Negli anni ’60 la grande Mina cantava “Parole, parole, parole”. Oggi le parole hanno ormai assunto un significato fondamentale nella vita di tutti i giorni: dai colloqui di lavoro alla conversazione amichevole a una festa, fino ai discorsi fatti da un politico a un convegno. Il testo di Elena Doni, “Parole che funzionano” (Centro di documentazione giornalistica, 2010), è un manuale adatto al perfezionamento del proprio modo di esporsi con un amico piuttosto che davanti a una platea di persone.
La parola, la comunicazione verbale, ma anche quella non verbale, da sono sempre sono state “croce e delizia” di molti, soprattutto di chi ha preso e prende decisioni nel bene o nel male.
Gli esempi sono vari. Dal discorso improvvisato da Giovanni XXIII nel 1962 durante l’apertura del Concilio Vaticano, quando il Papa riuscì ad esortare “a braccio” i fedeli che gremivano piazza San Pietro, all’ex Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che appena un anno prima (era il 1961), con un discorso pieno di parole troppo complesse non diede possibilità agli ascoltatori di capire effettivamente cosa stesse dicendo.
Ad oggi non raggiungere l’obiettivo prefissato a casa di parole dette con un tono sbagliato, un ritmo troppo veloce o troppo lento, urlate o espresse a bassa voce, potrebbero segnare inequivocabilmente il destino dell’oratore. Come riuscire allora a informare perfettamente il pubblico, convincendolo che quello che viene proferito è la “verità”?
La guida di Elena Doni consente di praticare anche degli esercizi utili al miglioramento del proprio stile linguistico, attraverso la lettura di grandi discorsi del passato ma anche risposte ad accuse contro personaggi importanti del nostro Paese. Come non citare allora Martin Luther King, Nelson Mandela o Mikhail Gorbaciov, autori di grandi discorsi nell’arco della loro vita. Ma anche parole usate per difendersi da gravi accuse, con l’intento di persuadere un giudice di presunta innocenza.
E ancora, discorsi ad hoc a un matrimonio, per la vittoria di un Oscar (nel libro viene citato il riconoscimento ottenuto da Roberto Benigni per “La vita è bella”) e quant’altro.
“Parole che funzionano” ha l’obiettivo dunque di insegnare come usare le parole per convincere, divulgare, esprimere ciò che si pensa, raccontare e proporre, usufruendo anche della comunicazione non verbale, fatta di gestualità, posizione del corpo. Un manuale utile per chi è alle prime armi con l’arte oratoria ma anche per chi (vedi i politici) vuole esprimere buoni concetti ma ancora non è in grado di farlo nella maniera migliore.
Elena Doni insegna Comunicazione orale alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e alla Sapienza Università di Roma. Laureata in lettere, è stata borsista alla University of Oregon School of Journalism. Come giornalista ha lavorato per la carta stampata (Il Messaggero, il Venerdì di Repubblica, L’Unità) e per radio e televisione alla Rai (Radioanch’io, TG3, Gr1).
Autore: Elena Doni
Titolo: Parole che funzionano
Editore: Centro di documentazione giornalistica
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 16 euro
Pagine: 174
* Diritti dell’articolo di Graziano Rossi