Con “La madre di tutti i credenti” (Corbaccio, 2010) Kamran Pasha ci riporta alle origini dell’Islam attraverso la voce di Aisha, la sposa bambina di Maomettto, che racconta la storia della sua incredibile vita.
E testimonia la nascita, l’affermazione e la successiva espansione della religione musulmana e della nazione araba.
Aisha, figlia di Abu Bakr, è una bambina sorprendentemente bella, vitale e intelligente. Il padre, amico e seguace di Maometto, le fa incontrare il profeta, quando egli è ancora sposato a Kadija, la ricca vedova che lo ha sostenuto e ha creduto in lui e nella sua nuova fede. Sono tempi duri: i coreisciti della Mecca, pagani credenti negli idoli, vedono nel diffondersi della religione islamica monoteista un pericolo per i loro commerci e le loro ricchezze. L’ardita Aisha riesce a spiare l’assemblea dei mercanti meccani, che decretano la morte di Maometto. Avverte i primi seguaci musulmani del pericolo ed essi decidono di emigrare. Kadija morirà, Maometto con i suoi fedeli è costretto ad abbandonare la Mecca e a rifugiarsi a Medina.
Il profeta avrà una visione in cui l’arcangelo Gabriele gli suggerisce di sposare la piccola Aisha. All’età di nove anni, la bambina si unirà in matrimonio con Maometto e proverà per lui un amore smisurato, pur conducendo una vita povera e piena di pericoli. In quanto sposa del profeta, Aisha diverrà “la madre di tutti i credenti”. Audace, seguirà Maometto in guerra, dividerà con lui i pericoli e i rischi, assisterà alle orribili battaglie contro i mercanti meccani. Il profeta, che odia la violenza e gli eccessi, si vede costretto a trasformarsi in guerriero, rivelandosi anche un ottimo stratega: riuscirà a portare la vittoria sui pagani coreisciti e sulle tribù beduine, fino a ritornare pacificamente in pellegrinaggio alla Mecca e fino a fondare una nazione araba. Molte saranno le mogli che, con grande gelosia di Aisha, si uniranno in matrimonio con il profeta, ma nessuna sarà amata da Maometto quanto la sposa bambina, la prediletta, nel cui grembo egli sceglierà di morire.
Seguiranno periodi travagliati per l’Islam: a capo della religione musulmana e della nazione araba in continua espansione verranno posti califfi elettivi. Aisha avrà un ruolo importante come depositaria dell’eredità profetica di Maometto e come testimone di tutte le sue affermazioni e dei comportamenti in ogni campo. Anche se Aisha non sempre si comporterà con purezza, lasciandosi spesso trascinare da rancori e collera, troverà nel Corano le parole che le consentiranno l’abbandono fiducioso in Dio, nella speranza del perdono.
“La madre di tutti i credenti” è un libro che si legge con passione, perché, oltre a far scoprire il profondo senso religioso della fede musulmana, induce a comprendere le ragioni delle rapide e immense conquiste dell’Islam: la tolleranza verso le altre religioni e il forte senso di giustizia sociale.
Kamran Pasha è uno scrittore, giornalista e sceneggiatore statunitense di origine pakistana. Esperto di Medio Oriente, nel suo lavoro di giornalista ha avuto modo di intervistare figure di primo piano come Shimon Peres e Benazir Bhutto, ed è uno degli sceneggiatori hollywoodiani musulmani di maggior successo. Collabora con la NBC, con la Universal e la Warner Brother. Oltre al romanzo La madre di tutti i credenti ha scritto anche Shadow of the Sword, una stoia d’amore al tempo delle crociate. Il suo sito internet è: www.kamranpasha.com
Autore: Kamran Pasha
Titolo: La madre di tutti i credenti
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 19,60 euro
Pagine: 517