La voce carica d’intensità di uno dei più bravi attori contemporanei italiani per “Le notti bianche“ di Fëdor Dostoevskij (Emons Audiolibri), racconto giovanile del 1848. “Era una notte incantevole, una di quelle notti che succedono solo se si è giovani, gentile lettore”.
Fabrizio Bentivoglio interpreta per l’ascoltatore un romanzo sentimentale e carico di poesia che prende il nome da quel periodo dell’anno nel quale le notti estive nella città di San Pietroburgo nella Russia del nord iniziano dopo le 22, quando tramonta il sole. In queste notti bianche un sognatore, un semplice impiegato durante il suo peregrinare notturno incontra una donna con la quale s’illude di poter vivere un sogno d’amore, ma tutto ha termine alla fine della quarta notte, quando Nasten’ka torna dal suo amante. “Parlando così, camminavamo entrambi come fra le nubi, nella nebbia, come se non ci rendessimo conto di ciò che facevamo”.
Le illusioni della gioventù, le speranze del primo amore e le suggestioni notturne che solo una città magica come San Pietroburgo sa evocare, Fabrizio Bentivoglio le trasforma in immagini con un tono di voce caldo di umanità ed energia. “Ora ci fermavamo e parlavamo a lungo, ora di nuovo ci mettevamo a camminare, andando Dio sa dove, e di nuovo riso, di nuovo lacrime… ”. Lungo le sponde del fiume, un uomo cammina solo e i palazzi, i ponti, le strade sono i muti testimoni del suo vagare. È sempre stato solo, al riparo di qualsiasi emozione e turbamento, ma l’incontro con Nasten’ka pur se breve gli cambierà la vita. La lettura di Bentivoglio, il quale durante la sua carriera d’interprete ha prestato il suo volto a una galleria infinita di personaggi tra i quali l’eroe borghese Giorgio Ambrosoli, restituisce a chi ascolta tutta la malinconia, le emozioni, la voglia di amare e di essere amato del sognatore. “Come la gioia e la felicità rendono l’uomo sublime! Come sussulta il cuore per amore! Sembra che lo si voglia riversare tutto in un altro cuore, si desidera che ogni cosa sia allegra, che ogni cosa rida. E come è contagiosa questa gioia!”. Questo romanzo breve dove lo scrittore sa cogliere in pieno con poche efficaci frasi il carattere morale dei due protagonisti ha ispirato Luchino Visconti, il quale nel 1957 diresse Marcello Mastroianni e Maria Schell nel film omonimo. “Ho perso del tutto l’abitudine di stare con le donne, anzi, non ho mai avuto quest’abitudine; sapete, vivo da solo… “.
L’acquisto di audiolibri da parte degli utenti è in continua espansione grazie anche alla grande offerta delle case specializzate del settore. Ascoltare un libro letto da un valente interprete ha il merito di rivelare la bellezza dell’opera in tutte le sue infinite sfumature e sfaccettature. L’estate appena trascorsa ha contribuito all’ulteriore diffusione di questo moderno modo di assaporare un capolavoro. Al mare, in montagna, ammirando un panorama marino o presso un alpeggio alpino quale migliore compagnia di un audiolibro che riempie la mente di immaginazione? L’audiolibro inoltre possiede la capacità di contribuire alla diffusione della letteratura e della lingua italiana in qualsiasi fascia d’età. Le pagine dei libri diventano in tal modo ancor più vive, poetiche e avvincenti in special modo se lette da un attore sensibile, appassionato ed eclettico come Fabrizio Bentivoglio. “Oh, amatemi, non mi abbandonate, perché io vi amo così in questo momento, e perché sono degna del vostro amore, lo meriterò… amico mio caro! La settimana prossima lo sposerò. Egli è tornato innamorato, non mi aveva mai dimenticata… Non vi arrabbiate, se vi ho scritto di lui. Voglio venire da voi con lui. È vero che gli vorrete bene?”.
Fabrizio Bentivoglio, milanese di nascita, calciatore mancato, attore di teatro, cinema e televisione, attore prediletto di Gabriele Salvatores: Marrakesh express (1989), Turné (1990), Denti (2000), Happy Family (2010). Più volte candidato al David di Donatello e ai Nastri d’argento, l’attore ha vinto la Coppa Volpi per Un’anima divisa in due (1993) di Silvio Soldini e il David di Donatello per Testimone a rischio (1996) di Pozzessere e per Del perduto amore (1998) di Michele Placido. A parte i già citati Diego Abatantuono e Silvio Soldini, ha lavorato con tutti i migliori registi italiani: Gabriele Muccino (Ricordati di me, 2003), Placido (Un eroe borghese, 1997, in cui interpretò l’avvocato Giorgio Ambrosoli), Bellocchio (La balia 1997), Mazzacurati (fra gli altri, La giusta distanza, 2007). Appassionato di musica da sempre, con la piccola orchestra Avion Travel, Bentivoglio realizza nel 1999 lo spettacolo La guerra vista dalla luna oltre all’album Sottotraccia nel quale presenta i suoi brani come chitarrista e cantante. Sempre l’amore per la musica lo porta a esordire come regista nel 2007 con il lungometraggio Lascia perdere, Johnny! (2007).
Fëdor Dostoevskij scrittore e filosofo russo è considerato uno dei più grandi romanzieri di ogni tempo e luogo. Tra le altre sue opere ricordiamo: Memorie dal sottosuolo (1864), Delitto e castigo (1866), L’idiota (1869), I demoni (1871), I fratelli Karamàzov (1879-1880) suo ultimo romanzo ritenuto da gran parte della critica il vertice della sua produzione letteraria terminato pochi mesi prima di morire, dopo essere stato pubblicato a puntate sul Messaggero russo dal 1979.
Autore: Fëdor Dostoevskij
Titolo: Le notti bianche. Letto da Fabrizio Bentivoglio.
Editore: Emons Audiolibri
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 16,90 euro
1 CD Audio formato MP3