Acqua in bocca: il crossover dell’editoria italiana

acqua-in-boccaUn gioco, un esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti. Stiamo parlando di “Acqua in bocca” (Minimum fax, 2010) di Carlo Lucarelli e Andrea Camilleri, in cui un insolito omicidio mette vicino i due grandi giallisti.

«Cara Grazia Negro, ho ricevuto la tua lettera e gli allegati. Sono molto indeciso se darti una mano o no perché tu mi sembri una che le rogne va a cercarsele. E la rogna è contagiosa. Non mi riferisco al fatto che tu voglia portare avanti un’indagine che ti è stata espressamente vietata dai tuoi superiori, questo semmai ti renderebbe simpatica ai miei occhi, no, mi riferisco al fatto che tu intendi coinvolgermi in una specie d’indagine privata e non autorizzata facendomene richiesta su carta intestata della Questura di Bologna e oltretutto indirizzando la lettera al Commissariato di Vigata!»

Il “Crossover”, secondo la definizione classica che si attribuisce a tale termine nell’ambito della televisione, del cinema o dei videogiochi (questo vale anche per i fumetti), lo si ha quando un episodio di una serie televisiva, di un film o di un videogioco facenti parte di una fiction specifica, si intreccia con la trama di uno o più episodi di un’altra serie. Per rendere l’idea: immaginate la serie televisiva Star Trek, all’interno della quale anziché trovare i klingoniani, troviamo i Gremlins come nemici del Capitano Kirk e dell’equipaggio dell’Enterprise. O magari mentre leggiamo un fumetto degli X-Men (Marvel), Ciclope anziché combattere con Magneto combatte con un Predator. Chiara l’idea?

Un gioco narrativo di multiversi che si intrecciano. Ora l’immensa Minimum Fax, prova a farlo lei il “crossover” e lo fa con due maestri della letteratura contemporanea italiana, maestri nella vita per garbo e raffinatezza del porsi, maestri nella scrittura per quel loro modo di solleticare, ammiccare, stupire in un genere che fondamentalmente hanno creato loro, a metà strada tra il giallo, il thriller, il noir in un mix riuscitissimo dove l’ironia, il pensare sottile, non mancano mai. E dunque la casa editrice romana fa salire il cattedra Mr. Andrea Camilleri e Mr. Carlo Lucarelli che insieme hanno venduto più di Dan Brown.

Si tratta di un progetto letterario fondamentalmente ludico (cosa rara di questi tempi) cominciato in un “contatto del terzo tipo” tra i due  durante le riprese del documentario “A quattro mani “(Minimum Fax media 2007).

Il risultato è degno di Paracelso: la storia vede come protagonisti il commissario Salvo Montalbano e l’ispettrice Grazia Negro. Sullo sfondo un omicidio strano,singolare: la vittima viene ritrovata con un pesciolino infilato in bocca. Grazia Negro sa di non trovarsi dinanzi ad un delitto di ordinaria amministrazione, ed ecco che chiede subito aiuto al Montalbano nazionale. Servizi segreti devianti e deviati rendono fin troppo incandescente una trama che non finisce di sorprendere per il ritmo della storia raccontata e per una trovata che definirei geniale: rapporti, verbali, pizzini, stralci di giornale definiscono in ogni dettaglio il puzzle delle vicende, e i due eroi  se li scambiano in un ritmo pressante che irretisce il lettore dalla prima all’ultima pagina. Se la si debba definire quest’opera una jam session a regola d’arte, fra i due narratori geniali più amati dal pubblico italiano, poco importa.

Si tratta di un libro splendido e che fa anche del bene. Gli autori hanno scelto di devolvere i proventi derivati dai diritti d’autore per sostenere progetti di beneficenza, in particolare: Andrea Camilleri a favore dell’Associazione San Damiano onlus per la realizzazione di una scuola nel lebbrosario di Ambanja, in Madagascar. Per informazioni: www.sdamiano.org

Carlo Lucarelli a favore dell’Associazione Papayo per la realizzazione di una scuola in Sierra Leone. Per informazioni: www.myspace.com/papayoonlus

Mistero, colpi di scena, suspence sono gli ingerdienti di un libro che lascia con il fiato sospeso. Gli amanti del thriller all’italiana non solo rimarranno entusiasti, ma potranno prodigarsi in un’azione cultural-benefica

«Ti comunico che ho bruciato i documenti allegati nel timore che Catarella potesse rispedirli alla Questura di Bologna. So di averti deluso, ma non so che farci.»

Andrea Camilleri (1925) è autore di oltre sessanta romanzi tra storici, civili e polizieschi, e di diverse raccolte di racconti, tradotti in più di trenta lingue. Vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, è noto al grande pubblico anche per i romanzi dedicati alle inchieste del commissario Montalbano, da cui è stata tratta la fortunata serie televisiva.

Carlo Lucarelli (1960) ha pubblicato quattordici romanzi e una dozzina di opere di non-fiction sulla recente storia criminale del nostro paese, riscuotendo vasti consensi di pubblico e riconoscimenti critici (premio Scerbanenco, Silver Dagger Award). È autore e conduttore del programma televisivo Blu notte, e ha scritto numerosi soggetti e sceneggiature per il cinema e la tv.

Autore: Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli
Titolo: Acqua in bocca
Editore: Minimum Fax
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 10 euro
Pagine 120