Forte del successo della passata edizione, con oltre 100 mila presenze, torna quest’anno a Pordenone la festa dei libri, degli autori e dei lettori: Pordenone Legge. L’appuntamento è dal 15 al 19 settembre 2010: 160 incontri che vedranno sfilare, nelle 37 location del centro storico del comune, il gotha dell’editoria e della letteratura italiana di oggi. Saranno 237 gli ospiti italiani e internazionali tra scrittori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati. Diciannove le anteprime nazionali che scandiranno i momenti salienti dell’evento.
Si comincerà con Corrado Augias che venerdì 17 settembre con una lezione magistrale dedicata a “Perché leggere” inaugurerà ufficialmente il festival e si soffermerà sulla sua ultima fatica editoriale “I Segreti del Vaticano. Storie, luoghi e personaggi di un potere millenario” (Mondadori).
Il filosofo Stefano Zecchi sarà ospite per presentare “Quando ci batteva forte il cuore” dove l’autore mette a fuoco i contorni di una vicenda ambientata in Istria nell’immediato dopoguerra. “Telex da Cuba” è il romanzo d’esordio della giornalista statunitense Rachel Kushner: il romanzo, edito da Mondadori, è ambientato nell’enclave americana della Cuba precastrista dove ha vissuto la madre dell’autrice e verrà presentato in anteprima al festival domenica 19 settembre. La storia politica dell’Italia costituita da un intreccio di ideologie, passione e scandali sarà il perno centrale di due importanti incontri. Eugenio Scalfari metterà sotto indagine i temi più importanti del nostro tempo mentre Massimo Franco e Mino Martinazzoli metteranno in luce le caratteristiche dell’Italia post-Tangentopoli. Anche il mondo della scuola e dei problemi che intorno ad esso ruotano saranno presi in considerazione al festival di quest’anno nell’incontro con Davide Rondoni che parlerà della letteratura come dell’unico bene che il paese possieda, un bene che la scuola sta lentamente distruggendo del tutto.
Molti gli incontri prettamente filosofici che cercheranno di scandagliare in modo ancora più profondo la nostra attualità. George Steiner, autore di “La morte della tragedia” e “Vere presenze”, in una discussione con il filosofo Giorgio Ordine cercherà di tracciare gli elementi fondamentali della tradizione culturale del nostro secolo. La politica, la religione e i miti fallibili della nostra società contemporanea saranno oggetto degli incontri con Umberto Galimberti, Salvatore Veca e Giulio Giorello.
La filosofia incontra anche la scienza per cercare di capire il nostro mondo. Il neurolinguista Andrea Moro parlerà del rapporto tra mente e linguaggio, il matematico Paolo Zellini parlerà del rapporto tra numeri e logos mentre lo psichiatra Eugenio Borgna tratterà delle emozioni che sono in grado di curare e di quelle che invece durante i momenti di dolore o di follia vogliono solo essere riconosciute. Ci sarà spazio anche per la memoria di Jacques Deridda da poco scomparso della cui eredità culturale parleranno Maurizio Ferraris e Silvana Petrosino nonché per gli incontri incentrati sull’arte con Salvatore Settis, Giuseppe Barbieri e Gillo Dorfles.
Le emozioni e i sentimenti saranno invece i protagonisti indiscussi della giornata di venerdì 17 settembre con “Mappa dei sentimenti“. Otto incontri incentrati ognuno su un sentimento differente – speranza, odio, inquietudine, amore, amicizia, gelosia, invidia, felicità – saranno condotti da otto grandi scienziati del nostro tempo come Claudio Bartocci, Giovanni Bignami, Edoardo Boncinelli, Giorgio Celli, Carlo Flamigni, Margehrita Hack, Danilo Mainardi e Luigi Luca Cavalli-Sforza. Il sentimento più forte di tutti, l’amore, troverà all’interno del festival di quest’anno un percorso a lui interamente dedicato dal titolo “Amori dentro altri amori”. Su questo tema si incentreranno gli incontri con Paolo Ruffilli e Pino Rovered, Alessandro d’Avenia e Silvia Avallone, Valentina Brunettin e Mary Barbara Tolusso.
Pordenonelegge.it è un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio I.A.A. di Pordenone attraverso la propria Azienda Speciale ConCentro e sostenuta da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Comune di Pordenone, Pordenone Fiere, Fondazione Crup, FriulAdria Credite Agricole e Cinemazero.
Per info: http://www.pordenonelegge.it/
Stefano Zecchi
Quando ci batteva forte il cuore
Mondadori, Milano 2010, pag. 215.
Esistono tuttora ingegni versatili, capaci di spaziare dalle scienze umane all’arte, come in un nuovo, coinvolgente Rinascimento. E’ il caso di Stefano Zecchi, Ordinario di Filosofia Estetica all’Università di Milano, ma anche saggista, giornalista e scrittore, come attestano decine di titoli pubblicati sempre con successo. Ultimo della serie è questo “romanzo filosofico” che racconta la tragedia di una famiglia istriana travolta dalla seconda guerra mondiale e dalle sue conseguenze: la mamma Nives, Vittima dei partigiani di Tito, finisce in una foiba, mentre il marito Flavio ed il figlio Sergio riescono a raggiungere la salvezza dopo un’avventurosa fuga piena di pericoli, prima a piedi e poi per mare. In Italia avranno accoglienze ostili, ma nella loro esperienza ritroveranno un rapporto affettivo autentico e la capacità di affrontare positivamente le difficoltà della vita. Si tratta di un grande affresco che mette a fuoco un grande dramma collettivo spaziando sulle foibe, le persecuzioni a danno degli italiani e l’esodo plebiscitario dei 350 mila, e che si conclude con un messaggio di speranza e di fede: “mai nulla è deciso una volta per sempre”.
Stefano Zecchi
Quando ci batteva forte il cuore
Mondadori, Milano 2010, pag. 215.
Esistono tuttora ingegni versatili, capaci di spaziare dalle scienze umane all’arte, come in un nuovo, coinvolgente Rinascimento. E’ il caso di Stefano Zecchi, Ordinario di Filosofia Estetica all’Università di Milano, ma anche saggista, giornalista e scrittore, come attestano decine di titoli pubblicati sempre con successo. Ultimo della serie è questo “romanzo filosofico” che racconta la tragedia di una famiglia istriana travolta dalla seconda guerra mondiale e dalle sue conseguenze: la mamma Nives, Vittima dei partigiani di Tito, finisce in una foiba, mentre il marito Flavio ed il figlio Sergio riescono a raggiungere la salvezza dopo un’avventurosa fuga piena di pericoli, prima a piedi e poi per mare. In Italia avranno accoglienze ostili, ma nella loro esperienza ritroveranno un rapporto affettivo autentico e la capacità di affrontare positivamente le difficoltà della vita. Si tratta di un grande affresco che mette a fuoco un grande dramma collettivo spaziando sulle foibe, le persecuzioni a danno degli italiani e l’esodo plebiscitario dei 350 mila, e che si conclude con un messaggio di speranza e di fede: “mai nulla è deciso una volta per sempre”.
Stefano ZECCHI “Quando ci batteva forte il cuore. Mondadori 2010
Un vivo ringraziamento da parte di tutti gli studenti che finalmente hanno potuto leggere un libro che ha fatto conoscere in modo agile e coinvolgente una pagina oscura e tragica della nostra Storia. Dovrebbe essere consigliato per le scuole.