La storia d’amore fra Giacomo e Alice, l’amicizia fra Giacomo e Cristina e Giacomo e Francesco, i legami che reggono la struttura solida e stranamente, comunque, solare di “Non molto lontano da qui” di Massimo Cacciapuoti sono da leggere mentre si beve il retroterra famigliare proprio del Giacomo.
In pratica, dobbiamo capire, quanto e come la madre del protagonista, ma soprattutto il padre di questo condizionino il resto della storia individuale e oseremmo dire quasi collettiva di Giacomo Rossi.
Già dal nome, che poi sarà mesciato con altri ingredienti persino nel mondo discotecaro, troviamo, ma più esattamente nel cognome del protagonista assoluto delle vicende appunto, quella posizione che una persona normale e comune trova o non vuole dal mondo. E almeno fino a quando il mondo non lo capirà, magari accettando compromessi seri e una serie di compromessi.
Ma Giacomo Rossi ama follemente Alice e soprattutto se stesso, persino quando fa finta d’annullare l’una e l’altro. Ma Giacomo Rossi è la stessa persona che vaga in questo mondo che poi pretenderà d’accettare: come se proprio facesse infatti un favore al papà morto.
L’ultimo romanzo di Cacciapuoti, insomma, ci mette in un angolo di quella che politici e professionisti dei media dicono “generazione precaria”. Però leggendo individuo per indivudo e legami fra gli individui. Spiando le debolezze e le banalità di certi viaggi piccini verso la felicità. Che è arrivata o non arriva?
Un’opera scritta con la delicatezza necessaria, senza trasgredire a certe regole che c’impongono giustamente di diventare melensi. Un tocco vellutato, si direbbe in altri contesti, che sostiene una scrittura precisa e intransigente.
Massimo Cacciapuoti dice alla fine che non è per forza essendo cupi e simil-gotici che si riesce a descrivere parti dell’inquietitudine d’oggi. Con leggerezza e pillole di sarcasmo sono materiali buoni ugualmente.
Per l’ennesima volta, in più, e dopo aver ascoltato l’agghiacciante e freddissima quanto nuovamente realistica visione dell’ultima Laura Pugno, ci si deve, cosa d’altronde che s’accennava all’inizio del discorsetto, confrontare con le origini, con la nascita per mano di madre e padre. Con quello che questi rappresentano e significano. Con le loro voci. Con frasi e silenzi.
Massimo Cacciapuoti, (1970), è nato vive e lavora ad Agropoli in provincia di Napoli; è autore di “Pater Familias”, “L’ubbidienza”, “L’abito da sposa”, “Esco presto al mattino”.
Autore: Massimo Cacciapuoti
Titolo: Non molto lontano da qui
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 189
Prezzo: 17,60 euro
Articolo di Nunzio Festa