“Le mie preghiere. Le mie poesie” di Giovanni Paolo II (Newton Compton 2011). Numerosi sono i libri sulla vita e le opere di Giovanni Paolo II, che affollano gli scaffali delle nostre librerie in questi giorni che precedono l’attesa cerimonia romana della sua beatificazione.
Il carisma del Pontefice, acclamato nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo da milioni di credenti e non, il grande seguito presso i più giovani, il suo ruolo centrale nelle vicende storiche dell’ultimo ventennio del secolo scorso, sono i temi ricorrenti di questa vasta pubblicistica “celebrativa”, che indubbiamente contribuisce a diffondere una più approfondire conoscenza di un uomo straordinario.
Tra le tante possibilità di scelta la nostra preferenza va a questo libro che di Karol Woitjva contiene le preghiere e l’intera produzione poetica. Sono testi che, vibranti di fervore umano che rivelano tutta la sua intensità interiore, riteniamo siano l’espressione più vera e genuina della sua eccezionale personalità. In particolare, questo libro ha il pregio di avvicinarci alla grande figura del Papa attraverso il canale (i suoi scritti, da quelli dell’età giovanile, quando ancora non aveva abbracciato il percorso ecclesiale, ai più recenti), il più diretto per conoscere e penetrare nelle sue convinzioni più profonde.
La lettura evoca la geniale intuizione del poeta inglese G. M .Hopkins che nel1887 scrisse: “Sono proprio i poeti che hanno composto le più belle preghiere”. E come afferma Santino Scarpa nella sua bella prefazione, “proprio alcune delle liriche di Giovanni Paolo II, poeta e pregante, “si sostanziano di preghiera, mentre molte preghiere concludono i discorsi papali con l’iridescenza ritmica della poesia”.
Va ascritto a merito dell’Editore l’aver messo a disposizione l’opera completa delle poesie di papa Wojtyla in un’edizione accessibile al più vasto pubblico e di averla altresì arricchita con il testo in lingua originale, in modo da renderla maggiormente fruibile a quelle migliaia di cittadini polacchi che vivono e lavorano nel nostro paese.
I giovani, i valori umano-cristiani, i defunti, la Croce, la Vergine Maria, i Santi, le nazioni e le città da lui visitate sono i temi ricorrenti delle sue preghiere, l’oggetto del suo lungo colloquio con Dio. Il Papa non si dimentica, in particolare, di chiedere insistentemente al Signore la pace, sulla quale ha scritto una delle sue preghiere più belle.
“Ascolta la mia voce
perché è la voce delle vittime
di tutte le guerre
e della violenza tra gli individui e le nazioni
Ascolta la mia voce
perché é la voce di tutti i bambini
che soffrono e soffriranno
ogni qualvolta i popoli ripongono la loro fiducia
nelle armi e nella guerra.
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Ascolta la mia voce e donaci la capacità
e la forza per poter sempre rispondere all’odio
con l’amore, all’ingiustizia
con una completa dedizione alla giustizia,
al bisogno con la nostra stessa partecipazione,
alla guerra con la pace.
O Dio, ascolta la mia voce
e concedi al mondo per sempre
la Tua pace.”
Karol Wojtyla è nato nel 1920 a Wadowice, un paese dell’ Alta Slesia a 21 Km. da Cracovia; é morto a Roma nel 2005. Rimasto orfano della madre ad appena nove anni, il peso della sua educazione ricadde sul padre, sottufficiale di carriera, dal quale fu abituato ad una severa disciplina. Karol Wojtyla fu ordinato sacerdote nel 1946 e nel 1967 nominato cardinale da Paolo VI. Divenne Papa nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo II.
Autore: Giovanni Paolo II
Titolo: Le mie preghiere. Le mie poesie
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 4,90 euro
Pagine: 519