“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli…”. È l’incipit de “I Promessi Sposi“ (BUR, 2011) di Alessandro Manzoni il romanzo storico più importante della letteratura italiana, il quale in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia è ripubblicato dalla Rizzoli nella collana Romanzi d’Italia.
La storia di Renzo e Lucia ambientata nell’Italia del 1600, durante l’occupazione spagnola, è il primo di dieci volumi che da oggi la BUR presenta ai lettori ponendo in rilievo l’importanza storica di questi bestseller ante litteram del XIX Secolo. La collana curata da Paolo Mieli Presidente della RCS Libri, presenta capolavori da rileggere e da collezionare curati nella grafica e con le copertine in cartonato con costa telata. Opere che raccontano il nostro passato, narrano della nostra identità comune, testimoni cartacei di un periodo di speranze e lotte, dolori e lutti. Se Manzoni attraverso il ritratto dei più semplici descriveva la vita di un popolo oppresso dal giogo straniero, Giovanni Verga con I Malavoglia e Federico De Roberto con I Viceré cercarono di capire la Questione Meridionale proprio nata dopo l’Unità d’Italia, problema mai risolto del nostro paese. Non può mancare il romanticismo di Foscolo e le speranze disattese dopo il Trattato di Campoformio con il suo eroe Jacopo Ortis ne Le ultime lettere di Jacopo Ortis, l’impresa dei Mille ne Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo e le guerre risorgimentali di Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro. Anche i lettori più piccoli potranno riscoprire le atmosfere post unitarie e umbertine ne il Cuore di Edmondo De Amicis o ridere con le marachelle del burattino di legno Pinocchio di Carlo Collodi. Tutti i volumi saranno presentati da studiosi di storia, intellettuali e editorialisti “per far comprendere ai lettori come quei romanzi hanno interagito con il tempo in cui sono stati scritti” ha dichiarato Paolo Mieli.
La genesi della collana Romanzi d’Italia è nata durante una passeggiata primaverile nel parco di Villa Borghese tra due amici di vecchia data il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Paolo Mieli. Come celebrare attraverso un’iniziativa editoriale, l’imminente ricorrenza dei 150 anni dell’unità nazionale senza formalismi né retorica toccando il nodo centrale del Risorgimento e quello che ha comportato? Questa era la necessità che il Presidente Napolitano avvertiva pensando soprattutto alle giovani generazioni, la futura classe dirigente di domani. Da qui l’idea della collana la quale lo scorso novembre è stata presentata al Quirinale al Presidente della Repubblica da Mieli insieme al direttore editoriale della Rizzoli Paolo Zaninoni, e al direttore editoriale della BUR Ottavio Di Brizzi. Nella prefazione a I Promessi sposi Andrea Ricciardi tra le altre cose scrive “quest’opera ha avuto una funzione decisiva nella costruzione e nella diffusione della nostra lingua. È un testo di riferimento nella scuola italiana fin dall’Unità”.
“Abbiamo scelto dieci romanzi “della fondazione”, scritti cioè a ridosso della fondazione dello Stato unitario italiano, che riflettono la formazione, l’atmosfera e le prime reazioni successive all’Unità, e che illustrano da dove venne il processo di unificazione, come fu vissuto dalle diverse generazioni e quali furono i primi bilanci” ha spiegato Mieli. Volumi che esprimono sentimenti, aspirazioni e avvenimenti sempre attuali basti pensare alla crisi morale che attraversa la Roma di Andrea Sperelli di fine Ottocento de Il Piacere di Gabriele d’Annunzio dominata da corruzione, trasformismo e scandali politici. Ripercorrere, quindi, il passato per meglio riuscire a comprendere i problemi attuali. Romanzi che parlano al cuore dell’Italia unita, opere fondamentali per capire l’Italia dell’Ottocento nella quale il nostro paese diventò nazione e si formò una coscienza civile di comune appartenenza elementi, importanti presenti in ciascun volume della collana.
“Per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell’anno 1628, don Abbondio, curato d’una delle terre accennate di sopra: il nome di questa, né il casato del personaggio, non si trovan nel manoscritto, né a questo luogo né altrove”.
19 gennaio 2011:
Ugo Foscolo Ultime lettere di Jacopo Ortis, prefazione di Paolo Mieli
Alessandro Manzoni I Promessi Sposi, prefazione di Andrea Riccardi
Giovanni Verga I Malavoglia, prefazione di Gustavo Zagrebelskj
Edmondo De Amicis Cuore, prefazione di Pierluigi Battista
Federico De Roberto I Viceré, prefazione di Giovanni Sabbatucci
Euro 12,00
26 gennaio 2011:
Silvio Pellico Le mie prigioni, prefazione di Luciano Canfora
Ippolito Nievo Le confessioni di un italiano, prefazione di Sergio Romano
Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio, prefazione di Giovanni Belardelli
Antonio Fogazzaro Piccolo mondo antico, prefazione di Ernesto Galli della Loggia
Gabriele d’Annunzio Il Piacere, prefazione di Angelo Panebianco
Euro 12,00