Una voce spiazzante traduce in un racconto di fantasia l’orrore di un’esperienza vissuta e fa davvero desiderare che sia tutto il frutto dell’immaginazione troppo vivida. E’ “Zio Vampiro” (Salani, 2010) di Cynthia Grant.
«I miei genitori l’hanno sempre preferita a me. D’altra parte, non posso dal loro torto. È un tesoro, lei. La chiamano Gioia. Me, invece, mi chiamano sempre per nome. Siamo molto vicine, noi due. Gemelle: immagini speculari. Quasi riusciamo a leggerci nel pensiero.» (“Zio Vampiro” di Cynthia D. Grant, Salani editore).
Stagione fertile e redditizia sul piano del marketing per le creature del buio per eccellenza, i vampiri, che dal Dracula di Francis Ford Coppola alla celebre serie a fumetti manga Blood Hound di Kaori Yuki, pubblicata dall’italiana Planet Manga, si divertono a popolare ancora le nostre fantasie più oscure e gotiche. Per non parlare di realtà editoriali italiane di alta qualità e dall’impeccabile veste editoriale, come Gargoyles Books di Roma, che dedicano ai vampiri una grandissima parte del loro catalogo ho avuto il piacere di dedicarmi alla lettura, e l’ho fatto con estrema cura e attenzione, per questo bellissimo ed agile volume della Grant. Per chi non lo sapesse, l’autrice, che può essere una degna concorrente della Rowling (ve lo posso garantire!!!), ha scritto meravigliosi ed avvincenti romanzi per ragazzi e giovani adulti, vive tra le montagne a sud di Cloverdale, in California, con marito e figli al seguito, e a conferma del fatto che sia una tra le migliori scrittrici U.S.A, ha vinto il prestigioso premio PEN/Norma Klein Award.
Al di là di queste note di “costume e società” letterari, mi preme evidenziare un aspetto di questo lavoro, giusto per non lasciare nulla al caso. Chiunque immagini di trovare l’anti Twilight in quest’opera si sbaglia, e alla grande. Per prima cosa si tratta di un prodotto non partorito per lo star/system editoriale come i libri della Meyer; poi bisogna aggiungere che le opere della Grant sono ben costruite, sotto qualsivoglia punto di vista, vuoi per quello prettamente scritturale, vuoi per la densità culturale che sono in grado di comunicare le sue parole, i suoi periodi, i suoi contenuti, vuoi per un linguaggio colto ma mai pesante, che anzi non fa che attrarre e coinvolgere. La storia parla di due gemelle Carolyn e Gioia, di 16 anni, che sono “portatrici sane” di un segreto oscuro: sospettano che loro zio Toddy sia un vampiro.
Perché pensano una cosa del genere? Semplice, lo vedono attivo e scattante solo di notte, trova lavori (che poi mantiene solo per qualche tempo, alla faccia della precarietà …) solo di notte, e poi sembra che sia in grado di succhiare qualsiasi positività da quando abita con loro. L’acuta e brillante Carolyn vorrebbe raccontare la sua versione dei fatti, trovare qualcuno che la possa credere, ma sa, che le sue parole potrebbero metterla alla berlina, o peggio ancora farla sembrare una pazza. Così la pensa anche Gioia. Suo fratello potrebbe crederle? Ma da qualche giorno … anche lui è come un po’ … spento! Il libro è una delicata metafora di un orrore grande che oggi colpisce molti innocenti: la pedofilia.
La grandiosità del lavoro della Grant, è che con estremo tatto ci aiuta a entrare negli animi di quei ragazzi che par paura di parlare, si nascondono dietro silenzi che trasformano le sofferenze di queste vittime in lacrime che nessuno raccoglierà mai. Un libro da leggere assolutamente. Imperdibile.
Mistero, orrore, ed impegno civile in un libro che coniuga questi tra aspetti in maniera magistrale. I fan della letteratura gotica troveranno in questo prodotto singolare ed originalissimo, pane per i loro denti.
«Di solito è una gran bella cosa, ma certe volte è un guaio. Una famiglia può diventare come un fragile, inestricabile groviglio di rovi. Succede, quando al centro di tutto c’è un segreto.»
Cynthia D. Grant vive tra le montagne a sud di Cloverdale, in California, con suo marito e i suoi figli. Scrive romanzi per ragazzi e giovani adulti che l’hanno resa molto popolare negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Ha vinto numerosi premi, tra cui il PEN/Norma Klein Award.
Autore: Cynthia D. Grant
Titolo: Zio Vampiro
Editore: Salani
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 12 euro
Pagine: 120
1 thought on ““Zio vampiro” di Cynthia Grant. I vampiri esistono e sono vicini”
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