“L’ultima notte da falena” (La Riflessione, 2010) è il titolo della silloge di poesie e racconti di Clelia Moscariello, autrice esordiente partenopea. Amore, malinconia, illusioni e l’angoscia nei confronti di un futuro incerto, sono solo alcuni dei temi toccati dall’autrice, che si presenta al pubblico con un linguaggio semplice, quotidiano e universale. E’ soprattutto l’amore a ispirare le poesie di Clelia Moscariello, un amore vissuto intensamente, un sentimento viscerale.
Un amore che sembra unire gli amanti in un destino comune: “siamo due anime unite dall’origine / sposate in un passato remoto lì / che niente potrà mai, nemmeno la morte , / perché senza di te io non sono“. Tuttavia l’amore è anche sofferenza, il matrimonio non è solo la coronazione di un sogno, ma può avere anche risvolti negativi, quando vengono alla luce i difetti più reconditi dell’altro. Le pagine si riempiono allora di lacrime, sogni infranti, illusioni e malinconia, ma anche di una grande consapevolezza, quella di una forza interiore, che può riscattare in qualche modo un passato di cui ci si sente colpevoli.
Nascono quindi riflessioni sul tempo e sull’esistenza, pensieri tipici di un’età contemporanea in cui ai giovani mancano le certezze di un futuro stabile. Dai componimenti emerge un’immensa angoscia nei confronti dell’avvenire, un’inquietudine che va oltre i limiti dell’umana comprensione, il cui unico appagamento è nella consapevolezza di essere parte del tutto, dell’universo, della natura: “Siamo parte del mondo, ora lo sai, ora lo so“. Proprio la natura è il filo conduttore di molte delle liriche della Moscariello, una natura primordiale e viva, che è origine, destino e metafora dell’essere umano.
Non solo poesie in prima persona, ma anche brevi racconti lirici, in cui l’autrice si cala nei personaggi più disparati: l’elfo, la bambola, lo zombie, la sibilla, la falena. Brani intensi, che dimostra un’ottima capacità narrativa e poetica, in grado di superare il semplice Io lirico, per descrivere una realtà dalle mille sfaccettature.
Sono poesie di vita, quelle della Moscariello, parole che nascono dall’esperienza e dal pensiero, dal contrasto tra una realtà a volte crudele, che si contrappone alla sfera delle idee e degli ideali. Tutto si ricompone in una sorta di mosaico, il Mosaico di Clelia, una giovane donna che cerca di sistemare i pezzi scheggiati del suo passato e affrontare con una nuova forza il suo futuro: “il futuro non è domani / mi è davanti, / basta solo scavalcare quest’odiosa staccionata“.
Clelia Moscariello è nata a Napoli nel 1981. nel 1999 consegue la maturità classica e nel 2008 si laurea a Salerno in Scienze della Comunicazione. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, dopo una breve esperienza nel settore radiotelevisivo ad ottobre 2009 inizia a lavorare come redattrice per la testata Periodico Italiano. E’addetta stampa della casa editrice Sangel edizioni.
Autore: Clelia Moscariello
Titolo: L’ultima notte da falena
Editore: La riflessione
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 10 euro
Pagine: 83