nei tuoi prossimi lavori?
“Sì, ma in generale continuerò a occuparmi di temi sociali e soprattutto della condizione della donna in Nigeria. Sono una femminista e credo fermamente nella necessità di creare un contesto più favorevole alle donne, di dare loro maggiori opportunità: anche per questo sono tornata in Nigeria dopo tanti anni passati in Inghilterra.”
Lola Shoneyin è nata nel 1974 a Ibadan, in Nigeria, da una famiglia di religione cristiana. Il nonno da parte di madre aveva cinque mogli. Dopo aver frequentato le scuole del Regno Unito, è tornata nel Paese d’origine per studiare letteratura inglese e nel 1999 ha preso parte al prestigioso Writing Program della University of Iowa, negli USA. Poetessa e scrittrice, ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie, un libro per bambini e raccolte di poesia. “Prudenti come serpenti”, suo primo romanzo, è stato inserito nel 2011 nella longlist dell’Orange Prize for Fiction. La scrittrice, sposata con il figlio del premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka, vive con il marito e i quattro figli ad Abuja, dove insegna inglese e teatro.
Autore: Lola Shoneyin
Traduttore: Ilaria Tarasconi
Titolo: Prudenti come serpenti
Editore: 66th and 2nd
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 252
Prezzo: 16 euro