“Donne nude” di Francesco Tullio Altan (Longanesi, 2011). Anche noi giornalisti ammettiamo e, credo a ragione, che una vera vignetta riesca a spiegare cose e situazioni, a trasmettere ai lettori il messaggio che vogliamo, in misura molto più efficace di tanti articoli e servizi che riempiono i nostri giornali.
Nel giornalismo italiano non mancano le grandi firme in questo campo e Altan, l’autore di “Donne nude” è certamente una delle più autorevoli ed originali.
Nude, perché spogliate di ogni ipocrisia, le donne di Altan parlano indifferentemente dei fatti quotidiani più banali o dei massimi sistemi, ma con semplici battute sono capaci di renderci immediatamente chiara la realtà, di fissarne i significati essenziali, di farci sorridere, spesso amaramente. E soprattutto non ci offrono alibi, ci dicono chiaro e tondo che quelle che mettono in risalto e sulle quali ci invitano a riflettere sono anche le nostre cattiverie, le nostre vigliaccherie.
Le rappresentazioni grafiche e, in particolare, i tratti anatomici originali e bizzarri ci consegnano personaggi che non dimenticheremo facilmente:, una volta letto il libro, saremo indotti di nuovo a sfogliarlo per ritrovare quella vignetta e quella battuta che ci hanno fatto sorridere e pensare.
Francesco Tullio Altan, nato a Treviso nel 1942, dopo aver frequentato la facoltà di Architettura presso l’Università di Venezia senza terminare il corso di studi, si trasferisce in Brasile per lavorare nel cinema nel ruolo di sceneggiatore e scenografo. Nel ’72 crea il suo primo fumetto per bambini e dal ’74 inizia una regolare collaborazione come cartoonist con i giornali italiani. Nel ’75, anno del suo ritorno in Italia, realizza per il Corriere dei Piccoli uno dei suoi personaggi più famosi, la Pimpa, un cagnolino a pois, che sarà conosciuto in numerosi paesi del mondo, anche grazie ai filmati di animazione, realizzati per la Rai, che lo vedono protagonista. La sua più recente creazione è Olivia, “un batuffolo di piume gialle dal tratto inconfondibile”, una paperina disegnato per la sua nipotina. Altan non è solo autore di fumetti per bambini, dal momento che il suo maggiore impegno è quello della satira politica.
Ha disegnato vignette per molte pubblicazioni di satira, a cominciare dallo storico Linus diretto da Oreste Del Buono, ma anche per Cuore, Smemoranda, Tango e molti altri settimanali. Attualmente collabora prevalentemente con L’Espresso e con il quotidiano La Repubblica. Il suo personaggio più famoso è Cipputi, l’operaio metalmeccanico, vetero comunista e disincantato, al centro di una dozzina di libri di vignette. La sua produzione è ormai vastissima e tra i romanzi a fumetti ci limiteremo a ricordare le taglienti riscritture biografiche di personaggi storici, come Cristoforo Colombo e Francesco d’Assisi e quelli animati da personaggi bizzarri, come “Cuori Pazzi” e “Zorro Bolero”, pubblicati in diversi paesi stranieri.
Autore: Francesco Tullio Altan
Titolo: Donne nude
Editore: Longanesi
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 12,90 euro
Pagine: 207
Il titolo “donne nude” attira certamente l’attenzione, tutto il resto viene dopo: me ne sono accorto dal fatto che tra i miei lavori quello che ha ricevuto + considerazione si intitola “donne senza reggiseno”.