Alla luce dell’ultima uscita editoriale di Mariangela Gualtieri, “Caino”, non si poteva trascurare “Bestia di gioia” (Einaudi, 2010), raccolta – divisa per sezioni – di poesie indimenticabili, un inno continuo di gratitudine alla Natura.
La scrittrice è anche fondatrice di Teatro Valdoca, una delle realtà più importanti e innovative del panorama teatrale italiano, e un punto di riferimento della nostra letteratura contemporanea.
La Gualtieri va in fondo, indaga l’anima, dà voce a quei sentimenti inesprimibili, difficili da interpretare. Con uno slancio antico, racconta il rapporto tra Uomo e Natura, narra di quell’unità che solo gli antichi greci avevano avuto modo di toccare con mano e, allo stesso tempo, i suoi versi sono intrisi di una gioia primordiale che vaga libera ed è ogni cosa. I componimenti, formali e rigidi, conducono il lettore laddove la Natura si manifesta nelle sue molteplici forme, la penna della scrittrice scorge la melodia del Creato, la perfezione di tutte le cose, senza dimenticare la solitudine dell’uomo, la sua disperazione dinanzi alla perdita – o a un suo presagio – ma anche la sua voglia d’assoluto, di essere un tutt’uno con Dio.
Percorrendo i sentieri spianati dalla Gualtieri, il lettore scoprirà un universo poetico sconfinato e preciso, dove tutto è controllato, dal suono delle parole al loro significato. Gualtieri riesce a far incontrare la lucidità della Merini con i versi appassionati di Amelia Rosselli e Patrizia Cavalli in un racconto personale, suggestivo, che parla della nostra realtà attraverso la trascendenza. Ogni sezione contiene il dolore e la gioia, l’oscuro e la luce, i contrasti di cui è dominato il nostro mondo. I testi sono delle lodi, come è riscontrabile anche dalla loro struttura, ma sembrano sospese nell’infinito, impattano sul lettore, rimangono dentro, divenendo un tutt’uno con chi ne usufruisce.
È una poesia che comunica lo splendore della natura, il miracolo della vita, che medita soprattutto sul contenuto e non solo sulla forma. Da custodire gelosamente, come un gioiello prezioso.
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
Autore: Mariangela Gualtieri
Titolo: Bestia di gioia
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 12 euro
Pagine: 137