Nella splendida cornice di Campo de’ Fiori, libreria Fahrenheit, è stato presentato ieri, mercoledì 9 marzo, il libro “Prima che sia buio” (Colosseo editore, 2010) di Ilaria Guidantoni. “Un viaggio lirico“, fatta di poesie e racconti, “che inizia dall’esplorazione del sé per trasformarsi in un inno alla vita, che è, soprattutto, incontro con l’Altro“.
A moderare l’evento, oltre all’autrice fiorentina, la giornalista Angela Belluscio e i brani letti dalla voce dell’attore teatrale Marco Marelli.
Centrale nella serata romana, allietata da una discussione seria, vivace, passionale, il senso della scrittura per Ilaria Guidantoni, capace di passare dai precedenti lavori tecnici come “Vite sicure“, saggio sul rapporto tra comunicazione e sicurezza stradale, ad una letteratura intima. Composizioni dense di emozioni, cariche di vita, intride di storia vissuta.
“Prima che sia buio“, appare allora come un lavoro che abbina la voglia di dire altro, di avvicinarsi all’altra persona, partendo dall’io, dalla ricerca del sé, dalla vita che scorre tutti i giorni. In questo tentativo di estendere le proprie emozioni e trasmetterle al prossimo, riesce il tentativo della Guidantoni, portato a termine con una “ricerca rigorosa della parola esatta che altrettanto esattamente connoti struggimenti, dolcezze, memoria e passione” come afferma nella prefazione il pittore e fotografo Agostino Rocco.
Il libro procede per immagini ma ancor più per colori e odori. Ed è la stessa giornalista fiorentina, trapiantata ormai a Roma, ad affermarlo con chiarezza sin dall’inizio: “Prima che sia buio è l’incendiarsi del rosso del tramonto che diventa quasi bianco come luce che acceca, prima della notte“. Di forte impatto i momenti di vita che vengono rappresentati: l’amore che esce e rientra in ogni pagina del testo, il dolore che distrugge e provoca nuovi inizi.
Di particolare interesse, fiore all’occhiello del volume è la poesia “L’odore della vita” (“Una pungenza che sa di impazienza e di desiderio“) come sottolinea la stessa autrice. Un’immagine forte che vince sull’odore della morte “che avrei avuto dentro a lungo come un fantasma che nessuno vede e sente. Solo un cuore di carne avrebbe indovinato… molto tempo dopo“.
L’evento si è concluso con un anticipo dell’ultimo lavoro di Ilaria Guidantoni, un istant book dal titolo “I giorni del gelsomino“: a metà strada tra il réportage di denuncia e l’analisi di un vissuto interiore è il ritratto di quello che può capitare, inaspettatamente, a una donna italiana legata alla Tunisia e costretta a vivere da vicino, ma lontano fisicamente, i giorni del cambiamento e della rivoluzione di un Paese in trasformazione, l’atteggiamento della Stampa internazionale in generale e di quella italiana nel caso specifico, dove dopo una breve impennata mediatica, gli avvenimenti tunisini, sono scivolati, senza fare troppo rumore nel silenzio.
Ilaria Guidantoni, giornalista e Scrittrice, si è dedicata soprattutto ai trasporti ed infrastrutture, esperta di sicurezza stradale. Fiorentina, una laurea in filosofia teoretica a Milano; vive prevalentemente a Roma. Ha conseguito il Corso di Perfezionamento in Bioetica occupandosi di problemi legati alla corporeità, disturbi del comportamento alimentare e disagi affettivi; Cura la rubrica Politica e infrastrutture su “leStrade”. Consulente di molte istituzioni – Censis, Tecla, Publifoto, CNI, UIR – Consigliere Bic Lazio e già direttore Fondazione d’arte Jorio Vivarelli. E’ Responsabile Rapporti istituzionali ANITA e della Comunicazione strategica ASSOSEGNALETICA. Autore di “Vite sicure” (Edizioni della Sera, aprile 2010). Il suo sito è www.ilariaguidantoni.com.
Autore: Ilaria Guidantoni
Titolo: Prima che sia buio. In ordine sparso seguendo un filo
Editore: Colosseo
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 12 euro
Pagine: 100