Romano Prodi vince le elezioni politiche con poco meno di 25000 voti di scarto. Nascono voci all’interno dell’area del centrodestra di presunti brogli, Berlusconi non accetta la sconfitta. Franco Marini diviene presidente del senato, Clemente Mastella ministro della giustizia. Correva l’anno 2006. Marco Travaglio, sull’Unità, chiude la rubrica “Bananas” e comincia con “Uliwood Party” in cui prende di mira – non sempre, a dire il vero – il governo di centrosinistra.
Non si muove un dito per risolvere il conflitto d’interessi e la legge sull’indulto è il netto e ingiusto proseguimento della politica sporca e nauseabonda messa in piedi dal centrodestra.
Travaglio, riecheggiando il bellissimo film di Blake Edwards “Hollywood Party” con Peter Sellers, comincia a scrivere una serie di articoli mirati, pungenti, sarcastici, che mettono in evidenza e alla berlina un modo di fare politico vergognoso e senza scrupoli. Con acume e intelligenza, Travaglio vuole mostrare ai suoi lettori una verità altra, decisamente non condivisa dai politici italiani (sia di destra che di sinistra), che va al di là dello schieramento politico non solidarizzando col sistema.
“Uliwood Party“ (Garzanti, 2010) raccoglie, quindi, articoli comparsi sull’Unità tra il 2006 e il 2007 e viene ripresentato in edizione economica per permettere a tutti di poter rileggere una parte di storia politica italiana recente attraverso le lenti di uno dei più capaci giornalisti dell’era post-Montanelli.
Gli argomenti considerati sono tanti : si va dalle leggi vergogna del centrosinistra all’indulto, dal caso Telekom Serbia a Calciopoli, dal dossier Mitrokhin del “duo delle meraviglie” Guzzanti-Scaramella – sicuramente gli articoli più divertenti e sagaci – al caso Abu Omar.
Un libro che va ad aggiungersi agli altri capitoli altrettanto importanti del giornalista torinese ma che, in un certo senso, non amplia gli argomenti citati. Una raccolta di editoriali che riconferma il talento di Travaglio ma, allo stesso tempo, disegna uno scenario politico che, nonostante il cambio di governo avvenuto nel 2008, non è affatto cambiato.
Uliwood Party non possiede lo spessore degli Scritti corsari pasoliniani ma è un buon toccasana per vaccinare mente e corpo dalla cattiva informazione televisiva (e non solo).
Marco Travaglio è nato a Torino nel 1964. Laureato in Storia Contemporanea presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, ha lavorato con Indro Montanelli a “Il Giornale” e a “La Voce” e come free-lance per diversi quotidiani e settimanali. È co-fondatore del “Fatto Quotidiano” ed è autore di varie inchieste di successo come “L’odore dei soldi”, scritto con Elio Veltri”, e “La scomparsa dei fatti”. Per Garzanti ha pubblicato “Montanelli e il Cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo”, “Berluscomiche”, “Per chi suona la Banana” e “Il manuale del perfetto impunito”.
Autore: Marco Travaglio
Titolo: Uliwood Party
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 9,90 euro
Pagine: 428
Sarei proprio curioso di leggere l’ennesimo esempio di calunnia giornalistica del talentuoso travaglio su calciopoli, ma preferisco spendere questi 9,90 euro per un piatto di spaghetti con le vongole.. grazie per il consiglio comunque…