Dopo il grande successo in Sud America, arriva in Europa “Il caso Neruda” (Garzanti 2010), sbancando anche qui le classifiche delle vendite. L’autore ha costruito un romanzo dal carattere composito.
Definibile come un giallo (anche se non c’è un vero cadavere su cui indagare), ha comunque molti elementi “oscuri”, e soprattutto la grande presenza dello scrittore Pablo Neruda.
La storia inizia nel gelido agosto cileno del 1973. Il giovane cubano di Miami, Cayetano Brulé, trasferitosi a Valaraiso da poco con la moglie, un’aristocratica attivista di Unidad Popular, incontra a una festa il poeta Pablo Neruda, che conosce bene la sua storia e lo invita nella sua villa per dargli un incarico molto importante. Il giorno successivo i due si incontreranno nella villa Sebastiana, la più bella ed amata delle sue case e li Neruda, che ormai è anziano e malato di cancro, chiede al giovane di andare a Città del Messico alla ricerca del dottor Ángel Bracamonte, un oncologo che cura i suoi malati con sostanze tratte da piante millenarie del Chapas. Ovviamente il lavoro sarà ben pagato, ma Cayetano è perplesso, non ha le competenze per fare l’investigatore. Il vecchio Neruda aveva già previsto tutto: gli consiglia di leggere i libri di Georges Simenon, che secondo lui saranno più che sufficienti per poter iniziare quel lavoro.
Dopo aver accettato, parte per il Messico alla ricerca del dottore che dovrebbe aiutare Neruda a guarire dal cancro, ma li scoprirà che è morto già da alcuni anni, ma che sua moglie è viva e che è ora a Cuba. Neruda, ormai debole e stanco, non si arrende: e così la ricerca della bella Beatritz continua nell’isola di Fidel Castro, poi a Berlino Est, a La Paz, in Bolivia.
L’enigma sta proprio in questa donna: perché Neruda la cerca, lei che appare cosi inafferrabile? Qual è il segreto di un uomo tanto celebre ed amato, un’icona del secolo scorso, un mito per i progressisti, il Poeta dell’amore, Premio Stalin e Premio Nobel?
Il caso Neruda è un vero giallo anomalo senza delitto, un’indagine investigativa molto movimentata, divertente e ovviamente con un finale a sorpresa . Attorno alla figura del famoso scrittore, ruotano i protagonisti: una donna misteriosa , un detective alle prime armi e, soprattutto, l’America Latina, fatta di vere tragedie e rivoluzioni, di grandi sogni e di tanta voglia di vivere.
Roberto Ampuero (Valparaíso, 1953) dopo aver studiato letteratura all’Avana e alla University of Iowa ha lavorato per quindici anni come giornalista a Bonn e ha esordito con enorme successo nel 1993 con il romanzo Chi ha ucciso Cristián Kustermann? (Premio de Novela «El Mercurio»); protagonista del romanzo, il primo di una serie di grande successo, è il detective Cayetano Brulé. Roberto Ampuero ha pubblicato anche il romanzo autobiografico Nuestros anos verde olivo (2000), ambientato tra gli esuli cileni a Cuba, e i racconti El hombre golondrina.
I suoi libri sono stati pubblicati in Spagna, Sudamerica, Brasile, Portogallo, Francia, Germania, Italia, Grecia, Svezia e Cina.
Attualmente è scrittore, giornalista e collaboratore della University of Iowa. Vive attualmente negli Stati Uniti.
Autore: Roberto Ampuero
Titolo: Il caso Neruda
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18,60 euro
Pagine: 336