«La forza delle storie di Andrea Vitali nasce da una innata capacità di ascolto delle vicende della gente comune che egli trasforma in prodigiosa azione romanzesca.» Il commento sull’autore Andrea Vitali dato da Fulvio Panzeri, rispecchiano perfettamente il romanzo “Furto di luna” (Garzanti, 2010) e lo stile dell’autore capace, di racchiudere dentro ad un romanzo storie drammatiche o date storiche importanti come il 21 luglio 1969.
Una data che tutti associamo alla notte memorabile degli americani e alla loro bandiera a stelle e strisce piantata sulla luna, trasformate in racconti di vicende quasi comiche ed eticamente leggere.
La luna è facile da rubare per Beppe Manera, detto “Animalunga”, dal passato burrascoso, pieno di furti, risse e periodi di galera, dove la devota moglie, Venera Sbiaditi, non fa altro che inventare bugie al loro piccolo figlio, Manuele, coprendo il marito e facendolo sempre apparire agli occhi del figlio un vero e proprio eroe. La curiosità del vedere come si svolgono le varie vicende ti tengono attaccato alle pagine del libro, tanto da volerlo gustare tutto in un solo ed unico fiato per arrivare a finirlo di leggere il prima possibile.
I personaggi e le situazioni raccontate sono frutto di fantasia, ma l’autore riesce a farli divenire reali, facendo in modo, quasi magicamente, che il lettore si senta dentro ad ogni singolo personaggio, precisamente i tre principali: padre, madre e figlio. I luoghi invece sono reali, ben descritti tanto da immaginarli e sentirne l’odore, in un tuffo dentro quel passato che non tutti hanno avuto la possibilità di vivere, ma che grazie all’autore, si riesce ad assaporare esattamente come entrare in uno di quei quadri dove, dopo aver fissato un solo punto, ci si ritrova dentro una nuova dimensione inaspettata, un nuovo disegno.
Questo è stato il primo libro dello scrittore Andrea Vitali, che ho letto e conosciuto grazie alla fiera del libro di Torino 2010, e grazie all’omaggio Garzanti. E’ un autore da 1.700.000 lettori e questo numero non mi stupisce dopo aver letto “Furto di luna”. Posso dire sinceramente che non vedo l’ora di leggere tutta la sua bibliografia completa.
Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla riva orientale del lago di Como, dove esercita la professione di medico di base. Ha pubblicato Il meccanico Landru (1992), A partire dai nomi (1994), L’ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), Aria del lago (2001) e, con Garzanti, Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006) e Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway) e Dopo lunga e penosa malattia (2008).
Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia.
Autore: Andrea Vitali
Titolo: Furto di luna
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 0€ (Edizione speciale fuori commercio)
Pagine: 48
* Diritti dell’articolo di Elisabetta Lipari