“Le querce non fanno limoni” (Garzanti, 2010) “è un antico detto contadino che può essere interpretato in vari modi” – spiega l’autore, Cosimo Calamini, in un’intervista pubblicata anche sul suo blog – “non si può dimenticare da dove si viene, oppure bisogna sempre ricordare chi siamo veramente, ma anche due mondi lontani non si possono incontrare“.

Un coacervo di significati dentro un unico romanzo che è insieme melodramma, commedia all’italiana e romanzo popolare, ma anche riflessione sulla più stringente attualità.

Prendendo spunto dalle dispute sorte in merito alla costruzione di una gigantesca moschea in un piccolo centro arroccato selle colline senesi, il libro si inserisce in quella discussione – sempre viva e sentita in Italia – sull’Islam, le moschee, il razzismo, l’integrazione.

Se il difficile, complesso, tortuoso processo di integrazione degli immigrati nel nostro Paese – e, in particolare, in provincia – è il filo conduttore della trama, nel romanzo trovano posto elementi altrettanto forti: l’incomunicabilità tra i protagonisti, innanzitutto. Ma anche l’amore, l’amicizia, la solidarietà, la fede ad un’appartenenza politica.

La storia personale dei personaggi si intreccia alle vicende della comunità, determina scelte che si ripercuotono indirettamente su tutti i suoi membri, minano i fragili equilibri consolidati dall’abitudine lungo un percorso che corre inesorabile verso la deflagrazione finale.

Il romanzo si chiude in modo inaspettato e imprevedibile: come ogni melodramma che si rispetti, evita il lietofine, lasciando al lettore l’arduo compito di “tirare le somme“.

Cosimo Calamini (Firenze 1975) lavora a Roma come sceneggiatore cinematografico e autore di documentari per La7, History Channel e RAI3. Con Garzanti ha pubblicato il suo primo romanzo, Poco più di niente  (2008).

Autore: Cosimo Calamini
Titolo: Le querce non fanno limoni
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 17,60 euro
Pagine: 300