Il volto delle donne raccontato da Dacia Maraini a Roma

ilvoltodelledonne-maraini-smallMartedì 9 novembre presso la Feltrinelli di via Orlando a Roma, si è svolta la presentazione de “Il volto delle donne” di S. Giovinazzo e A. Stoppini. Presenti, oltre a Dacia Maraini, gli autori e Roberta Serdoz.

Di fronte a un folto pubblico partecipe e competente, la giornalista del Tg3 ha presentato la giovane casa editrice Edizioni della Sera definendola “intraprendente e coraggiosa”. Alessandra Stoppini ha spiegato le ragioni per le quali è stata scelta proprio Dacia Maraini come protagonista per la prima uscita della collana Le Bussole, dedicata ai grandi temi di attualità spiegati da personaggi di primo piano.

Fin dal primo romanzo La vacanza, storia di Anna una ragazzina che nell’estate cruciale del ’43 decide di perdere la propria innocenza, la scrittrice pone la propria attenzione verso il mondo femminile, con rara sensibilità, sguardo sincero e partecipe. Anche le donne sono il filo conduttore dell’ultima fatica letteraria di Dacia Maraini ‘La seduzione dell’altrove‘, dove l’autrice in questo taccuino di viaggio a metà tra reportage e vero e proprio baedeker non manca di osservare le donne e le loro condizioni di vita sia che siano miserevoli come quelle vissute in uno sperduto villaggio africano o vantaggiose come quelle delle studentesse nei campus americani della East Coast. Quindi anche attraverso figure femminili rilevanti come Ipazia e Cristina da Pizzano commentate da Dacia Maraini si possono comprendere le infinite sfaccettature che nel corso dei secoli ha avuto il volto della donna“.

Nel nostro paese non s’investe sul futuro della società, pensiamo ai tagli sulla scuola e agli asili nido” ha ricordato Roberta Serdoz, accennando alla sua esperienza di madre e donna lavoratrice che, come giornalista, ogni giorno tasta il polso della reale situazione del Paese. “C’è ancora molta strada da fare!” Roberta Serdoz ha invitato i lettori del piccolo volume a leggere la biografia della Maraini, considerata rappresentativa, contenuta nelle pagine finali della conversazione.

La sete di conoscenza e il desiderio di comprendere nuovi mondi e situazioni Dacia Maraini l’ha ereditata dal padre Fosco, etnologo fiorentino e dalla madre la Principessa Topazia Alliata di Salaparuta” ha ricordato Alessandra Stoppini agli astanti. “Mai come ora vi è un gran parlare intorno alla condizione femminile, quindi il nostro libricino è attualissimo. Pensate al documentario di Lorella Zanardo ‘Il corpo delle donne’ che abbiamo citato nel saggio. La donna, il suo ruolo nella società, le veline… che non mancano mai, come una signora del pubblico malinconicamente ci fa notare… Sembra che la politica sia stata sostituita da tutto questo…“.

La vasta produzione di Dacia Maraini si è rivolta anche al teatro da lei considerato come veicolo privilegiato per informare il pubblico riguardo ai grandi temi della nostra società, di costume, politici e sociali. “Considero il teatro come un luogo etico e sociale, politico nel senso della polis cioè uno spazio reale un luogo dove si vive e si esiste proprio come lo intendevano i greci. Teatro quindi come luogo nel quale interrogarsi sui diritti e doveri dell’uomo“.

Una signora presente in sala ha rievocato il Teatro della Maddalena fondato negli anni Settanta dalla scrittrice, gestito e diretto da sole donne. “Questi ricordi mi emozionano” ha confessato la partecipante all’evento. “C’è da combattere” ha precisato Roberta Serdoz pensando ai recenti tagli alla cultura stabiliti dal governo. Dacia Maraini ha amaramente assentito. Grande è stato l’interesse della platea nei confronti della questione del sentimento di islamofobia presente in occidente, trattato nel volume. Sono state rivolte alla scrittrice domande sul velo che la donna islamica è costretta a indossare. “Il fanatismo islamico assomiglia a tutti gli altri fanatismi religiosi“.

Calorosi applausi hanno chiuso l’incontro con la scrittrice, la quale con la consueta cortesia e gentilezza che la contraddistingue si è volentieri fermata a rilasciare numerosi autografi e a chiacchierare piacevolmente con gli astanti.

Stefano Giovinazzo è nato a Roma il 2 aprile 1980. Si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi “La Sapienza” di Roma con una tesi in relazioni istituzionali dal titolo: “Lobbying tra teorie e prassi” con la cattedra di Sociologia della comunicazione. Da Luglio 2007 è Direttore responsabile di Ghigliottina.it, settimanale di informazione e de Il Recensore.com, quotidiano di cultura editoriale. E’ autore del libro Dentro un amore (Giulio Perrone Editore, 2007) e di Finché non ti ho trovata (Libertà Edizioni, 2009). Attualmente dirige la casa editrice Edizioni della Sera.

Alessandra Stoppini è nata a Roma il 14 Agosto 1964. Vive a Roma dove si è laureata in Lettere indirizzo Storia Moderna con una tesi su “Claudio Tolomei umanista senese del Cinquecento”. Critica letteraria, da sempre appassionata di libri. Scrive racconti autobiografici e non, per hobby. Ama la cultura, la musica, l’arte in generale e tutto ciò che è bello.  Ha collaborato ad un notiziario online dove, tra le altre cose, ha curato la rubrica di libri da lei ideata. Redattrice per Il Recensore.com, quotidiano di cultura editoriale. Scrive per la rivista free press Ponte Milvio. Da settembre 2010 è curatrice della collana “Le Bussole” per Edizioni della Sera.

Autori: Stefano Giovinazzo – Alessandra Stoppini
Titolo: Il volto delle donne. Conversazione con Dacia Maraini
Editore: Edizioni della Sera
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 5 euro
Pagine: 53

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