Ambientato nell’America del 2000, della presidenza Bush e della guerra in Iraq, “Libertà” di Franzen narra le difficoltà del matrimonio, i problemi di essere genitori, l’amicizia e i compromessi del lavoro, causa corruzione.
Ma ai momenti di depressione e di angoscia fa seguito una maturazione dei rapporti umani che consente il recupero del passato e una conclusione con l’happy end.
Walter e Patty vanno ad abitare in un sobborgo di St. Paul per rifiutare le zone residenziali e per vivere un’esistenza autentica. Decisi a rifiutare l’educazione ricevuta, intendono dedicarsi ai figli e simpatizzare con i vicini. Patty era una brava atleta, che dopo una caduta ha dovuto rinunciare allo sport; Walter è un ecologista, un uomo paziente e gentile. Ma la vita dei due sposi entra in crisi con l’adolescenza dei figli: Joey e Jessica. Il primo abbandona la casa e va a vivere con i vicini, instaurando una convivenza con Connie, sua amica fin dall’infanzia. Se Patty entra in depressione e si dà al bere, Walter soffre e sopporta.
Per lui si offre una nuova carriera e una prospettiva di lavoro molta fruttifera: intende costruire il Parco ceruleo, una riserva naturale per gli uccelli, sovvenzionata da un produttore di carbone, che, però, prima vuole radere al suolo tutte le cime per costruire le sue miniere. Ma Walter cade in disgrazia, perché smaschera i compromessi della ditta che lo finanzia. Accanto a lui c’è una segretaria che lo ama incondizionatamente, mentre dall’altra parte c’è la moglie Patty, che però, lo ha tradito con il suo migliore amico, un musicista.
Franzen riesce con grande abilità e ricorrendo alla tecnica del flash back a mettere in luce i personaggi, dal buon e pacifico Walter, all’egocentrica ma simpatica Patty, al musicista bohemien, fino alle figure degli adolescenti, con le loro crisi e il loro spirito di autonomia e ribellione. Non tutto si svolge secondo i canoni previsti: per i protagonisti, che sembrano vivere l’incomunicabilità e vogliono sfuggire alle catene in un’ansia di libertà, ci sarà una seconda chance più matura e ponderata delle precedenti scelte.
Jonathan Franzen costruisce con Libertà un romanzo a tutto campo, che, per quanto non si possa definire un classico americano, affascina il lettore perché spazia dalla politica, alla musica all’esistenza individuale con la difficoltà delle scelte cui la libertà obbliga. Si tratta di un romanzo che, oltre presentare una varietà infinita di temi, offre anche diversi modi di trattarli: vi sono due autobiografie di Patty, continui flash back con l’approfondimento progressivo dei vari personaggi su cui si concentrano a turno i vari capitoli. È in definitiva un libro di notevole valore per le riflessioni cui obbliga, senza farne avvertire il peso.
Jonathan Franzen, oltre alle Correzioni, con cui ha vinto il National Book Award, ha scritto i romanzi La ventisettesma città e Forte movimento. Ha pubblicato racconti e saggi su «The New Yorker» e su «Harper’s». Einaudi ha pubblicato anche la raccolta di saggi Come stare soli e il memori Zona disagio.
Autore: Jonathan Franzen
Titolo: Libertà
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 22 euro
Pagine: 622