Il racconto, chiaro ed appassionante, di 4.000 anni di storia dell’economia: è il motivo del successo de “La prosperità del vizio” di Daniel Cohen, pubblicato per la prima volta meno di due anni fa in Francia, per mesi ai vertici delle classifiche.
L’obiettivo dichiarato dell’autore é quello di comprendere le reciproche interferenze tra l’economia e la storia umana, in altri termini capire le modalità con le quali l’economia modella la storia umana e come quest’ultima, a sua volta, trasforma le leggi, ritenute inflessibili, dell’economia. Solo così, secondo l’autore, si riuscirà in futuro ad evitare di ripetere gli errori del passato con i suoi lutti e le guerre che hanno finora impedito il progresso compiuto di tutta l’umanità.
E in questo viaggio, fra passato e futuro, che l’autore intraprende appoggiandosi ad alcuni grandi maestri del pensiero economico, ma anche all’esperienza quotidiana. E, con una scrittura eccezionalmente chiara, dimostra che l’economia é una scienza che collega cause ed effetti in modi sorprendenti: lo fa parlandoci del temore di vita degli schiavi nella Roma antica o dell’effetto delle telenovelas sullo sviluppo demografico del Brasile o della ricerca di finaziamenti pubblici da parte di Cristoforo Colombo per la sua storica impresa.
Daniel Cohen è nato il 16 giugno 1953. Economista francese è professore presso L’Ecole de économie de Paris. Vice presidente dell’Ecole d’economie di Parigi e direttore del Cepremap (Centro per la ricerca economica e le sue applicazioni). In Italia ha anche pubblicato “Tre lezioni sulla società postindustriale”, edito da Garzanti.
Autore: Daniel Cohen
Titolo: La prosperità del vizio. Breve storia dell’economia
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 19,60 euro
Pagine: 273