Giornali ed informazione online: connubio possibile o antitesi assoluta? Di questo e dell’informazione di “vetro” si parla ne “L’ultima notizia” (Rizzoli, 2010), libro a quattro mani di Massimo Gaggi e Marco Bardazzi.
Se in una prima fase della diffusione del web su larga scala la risposta alla domanda poteva essere la prima, alla luce degli ulteriori sviluppi e degli attuali scenari che caratterizzano l’industria delle notizie il dilemma potrebbe propendere per la seconda ipotesi. Numeri alla mano, le aziende che producono informazione secondo i clichè tradizionali sembrano vivere un momento di grande difficoltà e, in diversi casi, il collasso appare ormai prossimo. Sembra essere solo un lontano ricordo l’epoca in cui si auspicava che con l’avvento del web una nuova stagione, più florida, si sarebbe aperta anche per le testate giornalistiche cartacee. Un possibile alleato che ben presto si è rivelato un acerrimo nemico.
Ma è tutta colpa del nuovo modo di fare giornalismo? Probabilmente sì, ma non solo. La crisi che in tutto il mondo attanaglia il mondo dell’editoria è senza precedenti e non risparmia neanche prestigiose testate con decenni, in alcuni casi secoli, di storia alle spalle. Sempre più redazioni chiudono i battenti, sempre più giornalisti diventano disoccupati. Naturalmente la negativa congiuntura che ormai da anni investe tutto il contesto produttivo mondiale contribuisce in modo decisivo a delineare uno scenario a tinte piuttosto fosche.
Massimo Gaggi, inviato del “Corriere della Sera” a New York, e Marco Bardazzi, giornalista de “La Stampa” per nove anni corrispondente per l’ “Ansa” dalla Grande Mela, nel libro “L’ultima notizia” (Rizzoli, 2010) ricostruiscono l’attuale panorama dell’universo informazione, focalizzando soprattutto la loro attenzione sui nuovi media che giorno dopo giorno stanno soppiantando i vecchi modi di produrre news. Gli autori delineano i profili che stanno assumendo fenomeni come Google, i social network (Facebook, Twitter), i blog: innovativi strumenti che consentono di fare giornalismo “dal basso”, destrutturando un sistema che ha sinora retto basandosi su figure istituzionali quali quelle dei professionisti dell’informazione, degli editori, dei lettori tradizionali.
La domanda è lecita: si sta costruendo l’informazione senza carta o il giornalismo senza informazione? Oggi chiunque può “inventarsi” giornalista? Evidenti sono i rischi di un tale trend ma altrettanto stuzzicanti sono le possibilità di rivedere certi schemi precostituiti e di dar vita a nuove fonti di informazione, magari scevre da pregiudizi e non asservite alle lobby di turno. Una nuova era si prospetta all’orizzonte.
Mentre gli imperi di carta volgono al tramonto è l’era di vetro ad assurgere al ruolo di protagonista, un sistema informativo diretto, gratuito, immediato e trasparente ma, sotto certi punti di vista, estremamente fragile e vulnerabile. Il libro, attraverso case history ed aneddoti provenienti da tutto il mondo, rappresenta un’autorevole testimonianza di una realtà in rapida ed inarrestabile evoluzione in cui la globalizzazione costituisce il nodo attorno a cui ruotano le nuove tendenze, i nuovi modi di vivere, di consumare, di ragionare. E di informare ed informarsi.
Massimo Gaggi, inviato del “Corriere della Sera” a New York, ha dedicato le sue analisi più recenti all’evoluzione dei sistemi socioeconomici e alle conseguenze politiche della globalizzazione. Il suo ultimo libro è La valanga (Laterza 2009).
Marco Bardazzi, giornalista della “Stampa”, è stato per nove anni corrispondente dell’ANSA dagli Stati Uniti. Nel suo popolare blog (http://blog.marcobardazzi.com) si occupa della rivoluzione digitale del giornalismo. Ha pubblicato con Rizzoli Nella vigna del Signore (2005).
Autori: Massimo Gaggi e Marco Bardazi
Titolo: L’ultima notizia
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18 euro
Pagine: 275