Roma, città protagonista sul palcoscenico mondiale, grazie alle sue innumerevoli meraviglie che l’accompagnano da secoli. Ma per ogni medaglia esiste un rovescio: carenze e mal funzionamento dell’amministrazione comunale che la rendono poco vivibile. In “101 cose che dovrebbe fare un sindaco a Roma per migliorare la città e la qualità della vita” (Newton Compton, 2011) Paolo Conti offre spunti interessanti per riuscire a migliorare almeno un po’ l’adorata e venerata capitale.
Un elenco realizzato dall’autore, romano da una vita, destinato ad un ipotetico sindaco di Roma, nel quale si potranno trovare cifre e dati, utili a mettere a fuoco l’argomento in questione.
Considerando la grandezza della città di Roma, si può comprendere che amministrarla e governarla al meglio sia difficile, ma va anche detto che in molte circostanze si potrebbe intervenire, migliorare e correggere in maniera decisamente migliore. Giustificabile, quindi, l’insofferenza di quei cittadini romani che ogni giorno debbono scontrarsi con queste problematiche e che molte volte pagano per altri.
Si può cominciare dalla “Gang dei posteggi” una flotta di parcheggiatori abusivi, molte volte poco raccomandabili, che assediano qualsiasi zona della città dove la tariffa del parcheggio sia minore rispetto alla media o addirittura gratuita, chiedendo al povero autista un reale pizzo per il “servizio fornito”, che consiste nel poter ritrovare la nostra macchina (intera) al nostro ritorno.
Per non parlare poi delle “Isole pedonali per quattro ruote”. Zone che dovrebbero venire preservate dai rumori, dallo smog e quant’altro per la presenza di monumenti o palazzi di alto valore architettonico e storico. Dovrebbero per l’appunto, perché nella realtà queste aree, come ad esempio Piazza Navona, il Pantheon, Campo de’ Fiori, Piazza Farnese e moltissime altre, sono letteralmente invase da mezzi privati e pubblici, ma peggio ancora, da una moltitudine inaudita di auto blu.
E perché allora se noi dobbiamo percorrere a piedi queste aree non lo possono fare anche loro?
Che dire infine dei “Furbetti del varco”? Le chiamano “zone a traffico limitato” forse per qualche motivo… ma di limitato portano purtroppo soltanto il nome, poiché come accade sempre in Italia una volta fatta la legge si trova anche l’inganno. Ed ecco allora che pur di passare sotto l’occhio “vigile” della telecamera che controlla i vari varchi della città, alcuni romani hanno trovato stratagemmi degni di un vero genio. Passaggi in retro marcia, la schiuma da barba sulla targa o su di essa, lucchetti che rifrangono la luce rendendola così illeggibile. Peggio ancora coloro che si credono James Bond ed applicano targhe false per poter varcare indisturbati.
Si potrebbe continuare al lungo ad elencare le mancanze che ci sono nella città di Roma, buche talmente grandi da rendere inagibili le strade, traffico perennemente congestionato a qualunque ora del giorno e i vigile urbani, presenti si sul territorio, ma più impegnati a farsi gli affari loro che adempiere il compito per il quale sono stati “assunti”.
“101 cose che ovrebbe fare un sindaco a Roma per migliorare la città e la qualità della vita” con l’augurio che l’amministrazione comunale di Roma davvero cominci ad amministrare la capitale d’Italia in maniera degna del nome che porta e del ruolo che ha nella nostra Repubblica, ricordando loro che determinati lavori pubblici non si svolgono solo in concomitanza con elezioni o feste nazionali.
Paolo Conti, nato a Roma è giornalista professionista del 1977. Lavora al “Corriere della Sera” ed è stato anche caporedattore dell’Edizione romana. Oggi cura una rubrica di corrispondenza con i lettori della Capitale. Dal 1993 è inviato speciale e si occupa di attualità culturale e politica della comunicazione.
Autore: Paolo Conti
Titolo: 101 cose che ovrebbe fare un sindaco a Roma per migliorare la città e la qualità della vita
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 2010
Prezzo: 12,90 euro
Pagine: 275