Lettura scorrevole, “Il trono di Dio“ (Nord 2010) è un archeo-thriller piacevole, una sceneggiatura che potrebbe funzionare anche sul grande schermo, un tema che incuriosisce ma una storia che non convince del tutto.
In un remoto monastero greco, sette monaci vengono barbaramente decapitati da ombre sbucate dal passato per proteggere un segreto. A migliaia di chilometri di distanza, lo studioso di reperti antichi, Richard Byrd, sta per giungere alla scoperta di uno dei tesori più antichi del mondo. Archeologia, avventura e azione sono gli ingredienti del nuovo romanzo di Chris Kuzneski.
Il monastero di Agia Triada, arroccato sulle cime dell’entroterra ellenico, è il teatro di un crimine raccapricciante che getta nel terrore la piccola comunità dei monaci ortodossi. Nick Dial, capo sezione della squadra omicidi dell’Interpol, è un investigatore esperto e con uno spiccato acume. Gli bastano poche ore per capire che c’è qualcosa che non quadra in quella strage, e il sospetto che gli uomini che hanno compiuto quel massacro, abbiano agito per nascondere qualcosa, si fa sempre più forte.
Russia, San Pietroburgo. Lo studioso di reperti antichi Richard Byrd è in fuga: qualcuno lo vuole morto. Dopo anni di ricerche sta per mettere le mani su un prezioso tesoro. Cosciente del pericolo che sta correndo, incarica la giovane dottoranda Allison Taylor, di mettersi in contatto con Jonathon Payne e David Jones, due ex appartenenti alle forze speciali dell’esercito degli Stati Uniti. Rimasti coinvolti in una vicenda dai contorni oscuri, essi decidono di prestare soccorso a quella richiesta d’aiuto, che li porterà ad imbarcarsi in una rocambolesca avventura.
Lo spunto è dato da una delle figure più controverse dell’archeologia: Heinrich Schliemann, il celebre scopritore del tesoro di Priamo. Sulla base di una sua intuizione, tra finzione letteraria e dettagliate parentesi didascaliche che arricchiscono le vicende del racconto, Chris Kuzneski costruisce la trama di questo interessante romanzo, che presenta, però, qualche difetto.
L’intreccio tra i due principali filoni della narrazione è tardivo: bisogna, infatti, leggere più della metà del libro per trovare un punto di contatto tra i due principali eventi che aprono la lettura. Inoltre, servono altrettante pagine per arrivare a capire dei nessi di causalità di alcune sequenze narrative di rilievo. Insomma, belle le ambientazioni, ben riuscita la costruzione dei due personaggi che vestono i panni dei due ex soldati, discreto il ritmo del racconto. Un po’ meno, invece, l’elaborazione stilistica e l’architettura del libro, che manca di originalità e mordente.
Quarto di una serie di romanzi che vedono come protagonista la coppia Jonathan Payne e Davis Jones, “Il trono di Dio” è finora l’unico ad essere stato pubblicato in Italia. L’autore, Chris Kuzneski, gode di un discreto successo negli U.S.A; i suoi libri- apprezzati dal grande pubblico- non si discostano comunque da una serie di formule stereotipate proprie di certi generi.
Chris Kuzneski è nato e cresciuto nell’Indiana.Dopo aver abbandonato una promettente carriera nel football a causa di un infortunio, si è dedicato alla scrittura.Uscito nel 2008, “Il trono di Dio” è la sua terza fatica letteraria che lo ha fatto conoscere anche in Europa.
Autore: Chris Kuzneski
Titolo: Il trono di Dio
Editore: Editrice Nord
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 19,60 euro
Pagine: 432