Ne “Il fiume mortale” di Anne Perry (Fanucci 2009), l’ispettore William Monk “in qualità di superiore”, in una fredda sera di gennaio del 1864 si trovava a controllare il fiume londinese con altri tre poliziotti. “L’inverno era calato implacabile su Londra” e Monk si stringeva nel suo cappotto dell’uniforme. “Il ponte di Waterloo si profilava in lontananza mentre Monk si metteva un po’ più comodo sulla prua dell’imbarcazione della polizia, intenta a pattugliare il Tamigi in cerca di carichi rubati e natanti smarriti, e per intervenire in caso di incidenti”.
Mentre i quattro uomini si apprestavano a fare ritorno alla stazione di polizia di Wapping, sede del loro quartier generale, notarono un uomo e una donna appoggiati alla balaustra del ponte di Waterloo. La coppia precipitò improvvisamente in acqua davanti ai loro occhi impietriti. Cosa era accaduto? Omicidio – suicidio? A Monk spettava ora il delicato compito di scoprire una terribile verità dietro la morte della coppia di fidanzati.
Con Dark Assassin la dinamica casa editrice romana Fanucci ha inaugurato la serie di romanzi gialli dedicati al personaggio dell’ispettore William Monk nato dalla penna fantasiosa di Anne Perry. In una Londra vittoriana ricostruita in ogni suo dettaglio, nebbiosa, umida e gravida di ombre si muove il nostro protagonista “brillante, risoluto, individualista”. La rigida società vittoriana con le sue ferree regole di classe e le sue ipocrisie più o meno velate si trova sempre al centro di ogni indagine di William. Non è certo facile scontrarsi con questo mondo impenetrabile, ancorato ad antichi privilegi tanto più che il nostro eroe possiede un sano disprezzo per le convenzioni sociali. L’animo tormentato di Monk originario del Northumberland e figlio di un pescatore, celava un passato non certo facile, anzi. “Otto anni addietro si era svegliato in ospedale completamente privo di memoria”. Piano piano l’ispettore “si era ricostruito un’identità, scoprendo cose non sempre piacevoli sul proprio conto”. Monk allora era un poliziotto ma dopo uno scontro con il suo superiore il sovrintendente Runcorn aveva dato le dimissioni per diventare un investigatore privato. Ora grazie alla raccomandazione di Durban conosciuto e stimato durante un caso precedente, era diventato il suo successore alla stazione di polizia di Wapping. L’incontro e il successivo matrimonio con Hester Latterly, aveva addolcito il carattere orgoglioso e impulsivo di William. Hester, la quale “aveva prestato servizio come infermiera in Crimea con Florence Nightngale”, era una donna schietta e sincera, perfetta compagna per un uomo come William ironico e sarcastico, con un alto senso della giustizia.
In Assassinio sul molo (Fanucci 2010) l’ispettore Monk dopo una lunga ed esasperante caccia all’uomo sul Tamigi, per onorare la memoria dell’amico Durban che aveva seguito il caso, s’immergerà nei meandri dell’orribile traffico di materiale pornografico. Jerico Phillips in Execution Dock era stato assolto dall’accusa di omicidio di un bambino ritrovato massacrato nel Tamigi, grazie alla brillante difesa di Sir Oliver Rathbone “probabilmente il migliore avvocato di Londra”, amico di Monk e antico pretendente di Hester. Monk però non si arrese e riprese a indagare in cerca della verità da trovare ad ogni costo…
Anne Perry, prolifica autrice dall’adolescenza travagliata è molto brava nel tratteggiare la complessa personalità della sua creatura letteraria che avendo perso la memoria “aveva imparato a conoscersi attraverso gli occhi degli altri”. La città di Londra descritta nei romanzi ricorda quella presente nei volumi di Charles Dickens, la stessa atmosfera di brulicante attività, la nebbia che avvolge e nasconde gli orrori e i misteri, i drammi nascosti. Nella metà del XIX secolo la capitale di un regno sconfinato, la metropoli più popolosa di tutta l’Europa era un labirinto intricato di vicoli sporchi e strade anguste abitate da un’umanità dolente e misera. Per contrasto Bond Street nella parte a nord ovest della città era la zona piena di negozi eleganti e modaioli come si direbbe adesso frequentati dall’high society londinese. Il vero protagonista di Londra è il Tamigi e forse è anche per questo che l’autrice in quasi tutti i suoi romanzi fa muovere i suoi personaggi lungo e dentro le sue acque che celano sempre qualche mistero…
“L’uomo era in equilibrio sulla poppa della chiatta, mentre la sua sagoma stravolta si stagliava contro le acque scintillanti del Tamigi, i capelli sferzati dal vento, il viso affilato, le labbra contratte”.
Anne Perry pseudonimo di Juliet Marion Hulme è nata il 28 ottobre del 1938 a Londra. Suo padre Professor Henry Hulme, medico e rettore dell’Università di Canterbury in Christchurch, è stato un eminente scienziato e ha guidato il programma britannico della bomba all’idrogeno. La scrittrice è stata condannata in gioventù per omicidio e la sua vicenda ha ispirato nel 1994 il film di Peter Jackson Creature del cielo. Nel 1979 ha pubblicato il suo primo romanzo Il boia di Cater Street protagonista l’ispettore Thomas Pitt. Nel 2009 ha ricevuto dall’associazione Malice Domestic il Premio Agatha alla carriera. Fanucci ha pubblicato In un vicolo cieco con l’ispettore Thomas Pitt di Londra (2004), Alto tradimento (2005), Giustizia in prima linea (2005), Angeli nell’ombra (2006) ambientati in Inghilterra durante la Prima Guerra Mondiale.
Autore: Anne Perry
Titolo: Il fiume mortale
Editore: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 18 euro
Pagine: 371
Autore: Anne Perry
Titolo: Assassinio sul molo
Editore: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18 euro
Pagine: 397
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