Le catene del potere

lecatene-delpotereLe catene del potere” (Edizioni Eracle 2011) è il nuovo romanzo di Tiziana Iaccarino autrice partenopea, che in questo nuovo libro racconta diverse realtà a confronto. La storia è  ambientata tra l’Italia e l’America Latina che si districa tra la bellissima terra partenopea e le lontane terre del Sudamerica. Sullo sfondo di Napoli, le storie dei personaggi molto diversi tra loro eppure uniti dal destino,  si incroceranno.

Ognuno a proprio modo è in cerca di una serenità esistenziale che apprenderanno solo attraverso la consapevolezza della libertà.

L’autrice Tiziana Iaccarino ci racconta il suo romanzo:

Per “Le catene del potere”  speravo di raccontare una parte di Napoli di cui si parla poco e di temi sociali molto attuali come quelli inerenti il potere dato dal denaro e, allo stesso tempo, la miseria sociale ed umana che si interpone nelle scelte di vita degli esseri umani che frequentano determinati ambienti.

Quanto la storia è frutto di fantasia e quanto invece è  di vita vissuta, di esperienze dirette?
“La storia è in parte frutto di fantasia e in parte ispirata a situazioni particolari e persone che ho conosciuto e che mi hanno dato l’input per la realizzazione di una trama. “Input” inteso come “idea” per raccontare l’esistenza anche dei disagi dell’alta società, vista sempre come fosse qualcosa di “meraviglioso”, ma che invece nasconde molta sofferenza ed infelicità.”

Ha scelto di ambientare la tua storia a Napoli, solo perché è la sua città o perché ha trovato proprio qui la giusta ispirazione?
“Ho scelto di ambientare la storia a Napoli perché, in parte, mi era stato quasi “chiesto” dai cittadini, dalla gente, dai lettori del primo romanzo (“Un barlume di speranza” Giovane Holden Edizioni, ambientato in tutt’altri luoghi) che erano incuriositi dal fatto che una giovane autrice napoletana non traesse ispirazione nella sua stessa città. Per cui è stato un percorso anche normale, ad un certo punto.”

I personaggi descritti fanno parte di una classe sociale medio alta, come mai descrivere l’altra parte di Napoli?
“Di Napoli si parla spesso, se non sempre, in modo poco piacevole e poco interessante, oltre che  degradante, e questo, in quanto napoletana, mi indigna, perché la città ha tanto da offrire ed è di una bellezza incredibile, oltre a meritare molto più di ciò che ottiene da gestioni amministrative poco fruttuose. La mia non è una polemica, ma un dato di fatto. Di questa città si parla spesso e volentieri male, ma vale la pena scoprire gli aspetti positivi, gli ambienti che non c’entrano nulla con quelli della solita malavita organizzata. Napoli è abitata anche da persone molto perbene, appartenenti a ceti sociali medi ed elevati che appartengono ad antiche famiglie nobiliari e vi abitano da generazioni e generazioni. Famiglie che potrebbero tranquillamente somigliare anche a quelle degli ambienti “bene” di una qualunque altra città d’Italia.”

Come definirebbe questo suo romanzo? Passionale, romantico o avventuriero?
“Lo definisco un romanzo di “narrativa attuale”, poiché affronta temi sociali di cui si parla tutti i giorni (e non solo nel nostro Paese) come il senso ed il valore del potere dato dal denaro, i privilegi ed i benefici che quest’ultimo offre, ma dei quali si scoprono anche i disagi e le difficoltà, oltre ai compromessi per raggiungerlo e mantenerlo. E si parla, quindi, di compromessi di ogni genere, anche sessuali, oltre che morali. E del turismo sessuale, piaga sociale mondiale di cui se non si parla in televisione, si pensa non esista più e invece c’è … eccome! Temi su cui invitare i lettori a riflettere, per chiarire e per dare un senso ai veri valori della vita e alle priorità appartenenti ad ogni essere umano.”

L’autrice conclude dicendo che “Mi piacerebbe dire che dietro ad ogni opera letteraria, c’è molto lavoro ed impegno. Non solo dietro a “Le catene del potere”, ma dietro ad ogni libro notato ed acquistato in libreria o sul web attraverso i siti di shopping più conosciuti. E mi piacerebbe che fosse maggiormente considerato ed evidenziato socialmente il lavoro svolto dai giovani autori, non solo per esordire o per avanzare in una carriera degna di tale nome, ma anche perché, in un Paese che riconosce ancora poco il talento di taluni, sarebbe giusto offrire maggiore spazio e attenzione. I giovani hanno bisogno di maggiori opportunità e a loro vanno date, con generosità, non con parsimonia.

Tiziana Iaccarino nasce a Napoli nel 1976 e fin da bambina si appassiona all’Arte in varie forme che coltiva nel tempo con dedizione. Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo dal titolo “Un barlume di speranza” (Giovane Holden Edizioni) con il quale ottiene ottimi consensi ed interessanti vendite, arrivando anche alla II Edizione nel 2010.

Autrice: Tiziana Iaccarino
Titolo: Le catene del potere
Editore: Edizioni Eracle
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 15 euro
Pagine: 176