La vita di Louise è nascosta in una scatola dentro un cassetto. È la trama di “Vita privata di una sconosciuta“, di Shapiro. Trevor Stratton prof. americano ha trovato per caso “una documentazione estremamente affascinante”.
Dentro la scatola “nascosta al buio” dal coperchio “di plastica bianca” che ha “una curiosa fantasia rossa di sottili linee intrecciate” Trevor ha trovato una lettera datata 1915, alcune fotografie di uno stesso uomo scattate a circa cinquant’anni di distanza, una cartolina di un padre alla figlia proveniente dalle trincee della I Guerra Mondiale. C’era inoltre un rosario, un minuscolo diario con delle rose disegnate sulla copertina, due biglietti da visita, uno del signore e della signora Henri Brunet e uno della sola signora Henri Brunet, il cui nome di battesimo è Louise e un paio di guanti a rete. Un mosaico di oggetti da ricomporre, muti testimoni dell’esistenza di una donna affascinante, indimenticabile.
M.lle Victor Louise Noémie nacque a Parigi il 13 maggio 1896 dal padre orefice che morì di crepacuore a settantatré anni, mentre la madre morì nel darla alla luce. Louise aveva un fratello maggiore scomparso “nell’epidemia di influenza spagnola nel dicembre 1918 dopo essere sopravvissuto alla Grande Guerra”. Louise sposò Henri Brunet che lavorava “in bottega” alle dipendenze del padre. La coppia visse in “un edificio stretto nel centro di Parigi” e non ebbe figli. La donna impartiva lezioni di pianoforte a una sola allieva di quindici anni Garance Saccard. Visse un matrimonio noioso e senza emozioni, nel ricordo del tenero sentimento provato per il cugino Camille morto in guerra e la passione per il professor Xavier Langlaise trasferitosi a vivere insieme alla moglie e ai loro tre figli nello stesso palazzo…
Xavier insegnava letteratura francese in una scuola che si trovava nei pressi del cimitero del Père Lachaise. Il professore leggeva ad alta voce ai suoi giovani studenti il poema in prose di Charles Baudelaire Un emisfero in chioma “Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. Affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria”. Il primo appuntamento con Louise avvenne lungo i viali del Père Lachaise in “questa strana città dei defunti con i suoi ciottoli e i suoi mausolei, una Parigi in miniatura, murata e morta, celata dentro la Parigi viva”. Durante l’incontro Xavier declamava per la donna un brano di Salammbò di Gustave Flaubert. Louise “la donna orientale è una macchina e nulla più… da dove deriva la maestà delle loro forme? Forse dall’essenza di ogni passione”.
13, rue Thérèse è il libro d’esordio di Elena Mauli Shapiro, grande successo internazionale finalista al Bakeless Literary Press, importante concorso per scrittori esordienti. “Quando, all’inizi degli anni Ottanta, ero una ragazzina che cresceva a Parigi, morì un’anziana signora che viveva qualche piano sopra il mio appartamento. Si chiamava Louise Brunet”. Nessuno reclamò gli effetti personali della defunta quindi il padrone di casa cestinò gli oggetti inutili mentre gli altri inquilini si spartirono argenteria e gioielli. La madre di Elena Mauli Shapiro “recuperò una piccola scatola piena di souvenir”, vecchie lettere d’amore, guanti da chiesa di pizzo, un rosario, fiori secchi. Oggetti semplici ma preziosi per imbastirci sopra un romanzo. L’autrice ha conservato la scatola perché ha sempre desiderato scrivere un libro su questa storia ambientata a cavallo di due guerre mondiali. In questo romanzo che contiene pagine piene di passione, romanticismo ed erotismo l’autrice accende di luci una Parigi sensuale dalla bellezza seducente che fa da sfondo in modo originale e insolito. Romanzo che contiene una serie di misteri da svelare passo dopo passo e una figura di donna la cui esistenza rivive in una scatola che attende soltanto di essere aperta…
“Ora questo libro esiste e voi lo avete fra le mani. La Louise Brunet che vi si racconta è un’invenzione: la Louise Brunet reale è irrecuperabile. Però è stata lei a indicarmi le stelle: io mi sono limitata a disegnare le costellazioni”.
Elena Mauli Shapiro è nata e cresciuta a Parigi, ma a tredici anni si è trasferita con la famiglia negli USA. Ora vive in California con il marito. Si è laureata in letteratura inglese e francese alla Stanford University, ha un master in scrittura creativa e un dottorato in letteratura comparata alla University of California, Davis.
Autore: Elena Mauli Shapiro
Titolo: Vita privata di una sconosciuta
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 16,60 euro
Pagine: 260