Nel romanzo “La vita segreta di Giuseppina Bonaparte” (Mondadori, 2011) di Carolly Erickson, traduzione di Anna Luisa Zazo, l’autrice racconta “la vicenda di Giuseppina in prima persona e dal suo punto di vista, narrativamente immaginato e arricchito”. “Rosa di tutte le rose, mia bella signorina Tascher, il vostro ricordo mi incanta”. È il primo biglietto amoroso ricevuto da una delle donne più charmante dell’Ottocento, Josephine di Beauharnais prima moglie di Napoleone.
Nel marzo del 1814 nel suo Castello di Malmaison, diventato residenza definitiva dopo il divorzio da Napoleone, l’ex Imperatrice dei francesi ricorda il suo passato splendore. Josephine da giovane assomigliava alle rose coltivate nei giardini della tenuta, il suo primo corteggiatore, il Tenente Scipion du Roure incontrato in Martinica dove era nata, la chiamava “bell’Uccello del Paradiso”. Ora invece gli occhi di Josephine si sono indeboliti è “come se vivessi in un perenne tramonto”. Mentre la donna osserva seduta accanto alla finestra “il confuso intreccio di colori delle mie rose” il fedele Christian le legge le vecchie lettere d’amore conservate con cura, cimelio di un glorioso e fulgido passato. I parigini che non hanno mai considerato Josephine una di loro, perché proveniva dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, si domandavano se fosse ancora bella. Invidiavano il potere che lei aveva su Napoleone “Bonaparte li governava, ed io governavo Bonaparte”.
The secret life of Josephine – Napoleon’s Bird of Paradise è l’ultimo volume di Carolly Erickson famosa autrice di biografie storiche. Il libro che racconta la vita intensa e appassionante di una donna singolare e affascinante “è un divertissement storico, non un romanzo storico”. Nella Nota per il Lettore posta alla fine del volume l’autrice spiega che si è cimentata con grande piacere a “mettere insieme realtà e finzione”. Ecco nascere una liaison segreta tra la giovanissima Maria Giuseppina Rosa e un inserviente della tenuta paterna. Giuseppe-Gaspard di Tascher, signore della Pagerie e tenente di fanteria nella marina, era un “Grand Blanc” proprietario terriero di piantagioni di canna da zucchero a Les Trois – Ilets nella colonia francese della Martinica dove Josephine era nata il 23 giugno del 1763. Yeyette, così la giovane era chiamata in famiglia, scoprì l’amore carnale con Donovan de Gautier. Insieme al futuro sorvegliante degli schiavi della piantagione Josephine capì di “essere fatta per l’amore… essere amata fisicamente e non solo con i sentimenti e le emozioni”. La sensuale Josephine complice l’atmosfera esotica della Martinica si rese conto che “a quell’amore avrei sempre ceduto, per quanto cercassi di resistere”. Una donna intelligente, sofisticata, seducente che attraverserà anni cruciali per il destino della Francia. Moglie infelice del Visconte Alexandre di Beauharnais dal quale avrà due figli, Eugène futuro Viceré del Regno di Italia e Hortense futura moglie di Luigi Bonaparte e Regina d’Olanda. L’intrepida Josephine “sono me stessa, nessuno ha potere su di me” allo scoppio della Rivoluzione Francese conoscerà la povertà più nera e durante il periodo del Terrore giacobino finirà in prigione rischiando di morire ghigliottinata come il marito. Come l’Araba Fenice la nostra eroina risorgerà dalle proprie ceneri grazie al legame con l’affarista Paul Barras. Sarà il matrimonio con il Generale Napoleone Bonaparte il coronamento di una vita avventurosa che la porterà sul trono di Francia.
Presso il Museo Napoleonico di Roma nel Palazzo Primoli (1) l’Imperatrice Josephine nel ritratto di Firmin Masson datato 1812 ci sorride elegantemente vestita con un abito stile Impero. Josephine era una di quelle donne che non seguiva la moda, ne era semplicemente l’artefice. Fino al 27 febbraio nel Museo Napoleonico si può visitare la mostra I vini dell’Imperatrice. La cantina di Josephine alla Malmaison. Calici preziosi per lo champagne, caraffe, rinfrescatoi, etichette e bottiglie che celebrano il gusto di una donna raffinatissima che morirà a cinquant’anni il 29 maggio 1814 a causa di complicazioni per un banale raffreddore.
“Quella sera, la sera in cui incontrai Scipion du Roure, riuscivo a pensare soltanto al ballo, al mio abito di seta giallo pallido e alla ghirlanda di profumati gelsomini in fiore che Euphemia mi aveva intrecciato fra i capelli”.
(1) Museo Napoleonico, Piazza di Ponte Umberto I, 1 Roma Tel. 060608
Carolly Erickson dopo aver insegnato storia medievale alla Columbia University si è dedicata al lavoro storiografico scrivendo numerosi saggi e una fortunata serie di biografie. Con Mondadori ha pubblicato: Maria Antonietta (1991), La grande Caterina (1995), Elisabetta I (1999), La piccola regina (2000), Maria la Sanguinaria (2001), Il grande Enrico (2002), L’imperatrice creola (2003), Il diario segreto di Maria Antonietta (2006) e L’ultima moglie di Enrico VIII (2009).
Autore: Carolly Erickson
Titolo: La vita segreta di Giuseppina Bonaparte
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 19 euro
Pagine: 386