È stato di recente pubblicata una versione aggiornata per i tipi di Pensa Multimedia del saggio di Mario Signore dal titolo emblematico “Economia del bisogno ed etica del desiderio“. L’autore è professore ordinario di Filosofia Morale nella Facoltà di Economia dell’Università del Salento. È Beirat della “Görres Gesellschaft” (Köln), oltre che vice Presidente della Società Italiana di Studi Kantiani.
Un vero e proprio luminare nel nostro paese di studi di filosofia morale.
Quello di cui si discute nel volume in esame è una sorta di paura (o meglio di un atavico “timore e tremore”) dell’ermeneuta nell’individuare il principium individuations di una categoria del Bisogno, vuoi per una intrinseca difficoltà polisemica del termine che per una plurivocità estesa del suo contenuto. Dovendo pertanto con necessità ammettere di un’esistenza ampia della parola “Bisogno” intimamente ed internamente connessa all’essenza del nostro vivere. Subito un imperativo categorico si affaccia tra le pagine di questo volume: noi siamo esseri “bisognevoli”.
«Il tema del bisogno, con tutte le sue insuperate ambiguità, ha attraversato e continua ad attraversare il dibattito, configurandosi come uno di quei temi che coinvolgono la riflessione a tutti i livelli, costringendo all’interrogazione non solo nell’ambito dell’economia, dove, per altro, si raggruma la gran parte delle questioni materiali, che pretendono risposte di ampiezza spesso planetaria, ma anche, con una tensione più universalistica sul piano speculativo, nell’ambito dell’analisi etico-fiolosofica e antropologica».
Questa tensione appetitiva pone l’uomo in una posizione di liquidità ontica talmente mobile da non soddisfare alcun interrogativo sulla questione del desiderare o “petere” forse il Bisogno stesso. Quasi che un’insicurezza connessa geneticamente al DNA umano, derivi dalle eccessive ipotesi o fumose teorie in merito a quell’essere bisognosi.
Parlare del “bisogno” è raccontare di noi, dell’uomo, è affrontare un argomento difficile e fragile al tempo stesso, con la consapevolezza che le voragini sulla destinalità che una teoresi di questo genere determina, sono immense e trascinano con sé il filosofo, l’antropologo, il biologo, il sociologo, il teologo. Si può dunque rispondere al quesito”cos’è il Bisogno?”, senza cadere in paludamenti riduzionistici o farfugliare disarticolatamente qualcosa? Il lavoro di Mario Signore, è fondamentalmente un percorso di filosofia morale in cui emergono quasi casualmente indizi, che appartengono alla storia dell’uomo e alla sua fenomenologia, attraverso una scrittura puntuale e robusta che è un’esplicarsi del cuore e della mente in una sorta di lotta contro il Tempo e contro il Nulla, forse contro l’inessenziale. “Economia del bisogno ed etica del desiderio” è un «territorio» fra dicibilità e «altrove», fra riflettere e far riflettere, una sorta di affresco, forse post-moderno, che ha una robusta dimensione dell’esplicare, sia nel tono complessivo sia nella continua realizzazione di narrazioni, visioni, che sembrano urgere e chiedere spazio. L’autore realizza così un interessante (in più punti entusiasmati) raccolta di percorsi teorico/morali, che prende il lettore e lo coinvolge sino in fondo.
Filosofia e morale in un volume che riflesse sull’essenza del Bisogno come Mancanza e Assenza, sul piano sia ontologico che metafisico. I fan degli studi filosofici in ambito socio-antropologico non potranno che rimanere entusiasti di un percorso come quello di Mario Signore aperto all’indagine sugli elementi costitutivi dell’uomo nel suo essere animale politico.
«Il tema è quello del desiderio e dell’amore, identificati con ciò che si ha, ciò che non si è, ciò che manca».
Autore: Mario Signore
Titolo: Economia del bisogno ed etica del desiderio
Editore: Pensa Multimedia
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 19 euro
Pagine: 240