John Battista in “Bufale. Manuale di difesa contro le balle dei media” (Editori Internazionali Riuniti 2012) ne traccia la portata attraverso un’intensa attività d’investigazione.
Le bufale sono un fenomeno diffusissimo nei mezzi di comunicazione di massa, nessuno è sfuggito alla loro azione, nemmeno gli intellettuali e gli uomini di cultura.
I mezzi d’informazione, in questo volume, sono molto presenti in quanto giocano una parte rilevante nella loro diffusione specialmente ora nell’era di internet. L’autore, infatti, scrive come il processo di propagazione di una qualunque notizia, anche delle più inverosimili (per esempio Tizio che dice di aver visto un asino volare) può partire da un blog e in poco tempo fare il giro di numerosissimi forum e social network, senza un filtro adeguato che sarebbe entrato in funzione nell’era pre-web, ovvero la carta stampata.
La rete è un moltiplicatore eccezionale, ma non altrettanto verificatore. Più di un fatto si parla e più si tende a credere che sia vero. In poco tempo l’autore della notizia si ritroverebbe ospite di qualche importante programma d’approfondimento giornalistico, tipo Matrix o Porta a Porta. Dopo questa presentazione, Battista introduce il lettore al concetto di bufala, elencandone le varie tipologie. Esistono quelle spontanee, rinforzate dal passaparola, come quella dei tori che sono attratti dal colore rosso del drappo sventolato dal torero, quando invece è il suo movimento ad attrarli. Leggende metropolitane, come il caso eclatante dell’invasione aliena annunciata da Orson Welles alla radio nel 1938, in cui ha unito brani dal libro “La guerra dei mondi” H.G.Wells, a vere e proprie simulazioni di cronaca giornalsitica. L’impatto fu grande e la gente di tutta la Nazione scese in strada presa dal panico.
Non mancano bufale a fini ideologici, come quella dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion, testo pubblicato nel 1905 dal professore russo Sergei Nilus, ricevuto da un amico personale defunto, in cui si documenta un complotto ebraico per voler dominare economicamente il mondo. La bufala, però, ha bisogno di un canale di risonanza per penetrare nell’opinione pubblica. Così pare sia stato per la serie innumerevole d’interpretazioni sui fatti dell’11 Settembre, da cui sono scaturiti due filoni contrapposti: complottisti e anti-complottisti. Report della Commissione apposita del Congresso, atti del processo contro Zacarias Moussaoui, altri dati non sono bastati per scongiurare la nascita dei detrattori della verità ufficiale. Le televisioni hanno soffiato sul braciere, promuovendo una serie di programmi di approfondimento (Voyager, Enigma, Mistero, Rebus) senza sbilanciarsi a favore di una tesi o dell’altra, ma sfruttando commercialmente il fenomeno.
Un capitolo del libro è dedicato alla più famose bufale della storia, riguardanti la guerra. Fanno parte della strategica “guerra psicologica”, utilizzate per ridurre le chance di vittoria dell’avversario, o anche per muovere pretesti di conflitto. Un esempio pertinente è l’esplosione della corazzata Uss Maine nel porto dell’Avana nel 1898, che ha provocato la morte di 266 marinai. Il governo Usa attribuì la colpa agli spagnoli e dichiarò guerra allo Stato iberico, conquistando possedimenti coloniali degli europei, tra cui Cuba. Altra tipologia divenuta famosa nei tempi è quella aliena, di cui viene dato esempio con la teoria di Icke, ex commentatore sportivo il quale sostiene che l’umanità è controllata da un numero ristretto d’invidui, gli Illuminati, lucertoloni attivi nei vertici economici sotto sembianze umane. Bufale di mare, come il Triangolo delle Bermuda o il mostro di Lochness, di cielo come l’esistenza di fantomatiche scie chimiche, le piramidi egizie come costruzione di civiltà extraterrestri, la fusione nucleare a freddo realizzata da alcuni scienziati italiani e americani. L’ultima parte del volume è occupata dai consigli anti-bufala, caratterizzati da: cultura personale, idee politiche, inclinazioni. Critica oggettiva dell’informazione, attendibilità della fonte, consulenza di esperti del settore coinvolti dalla notizia. Ben documentato, lucido, il testo di Battista aiuta a ragionare sulle falsità che inondano la nostra esistenza, a stare vigili, a non arrendersi al primo rumore di fondo.
John Battista, sostituto commissiario della Polizia di Stato, è in servizio presso la squadra mobile di Bari. Debunker specializzato, oltre a curare una rubrica sulle bufale, intitolata Doktor Debunker e pubblicata su Giornalettismo, ha scritto diversi volumi sui fatti dell’11 settembre, tra cui Crono911 ebook gratuito scaricabile dal sito www.crono911.org. Altri volumi sull’attentato alle Torri Gemelle sono: 11 settembre – i miti da smontare (Terre di Mezzo), 11/9 La cospirazione impossibile (Edizioni Piemme).
Autore: John Battista
Titolo: Bufale. Manuale di difesa contro le balle dei media
Editore: Editori Internazionali Riuniti
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 217
Prezzo: 16 euro
* articolo di Lorenzo Carrega