Le danze orientali sono una disciplina coreutica ormai conosciuta a livello mondiale, tutto ciò ha portato ad una professionalizzazione di questa disciplina, ed anche alla “contaminazione/fusione” con altre danze, perciò quando ho letto il titolo di questo libro, “Da Ishtar a Laka” (Ennepi libri, 2011) subito la mia mente si è attivata pronta a ricevere nuove idee, riflessioni, esplorazioni che mi aprissero nuovi orizzonti.
Il libro di Francesca Paglieri parte dall’assunzione che ogni danza cresce e si trasforma, ancor più la danza orientale non ancora completamente legata a codificazioni, e che molte danze legate al femminile hanno radici antiche, comuni che ne permettono una sorta di riavvicinamento coreutico proprio attraverso la valorizzazione di queste radici. L’autrice propone una delle novità tra queste fusioni: la Bellynesian ossia la contaminazione tra danze orientali e danze polinesiane, partendo da una traccia antica: il culto delle dee, Ishtar per le danze orientali e Laka per le danze polinesiane, culti ritenuti originari e originanti di queste danze nelle loro forme ancestrali.
Il volume inizia presentando al lettore le due dee: Ishtar e Laka, identificando nel loro culto le basi rispettivamente delle danze orientali e polinesiane in genere; la Paglieri sottolinea come in entrambi i casi vi sia un forte accento posto sui movimenti del bacino, a richiamare riti legati al parto e alla nascita. L’autrice rivolge quindi la propria attenzione agli sviluppi storico-culturali delle danze orientali e alle danze polinesiane, circoscrivendo queste ultime alle danze Hawaiane e/o Tahitiane. In questa parte del testo una particolare attenzione è rivolta al periodo legato all’incontro con gli occidentali, esponendo trasformazioni e censure che queste danze hanno subito in seguito all’incontro con la morale dell’occidente del periodo colonialista. Nel capitolo seguente si propone una suddivisione in stili delle danze trattate, presentando per le danze polinesiane anche una ripartizione in danze rituali, legate ai culti polinesiani, e in danze secolarizzate fatte più che altro per intrattenere e divertire.
Dopo questa breve introduzione di taglio storico antropologico, l’autrice illustra la tecnica per eseguire diversi movimenti e passi tipici delle danze orientali e delle danze polinesiane, concentrandosi sui movimenti più adatti alla fusione Bellynesian, i benefici che la pratica di questa contaminazione coreutica porta al corpo e alla mente, descrivendo brevemente l’abbigliamento e la musica, adatti a questo tipo di danze. A conclusione del libro si ritorna sull’importanza della sperimentazione come strumento della crescita della danzatrice e della danza.
Dopo un paio di letture, a mio parere questo libro può essere utile come punto di partenza per lo studio e l’approfondimento delle due danze e delle loro caratteristiche, ma la questione legata alle fusioni, fenomeno importante nel mondo della danza orientale italiana e mondiale, e della spiritualità sottesa a queste due danze che viene indicata dal titolo come parte fondante della contaminazione, viene lasciata in disparte. Mi è rimasta così alla fine la sensazione di avere tra le mani tanti piccoli pezzi ma di non avere ricevuto assieme alle informazioni anche gli strumenti per una riflessione più profonda che mi faccia vedere in questo tipo di fusione qualcosa di più che un semplice esercizio stilistico.
Francesca Paglieri in arte Nadija, consegue il diploma nazionale italiano di abilitazione professionale Maestro di Danza in Danze Orientali, dalla FIPD, Ente Italiano Professionisti della Danza. Nel 2007 si è laureata al DAMS Università degli studi di Genova. E iscritta all’Ordine dei giornalisti dal 2005 e ha all’attivo svariate pubblicazioni. Ama la danza e negli anni si è accostata a varie discipline, per poi specializzarsi in danza orientale. Dal 2007 si esibisce in manifestazioni, eventi e teatri come ballerina e coreografa.
Autore: Francesca Paglieri
Titolo: Da Ishtar a Laka. L’incontro tra danze orientali e danze polinesiane.
Editore: Ennepi libri
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 13,50 euro
Pagine: 90
* Diritti dell’articolo di Francesca Calloni