“Nacquero contadini, morirono briganti” (Capone editore, 2010) che la dice tutta su chi erano e cosa erano i briganti. “La nuvola di polvere all’orizzonte che tra grida lontane annuncia l’approssimarsi della selvaggia cavalcata dei briganti, il fumo degli spari, lo schioccare delle pallottole e il balenio delle sciabole snudate della cavalleria”.
“(…) Sequele classiche delle cronache brigantesche – riconducono il nostro immaginario agli scontri, agli agguati, alle scorrerie ed ai colpi di mano che abbiamo visto scorrere sul grande schermo nelle pellicole d’oltreoceano dedicate alla conquista del West, da Ombre Rosse al Piccolo grande uomo. Analogamente a quella degli indiani, la minacciosa presenza dei briganti aleggia e si percepisce senza mai entrare nello specifico di una umana concretezza, atta a rendere visibili sentimenti, emozioni e sofferte ragioni dei protagonisti di quelle drammatiche vicende” (Paolo Zanetov ).
Capone Editore è una casa editrice del Salento (ne abbiamo parlato in questi spazi qualche mese fa), che si occupa del Mezzogiorno d’Italia e di Cartografia, Interessante la sua sezione di testi dedicati al tema del Brigantaggio e della Storia del Mezzogiorno. Faccio riferimento da subito alla collana dell’editore salentino “Carte scoperte, storie e controstorie” che ripropone testi storici e opere di narrativa, accogliendo inoltre approfondimenti, sfumature e ipotetiche costruzioni sia che toccano la Storia da un punto di vista di un largo respiro analitico sia che lambiscono zone d’ombra della nostra cultura storica. In questa collana hanno visto la luce volumi come “Cento anni di Brigantaggio” di Alexandre Dumas (un parziale compendio delle ricerche del romanziere francese, delle interviste ai protagonisti superstiti, delle cronache brigantesche alle quali lo stesso Dumas dette ampio spazio nelle pagine del suo giornale post/unitario “L’Indipendente”), oppure “Il mistero del brigante” di Gianni Custodero (un grande affresco con molte ombre della realtà meridionale dopo l’Unità d’Italia.
Ora per comprendere con cognizione di causa e con pienezza il brigantaggio post/unitario meridionale, liberandolo da ogni fumosità ideologica, occorre immergersi nel mondo contadino che ne è il substrato culturale e sociale. Di recente pubblicazione per Capone editore, il libro “Nacquero contadini, morirono briganti” di Valentino Romano. Le storie riportate consegnate ai lettori aprono uno spaccato interessante, spesso inedito e insolito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e gentiluomini, idealisti e profittatori, eroi tragici, avventurieri di sempre, briganti e soldati, vittime e carnefici, giudici e giudicati, carnefici e condannati, clero avido e monarchia intrigante: ombre di un Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, dopo la dissoluzione del Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia.
Il libro con una certosina raccolta di indicazioni bibliografiche e un’attenta calibratura dei passaggi e momenti storici che si concretizza in uno stile elegante e coinvolgente, racconta di semplici e umili contadini le cui vicende aiutano a capire il brigantaggio postunitario e la vera storia dell’Unità d’Italia. Scrive la grande Monica Mazzitelli in appendice al volume: ” – Briganti – li chiamiamo, come oggi chiamiamo altra gente “clandestini”: nomi comodi per allontanare da noi, di uno o cento passi, il desiderio disperato di sopravvivenza, o se possibile di una vita dignitosa, una vita senza troppe paure, a cui ci si possa un pochino aggrappare. In queste pagine ci sono dolore e leggerezza insieme, crudeltà e amore: c’è umanità e disumanità come antinomia della stessa essenza: quella della realtà fatta di carne, delle sue pulsioni. C’è la sottomissione delle donne, spesso vendute, il sopruso sul povero, la vendetta sul ricco, la furbizia che si ritorce contro chi crede di poter strappare un salvacondotto alla fortuna”.
Per chi ama la Storia del Mezzogiorno d’Italia, questo libro sarà utilissimo per comprendere con profonda cognizione di causa i crocevia di un mondo come quello del brigantaggio di grande attualità
Autore: Romano Valentino
Titolo: Nacquero contadini, morirono briganti
Editore: Capone L.
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 14 euro
Pagine: 144
1 thought on “Per carità, non sono… Briganti!”
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