“L’Aleph“ «un punto nell’Universo che contiene tutti gli altri punti, presenti, passati, piccoli e grandi» è il titolo del nuovo romanzo dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, pubblicato da Bompiani.
Un titolo borgesiano e che proprio a Borges si ricollega nella teoria dell’uno-tutto, emanazione dell’infinito e punto verso cui tende ogni cosa.
Se per Borges, tuttavia, l’Aleph assumeva una connotazione filosofica e metafisica, in Coelho, la concezione dell’Aleph è più di tipo magico-mistico, secondo il filone principale dei suoi romanzi, dal Cammino di Santiago all’Alchimista. L’Aleph è la storia di un viaggio, vissuto in prima persona dallo stesso scrittore, che mescola sapientemente, con la sua particolare grazia stilistica e narrativa, passato e presente, realtà e finzione e trasporta il lettore in un percorso che travalica i confini della storia.
Lo spunto narrativo è quello di un viaggio in treno sulla Transiberiana, da Mosca a Vladivostok, effettuato da Coelho, un po’ per promuovere il suo libro, un po’ per ritrovare se stesso. Nell’impresa, lo scrittore viene affiancato da una giovane violinista turca, Hilal, decisa a seguire Paulho a tutti i costi, anche quello di essere rifiutata dai compagni di viaggio. Coelho, sempre pronto a cogliere i segnali, che l’Universo e le persone di volta in volta gli rivelano, viene misteriosamente attratto dalla ragazza, fino a scoprire che il loro incontro non è casuale, ma frutto di un destino che li lega dal passato.
Come la maggior parte della produzione di Coelho, anche l’Aleph è un libro che si legge con diverse chiavi di lettura: dalla semplice trama ai simbolismi e ai messaggi più nascosti. Nell’Aleph in particolare ad una storia piuttosto lineare, si interseca anche la curiosità biografica, che porta il lettore a domandarsi costantemente se i fatti narrati siano veri o romanzati o entrambe le cose. Certamente una base reale biografica c’è, ma la vicenda è lo spunto per instradare i lettori verso una maggior consapevolezza di se stessi e del mondo: per cambiare la propria vita e il proprio futuro, avverte lo scrittore, non si può prescindere da una riconciliazione con il passato, anche se questo fosse stato in una vita precedente.
Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro nel 1947. È considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Le sue opere, pubblicate in più di centosettanta paesi, sono tradotte in settantadue lingue. Tra i premi ricevuti dall’autore, il “Crystal Award 1999”, conferitogli dal World Economic Forum, il prestigioso titolo di Chevalier de l’Ordre National de la Légion d’Honneur, attribuitogli dal governo francese, e la Medalla de Oro de Galicia. Dall’ottobre del 2002 è membro della Academia Brasileira de Letras. Dal settembre 2007 è stato nominato Messaggero di Pace delle Nazioni Unite. Bompiani ha pubblicato L’Alchimista (1995), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1996), Manuale del guerriero della luce (1997), Monte Cinque (1998),Veronika decide di morire (1999), Il Diavolo e la Signorina Prym (2000), Il Cammino di Santiago(2001), Undici minuti (2003), lo Zahir (2005),Sono come il fiume che scorre (2006), La strega di Portobello (2007), Henry Drummond Il dono supremo (2007), Brida (2008), Il vincitore è solo(2009) e Le Valchirie (2010).
Autore: Paulo Coelho
Titolo: Aleph
Editore: Bompiani
Anno: 2011
Pagine: 280
Prezzo: 18, 50 euro