Ne “Il talismano della Villette” (Nord 2011) di Claude Izner, traduzione di Mara Dompè, una nuova indagine sta per toccare in sorte al libraio/investigatore privato Victor Legris, nella Parigi del febbraio del 1894.
Al numero 18 di rue des Saints – Pères “un uomo infagottato in un cappotto dal bavero in ratina e con in testa un berretto di velluto nero alla Van Dyck” osservava la vetrina della libreria Elzévir. Il pittore donnaiolo Maurice Laumier aveva bisogno dell’aiuto del suo ex rivale in amore: una sua amica Louise Fontane detta Loulou era sparita dalla circolazione tre settimane prima. Quando il cadavere della donna fu ritrovato davanti alla rotonda della Villette, un quartiere malfamato situato nel ventre della città, Legris iniziò le indagini. Che cosa nascondeva l’assassinio di Loulou? Un medaglione d’argento “che raffigurava, inciso in rilievo, il profilo di un liocorno nero, piantato sulle zampe anteriori” rappresentava la chiave per risolvere i tanti misteri celati nel racconto.
Le Talisman de la Villette è l’ultimo romanzo delle sorelle librarie Liliane Korb e Laurence Lefevre che si celano sotto lo pseudonimo di Claude Izner. Nella sua quinta avventura Victor Legris non deluderà i suoi appassionati lettori coinvolgendoli in un’appassionante vicenda, dove la ricostruzione del periodo storico appare come al solito accurata e realista. “Al pian terreno dei palazzi, nei dintorni dei mattatoi, si presentava, senza soluzione di continuità, un numero esorbitante di piccoli bar... ”. La Ville Lumière alla fine del XIX Secolo era una città in rapida evoluzione, il barone Haussmann aveva trasformato Parigi in una capitale moderna attraversata da grandi boulevard e piazze amplissime. Nell’interessante postfazione 1894, Anno di ogni pericolo che si trova alla fine del volume leggiamo che la popolazione parigina nell’ottobre di quell’anno era di 2.424.705 abitanti, in un periodo nel quale la città fu teatro di molti attentati anarchici. Nel più noto fu vittima il Presidente Carnot per mano dell’emigrante italiano Sante Caserio, il quale fu ghigliottinato il 16 agosto nella prigione di Saint – Paul. Mentre Émile Zola dava alle stampe Viaggio a Lourdes, la vetrina della libreria di Legris e del suo socio Kenji Mori esponeva titoli quali: Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde, Tess d’Uberville di Thomas Hardy, Le avventure di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle e le opere complete di Emile Gaboriau.
Il romanzo brulica di una miriade di personaggi, ai quali le autrici hanno dato rilevanza e spessore, e tra questi scegliamo Corentin Jourdan “vecchio comandante” che viveva in solitudine con la sola compagnia del gatto Gilliatt in un piccolo paese sulle coste normanne. Il volume si apre con la descrizione della violenta tempesta che infuria sull’abitazione di Corentin “il boato dei bassifondi investiva la sua camera come una muta di cani fantasma”. È quasi un preludio ai drammatici accadimenti e alla emozionante atmosfera che cattureranno il lettore fino all’ultima pagina. “Sebbene tutto contribuisse alla malinconia, Victor veniva vinto a poco a poco da un’ebrezza inconsapevole. Se si fosse concesso il tempo di riflettere, avrebbe riconosciuto l’esaltazione di un’inchiesta ai suoi esordi”.
Claude Izner è il nom de plume delle sorelle Liliane Korb e Laurence Lefevre. Liliane parigina, dopo aver lavorato come montatrice cinematografica, è stata a lungo bouquiniste sulle rive droite della Senna. Laurence dopo la laurea in archeologia ha pubblicato due romanzi. Anche lei è libraia. Nel catalogo della Casa Editrice Nord sono già presenti cinque indagini condotte da Victor Legris: Il mistero di rue des Saints – Pères, La donna del Père – Lachaise, Il delitto di Montmartre, L’assassinio del Marais e Il rilegatore di Batignolles.
Autore: Claude Izner
Titolo: Il talismano della Villette
Editore: Nord
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 17,60 euro
Pagine: 389