Storie di sparizioni misteriose e delitti crudeli, racconti di importanti scoperte scientifiche e di singolari ritrovamenti archeologici, informazioni e curiosità per gli appassionati di scienze forensi. Tutto questo è “Certezze provvisorie” (Mondadori, 2010) l’ultimo libro di Cristina Cattaneo, medico legale e direttore del Labanof, laboratorio di antropologia e odontologia forense all’Università Statale di Milano.
Omicidi, violenze, ma anche una grandissima umanità, la stessa che l’autrice ha mostrato nel corso della presentazione. Umanità soprattutto nei confronti di quei morti senza nome – tantissimi anche in Italia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare – che, seguendo una lunghissima trafila, dapprima popolano gli obitori, per poi occupare sepolture segnate da lapidi senza nome. E’ proprio pensando ai tanti che ogni anno scompaiono senza lasciare traccia, ma soprattutto alle loro famiglie, che la Dott. Cattaneo, con il permesso delle Autorità Giudiziarie competenti, ha deciso di pubblicare, all’interno del sito del Labanof, gli identikit di cadaveri non ancora identificati giunti all’osservazione dell’Istituto di Medicina Legale di Milano. Identikit e fotografie che possono far luce su una scomparsa e dare una, seppur tragica, risposta.
Nel corso della presentazione, Cristina Cattaneo pone più volte l’accento sulla fallibilità della scienza, in continua evoluzione, cosa che può causare, in qualche caso, sensi di colpa retrospettivi: “col passare degli anni, le tecniche cambiano e ti rendi conto di aver concluso una perizia in modo diverso da come faresti adesso”. Con l’umiltà di chi, per esperienza, sa che nessuna scienza può dirci la verità assoluta, sottolinea che, oltre a strumenti di analisi, metodi investigativi sofisticati e a un grande intuito, è necessaria una profonda consapevolezza delle imprecisioni, dei limiti della scienza.
L’autrice affronta anche un altro aspetto del suo lavoro, che ha avuto una spinta notevole a seguito degli studi sulla Sindone: sono aumentate in maniera esponenziale le richieste, da parte delle Diocesi, di identikit dei resti scheletrici dei santi per capire se le circostanze della loro morte corrispondono a quelle tramandate dalla tradizione. In alcuni casi, l’esame delle reliquie ha rivelato una coerenza assoluta, come nel caso di San Nazaro, la cui morte, come vuole la tradizione, è avvenuta per decapitazione.
A Luca Crovi, che le chiede se serie tv come CSI abbiano portato più studenti all’Università, Cristina Cattaneo risponde in modo affermativo, “anche se” – precisa – “per questo tipo di professionalità, al momento, in Italia, un mercato del lavoro non esiste, anzi… le scienze forensi sono discipline a rischio, in quanto i Ministeri e le Procure hanno a disposizione un numero sempre inferiore di fondi, tanto da dover ridurre al minimo il numero delle autopsie”.
Cristina Cattaneo – Direttore del Labanof, laboratorio di antropologia e odontologia forense all’Università Statale di Milano, ha già pubblicato Turno di notte (Mondadori 2007), Crimini e farfalle. Misteri svelati dalle scienze naturali (Raffaello Cortina Editore 2006), Morti senza nome (Mondadori 2006)
Info: http://www.labanof.unimi.it/
Autore: Cristina Cattaneo
Titolo: Certezze provvisorie
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18 euro
Pagine: 167