Non si può non leggere questo libro senza rimanerne profondamente colpiti e senza farne delle attente riflessioni. La prima impressione che si ha nel leggerlo è senza dubbio quella di rabbia ed impotenza, una serie di sentimenti e stati d’animo contrastanti che lasciano in molti casi il lettore senza fiato.
Le storie narrate all’interno de “L’uomo nero esiste” (Aliberti, 2011), scritto dalla giovane triestina Cinzia Lacalamita, sono infatti di una realtà e di una quotidianità sconvolgente, storie di ordinaria follia consumate ogni giorno all’interno delle mura domestiche o in luoghi impensati e per mano di uomini spesso al di sopra di ogni sospetto.
Una denuncia fatta a gran voce quella dell’autrice, che con questo libro vuole innanzitutto rendere giustizia a tutte quelle donne vittime di violenza, violenze di ogni tipo, sia fisiche che psicologiche, spesso costrette a soccombere senza avere la possibilità di agire, costrette a tacere e a negare le proprie violenze subite.
Il romanzo ha inizio con una prima parte caratterizzata dal racconto di una storia come tante, una donna come protagonista, la sua vita, le sue scelte; è la storia di Iris e di Christian, due giovani innamorati che si trovano a dover affrontare una crisi come spesso accade a molte coppie.
Ben presto però Iris si troverà faccia a faccia con un aguzzino e non più con l’uomo del quale era innamorata, un uomo che si trasformerà così in un vero e proprio persecutore di quella che un tempo era la sua donna.
Nella prima parte del romanzo l’autrice muove una feroce accusa nei confronti di una società perbenista nella quale prevale l’omertà ed il buonismo, una società che spesso sta ad osservare rimanendo inerme dinanzi a fatti così atroci che spesso si concludono anche con efferati omicidi.
La seconda parte invece ha un taglio più giornalistico, si basa infatti su ricerche fatte direttamente sul campo per raccogliere testimonianze dirette di donne vittime di abusi e stalking; l’autrice volutamente riapre così una ferita che non si è mai realmente rimarginata, ripercorrendo nei suoi racconti la vita di cinque ragazze uccise brutalmente dai loro persecutori.
Grazie alla testimonianza di molte donne appartenenti al mondo dello spettacolo e della politica l’autrice giunge così ad una conclusione certa, che l’uomo nero esiste ma tuttavia non è invincibile; viene dimostrato infatti che è possibile sconfiggerlo e portandolo allo scoperto al fine di distruggerlo “pretendendo una certezza della pena senza sconti”.
Cinzia Lacalamita nasce a Trieste. Lavora presso il gruppo di ricerca Body-Image come addetto stampa seguendo in prima persona una serie di progetti di prevenzione rivolti prevalentemente ad adolescenti. E’ anche addetto stampa di Nad (Nazionale calcio attori-doppiatori). E’ testimonial di Parent Project Onlus, l’associazione italiana di genitori con figli affetti da distrofia muscolare Duchenne e Becker. E’ socio benemerito dell’Equipe del Cuore, un’associazione senza scopo di lucro in difesa dei diritti umani, alla salute e all’assistenza sanitaria. E’ stata anche editorialista di alcune testate giornalistiche italiane tra cui “Affari italiani” ed ha già scritto per Aliberti editore il romanzo dal titolo “Daniele. Storia di un bambino che spera” (anno 2009).
Autore: Cinzia Lacalamita
Titolo: L’uomo nero esiste
Editore: Aliberti
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 15 euro
Pagine: 169