“Blackshaw era la dimora della nostra famiglia, i de Luce, da tempo immemore…“: così descrive la propria abitazione Flavia, l’11enne protagonista di “Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli” (Mondadori 2010) di Alan Bradley. Sembra l’incipit di un romanzo gotico (come il Castello di Otranto di Walpole,) ma è il 1950. Flavia vive in un edificio georgiano sperduto nella campagna inglese, insieme a un padre misantropo, il Colonnello de Luce, appassionato filatelico, e alle sue due antipatiche sorelle maggiori Ophelia e Daphne.
Harriet, madre delle ragazze, è morta in un incidente in montagna quando la figlia minore aveva solamente un anno e il padre non si è mai del tutto ripreso dalla perdita della propria moglie. Per completare il quadro non mancano la Signora Mullet («se c’era una cosa che ci univa come famiglia, era il nostro disgusto per le torte alla crema della Signora Mullet») e il maggiordomo, giardiniere, autista, tuttofare Arthur Dogger («arrivato a casa nostra come domestico personale di mio padre… sopravvissuto due anni in un campo di prigionia giapponese, seguito da altri tredici mesi di torture, fame e lavori forzati lungo la Ferrovia della Morte tra Thailandia e Birmania…»). Flavia ha un’intelligenza precoce, adora le scienze, è una novella Madame Curie, un’esperta di veleni e si diletta a trascorrere la maggior parte del suo tempo nel laboratorio vittoriano di chimica nel solaio della magione. La sua curiosità e maturità di pensiero si scontrano con la superiorità e arroganza delle sorelle che si divertono a tiranneggiarla, ma Flavia si difende a colpi di fioretto verbali e ideando ai loro danni scherzi diabolici. Durante un’estate nella quale sembra non accadere nulla d’interessante, una mattina all’alba Flavia scopre il corpo di uno sconosciuto nel campo di cetrioli attiguo alla casa. Egli prima di morire mormora la parola «Vale». Chi era costui? E qual è il legame con il Colonnello? Quasi una manna dal cielo per Flavia, che è da sempre segretamente affascinata da misteri e delitti. Il papà di Flavia è arrestato e accusato dell’omicidio e la ragazzina deve assolutamente far luce sul delitto.
Con il suo primo romanzo, The sweetness at the bottom of the pie, Alan Bradley ha riscosso un grande successo nei paesi anglosassoni. Questo simpatico ingegnere canadese in pensione, magnifico esordiente, a settant’anni si è aggiudicato il prestigioso Dagger Award, premio letterario assegnato annualmente dalla Crime’s Writer Association al miglior libro giallo dell’anno. Con uno stile avvincente che fa presa sul lettore, l’autore ha creato una storia assolutamente credibile. Egli si cala nel ruolo di Flavia simpatica e terribile monella e ci fa vedere il mondo come lo vede questa bambina dalle doti investigative stupefacenti. Una trama originale, una famiglia stravagante e un’ambientazione perfetta fanno di questo romanzo una lettura adatta sia per i ragazzi sia per gli adulti. Flavia, autentico cuor di leone, dalla tenacia encomiabile, insieme alla sua compagna di avventure di nome Gladys, una vecchia bicicletta, si aggira nel villaggio rurale di Bishop’s Lacey alla scoperta d’indizi utili per risolvere il mistero che la circonda. Irresistibili sono i battibecchi tra Flavia e l’ispettore Hewitt. In una recente intervista l’autore ha dichiarato che «gli investigatori per caso sono affascinanti perché devono darci dentro con la creatività e l’improvvisazione». Come dargli torto, considerato che il primo libro delle avventure di Flavia sarà presto tradotto in ventinove lingue e negli Usa e in Canada è in uscita The weed that strings the hangman’s bags giallo che ha nuovamente come protagonista questa ragazzina deliziosamente singolare?
Ficcanaso come Miss Marple, saccente come Hercule Poirot, insopportabile come Philo Vance e geniale come Sherlock Holmes, la sagace Flavietta nuova eroina del mistery saprà grazie al suo fiuto e intuito eccezionale arrivare alla soluzione dell’enigma prima dell’Ispettore Hewitt?
Alan Bradley è nato a Toronto settant’anni fa e dopo essersi laureato in ingegneria elettronica, ha lavorato presso diverse radio e televisioni canadesi. È autore di vari racconti per bambini, di storie brevi e di due libri, un memoir dal titolo The shoebox Bible e di un saggio ms Holmes of Baker Street nel quale sostiene che Sherlock Holmes sia una donna. Vive a Malta con la moglie e due gatti.
Autore: Alan Bradley
Titolo: Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 17,50 euro
Pagine: 345