Le prime pagine de “La libreria del buon romanzo“ (Edizioni e/o, 2010) di Laurence Cossé, traduzione di Alberto Bracci Testasecca, hanno il potere di coinvolgere e spiazzare il lettore nello stesso tempo. Il 7 novembre del 2005 a Créts nel cantone di Biot in uno sperduto villaggio della Savoia, Paul Néon un misantropo amante di Stendhal viene rapito, lasciato solo e privo di sensi nel bosco per due giorni.
Il 15 novembre Anne-Marie Montbrun madre di quattro figli e guidatrice provetta perde il controllo della propria auto finendo fuori strada. Il grave incidente stradale non ha testimoni. Il 22 novembre in Bretagna per la prima volta dopo anni Armel Le Gall non va a fare la solita passeggiata in riva al mare perché il giorno precedente due sconosciuti l’hanno minacciato e terrorizzato.
Che cosa lega questi tre personaggi l’uno con l’altro? Sono scrittori di qualità e appartengono al Comitato del Buon Romanzo composto da otto membri. Il comitato è nato per iniziativa di Ivan Georg “libraio innamorato della letteratura” e dell’ereditiera Francesca Aldo-Valbelli “sono cresciuta nell’amore per i libri”, i quali con spirito di avventura e sagacia hanno aperto a Parigi la libreria specializzata Al Buon Romanzo, nella quale saranno venduti solo ed esclusivamente tutti quei libri considerati come autentici capolavori. “La libreria perfetta, quella in cui si vendono solo buoni romanzi”. Al comitato che dovrà restare anonimo, spetterà l’arduo compito di scegliere e proporre i volumi da vendere. La libreria ubicata in un bell’edificio del Seicento in rue Dupuytrien, all’incrocio dell’Odéon, è composta da circa 3500 grandi romanzi, la maggior parte dei quali scritti da autori francesi con trenta volumi di ciascun paese straniero (per l’Italia troviamo i gialli sofisticati di Fruttero & Lucentini).
La biblioteca che rappresenta il sogno ideale di ogni appassionato lettore, riscuote un successo immediato che scatena una serie d’invidie e rivalità nel mondo dell’editoria e tra gli scrittori esclusi dall’elenco di queste pagine pregiate. Ecco dunque l’origine delle aggressioni e delle intimidazioni ai danni di alcuni membri dei grandi elettori che non godono più dell’anonimato. Al commissario Gonzague Heffner, uno delle migliaia di abbonati alla sofisticata libreria, spetta l’arduo compito di scoprire chi si cela dietro le aggressioni. L’amore per la lettura di Ivan e Francesca ha scatenato l’odio e l’invidia…
Laurence Cossé, raffinata autrice francese con Au bon roman pubblicato da Gallimard ha costruito una trama originale, avvincente, un libro che non è il classico romanzo poliziesco, ma si legge come tale. Le pagine scorrono veloci e l’avido lettore immagina gli scaffali a muro e i tavoli della libreria parigina ”avremo il genere di persone che entrano in libreria sapendo già quello che vogliono”. Gli scaffali conservano pregiati volumi senza tempo, i migliori, che tengono avvinti, elaborati dopo anni di lavoro o scritti di getto, che sono nati dal cuore, dai veri sentimenti. Pagine indimenticabili di libri ideali, di capolavori nei quali perdersi e sognare mondi immaginari che diventano reali e vivi.
“La letteratura è fonte di piacere … informa, istruisce, addestra… ”. Questo romanzo prezioso scritto con un certo snobismo, tesse l’elogio di tutti quei librai che sanno consigliare il lettore alla ricerca non del libro alla moda, di grido ma di quello prezioso, ricercato. Il simpatico e arguto Ivan e la sua socia, la malinconica e romantica, Francesca sono due eroi del nostro tempo che osano andare contro corrente e la loro è una scommessa vinta. Tutte le persone che amano frequentare le librerie e adorano l’inconfondibile odore che sprigiona un volume appena acquistato, almeno una volta nella loro vita hanno accarezzato l’idea di aprire una libreria dove si vendessero solo i libri più amati. Nell’oasi felice del libro ideale il successo però si paga a caro prezzo.
Molti sono i romanzi che hanno reso protagonista una libreria e l’atmosfera vagamente decadente che emana. Helen Hanff in 84, Charing Cross Road aveva narrato l’affinità elettiva che si stabilisce nella corrispondenza tra Frank Doel, commesso presso una vecchia libreria antiquaria e Miss Hanff, una scrittrice americana appassionata di saggi francesi del Settecento. L’uomo e la donna non s’incontreranno mai, ma quanta passione nascosta in quelle lettere che volano al di qua e di là dell’Oceano Atlantico! Cathleen Schine ne La lettera d’amore, autentico romanzo rivelazione della fine degli anni ’90, ha raccontato la storia di una libreria tinta di rosa sulla East Coast degli USA. Una libraia divorziata e una lettera d’amore enigmatica che spunta fuori da un libro che rivela un finale a sorpresa e intrigante. Daniel Sampere e L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, romanzo bestseller. Nella gotica Barcellona degli anni Cinquanta il ragazzo all’ombra della libreria del padre s’innamora, soffre e diventa adulto.
“Vogliamo libri che non ignorino niente della tragedia umana, niente delle meraviglie quotidiane, libri che facciano tornare l’aria nei polmoni”.
Laurence Cossé è nata nel 1950 a Boulogne – Billancourt in Francia. Scrittrice, giornalista e critica letteraria, autrice di romanzi, racconti e commedie. Ha ricevuto vari premi tra i quali il Prix de le Table Ronde Francaise, il Prix du jury Jean Giono, il Prix Roland de Jouvenel e il Prix Ciné Roman Carte Noire. Vive a Parigi.
Autore: Laurence Cossé
Titolo: La libreria del buon romanzo
Editore: e/o
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18 euro
Pagine: 402