In “Istantanea di un amore” di Susana Fortes (Editrice Nord, 2010), Gerta una dei due protagonisti del romanzo si presenta “Mi chiamo Gerta Pohorylle. Sono nata a Stoccarda, ma sono una cittadina ebrea con passaporto polacco. Sono appena arrivata a Parigi, ho ventitré anni e sono viva”. Mentre “il treno si allontanava dalla parte opposta della frontiera” Gerta ripensa alla propria famiglia, al padre “un uomo all’antica, della Galizia orientale”, alla madre “sbattuta fuori da un negozio da un commerciante”.
Questo perché con la presa del potere da parte dei nazisti la vita per la popolazione ebraica in Germania è limitata entro confini sempre più ristretti. La stessa Gerta che ha aderito al partito comunista tedesco è finita in carcere, miracolosamente rilasciata e per questo ora ha dovuto abbandonare i genitori e i fratelli Oskar e Karl per fuggire in Francia. Parigi nel 1935 è piena di rifugiati e militanti politici di sinistra. Preferiscono ritrovarsi nei tavolini all’aperto dei caffè di Montparnasse “diventati il centro del mondo per i nuovi arrivati” o al Capoulade un locale al 63 di boulevard Saint – Michel. Insieme all’amica Ruth, Gerta vive in rue Labineau nel Quartiere Latino e lavora come “segretaria part – time presso lo studio di René Spitz, medico emigrato discepolo di Freud”.
La capitale francese in questo periodo “era un ribollire d’idee, il terreno fertile per le trovate più audaci” dove si può incontrare Man Ray e James Joyce, ascoltare dal grammofono la voce suadente di Josephine Baker che canta J’ai deux amours… Gerta “capelli corti e biondi… le sopracciglia alte, fisico minuto e sodo” che ama assomigliare a Greta Garbo, stretta in vita da un cappotto color granata, in questo mondo si sente perfettamente a suo agio. Quando la giovane tedesca incontra l’ungherese André Friedmann capisce che la sua vita è a una svolta. André non ha nemmeno ventun anni ma i suoi occhi intelligenti hanno già visto tutto: militava nel Partito Comunista di Bucarest ed è fuggito anche lui dal proprio paese per motivi politici. Nella città della Senna André lavora come fotoreporter, non si separa mai dalla sua Leica 35 mm e insieme a “un normanno alto e aristocratico” Henri Cartier – Bresson “sviluppa fotografie nel bagno del suo appartamento”. André e Gerta, la quale impara a usare la Leica e a sviluppare le foto, si sentono uniti dal fatto di essere “stranieri in una città sognata”.
Istantanea di un amore è la storia di due persone straordinarie, fuori dal comune. I loro veri nomi erano André e Gerta ma sono passati alla storia e alla leggenda come Robert Capa e Gerda Taro. Susana Fortes con una scrittura scorrevole, intensa ricostruisce un periodo storico nel quale si fondono paura e speranza dove l’Europa sta per avviarsi verso una guerra sanguinosa. Gerta ragazza volitiva e coraggiosa inventa il personaggio di Robert Capa, celebre fotografo proveniente dagli USA giunto a Parigi per lavorare. Lei invece sarà Gerda Taro la sua bravissima manager. Grazie a questo stratagemma ricevono molte commesse, la fortuna sembra dalla loro parte. André e Gerta adorano“trovarsi al centro degli avvenimenti, conoscerli di prima mano, sentire il cuore del mondo pompare nelle loro vene”.
La scrittrice spagnola è molto brava nel descrivere sia la nascita dell’amore tra André e Gerta nel sud della Francia, sia le aspirazioni e la volontà della donna la quale è rimasta colpita dal romanzo I dieci giorni che sconvolsero il mondo di John Reed. Anch’ella come il giornalista e militante comunista statunitense concepisce “il patriottismo vissuto come fratellanza internazionale tra i lavoratori, sul senso del dovere inteso come un impegno nella causa rivoluzionaria, per la quale si moriva”. E’ per questo che appena scoppia la rivoluzione civile in Spagna la coppia di giornalisti fotoreporter si reca nei luoghi dove infuria la battaglia abbracciando la causa repubblicana assistendo al dramma delle Brigate Internazionali. Sono questi i momenti più forti e tragici di questo romanzo storico. Entrambi “erano convinti che in Spagna fosse in gioco il futuro dell’Europa”. A Madrid in calle de San Bernardo Robert e Gerda ascoltano il grido che si leva da un gruppo di miliziani che stanno alzando una barricata “No pasaran”.
“La prima cosa che insegnò loro la Spagna fu che le azioni non esistono. Esistono solo i popoli”. Emozionante e terrificante lo scatto di Capa “Morte di un miliziano” che immortala per l’eternità “il momento esatto in cui il proiettile trapassava la testa al soldato spagnolo, che cadeva morto sul fronte di Cordova” ucciso da un proiettile sparato dai franchisti il 5 settembre 1936. La foto icona del XX Secolo fa il giro del mondo pubblicata per la prima volta, sulla rivista VU, poi su Life, sul Picture Post ecc… “La miglior foto, la miglior propaganda, è la verità” rispondeva Capa quando gli chiedevano la storia di questa foto.
Robert Capa e Gerda Taro ovvero la fotografia come narrazione che vale più di un articolo. Esperando a Robert Capa ha il merito di ricordarci una storia fatta di amore, eroismo e tenacia. Gerda Taro è entrata nella storia della fotografia per i suoi reportage realizzati durante la guerra civile spagnola. La campana suonò per la giovane all’alba del 26 luglio 1937 vittima di un incidente stradale al ritorno dal fronte di Brunete, prima donna reporter a morire sul lavoro della storia. La sua tomba si trova nel cimitero parigino di Pére Lachaise. Capa inconsolabile pubblicò l’anno dopo in sua memoria Death in the Making dove sono riunite molte loro foto scattate insieme. Dopo una vita avventurosa sempre vissuta sui fronti di guerra dallo sbarco a Omaha Beach in Normandia il 6 giugno ’44 alla guerra arabo – israeliana del ’48, Capa morì il 25 maggio 1954 durante la Prima Guerra d’Indocina saltando in aria in un campo minato. Cuore impavido e spirito temerario Robert Capa nel ’47 aveva fondato a New York insieme a tre colleghi, uno dei quali Henri Cartier – Bresson l’agenzia cooperativa Magnum una delle più prestigiose agenzie fotografiche del mondo.
“Madrid, corazon de Espana, late con pulso de fiebre; si ayer la sangre le hervia, hoy con mas furor le hierve…” “Madrid, cuore di Spagna, batte con polsi di febbre. Se oggi il sangue le ardeva, oggi le scotta di più”. Rafael Alberti Ballata della difesa di Madrid.
Susana Fortes è nata a Pontevedra in Galizia e si è laureata in Storia e Geografia presso l’Università di Santiago de Compostela e in Storia americana all’Università di Barcellona. Tiene conferenze in Spagna e negli USA e collabora con riviste e quotidiani tra i quali La Voz ed El Pais. Si è affermata sulla scena internazionale con Quattrocento (Nord 2008). Le sue opere hanno vinto numerosi premi, in Spagna e all’estero, tra cui il Premio de Novela Fernando Lara, ottenuto con Istantanea di un amore. Vive a Valencia.
Autore: Susana Fortes
Titolo: Istantanea di un amore
Editore: Editrice Nord
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 16,60 euro
Pagine: 232