Bombe, feriti e morti. Un attacco frontale di inaudita violenza sferrato dalla Mafia agli inizi degli anni ’90 contro istituzioni e società civile, simboli della lotta alla criminalità organizzata: gli attentati contro Falcone e Borsellino, le “offese” contro il patrimonio culturale nazionale con le esplosioni di Roma, Firenze e Milano. “Avvertimenti” chiari orchestrati dai boss per intimidire e far valere la propria forza contro uno Stato che voleva inasprire l’azione di contrasto. Ecco “Il patto” (Chiarelettere 2010). VIDEO/Parla Nicola Biondo
Una fase dai contorni ancora poco definiti, pur essendo trascorso un arco temporale piuttosto significativo, portata nuovamente alla ribalta delle cronache odierne dopo le dichiarazioni rilasciate agli organi inquirenti da Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino; personaggio che, documentazione processuale alla mano, in quel periodo storico rivestiva un ruolo chiave in alcuni passaggi del controverso rapporto Stato – Mafia.
I giornalisti Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci ricostruiscono i passaggi fondamentali dei “contatti” che si instaurarono tra politica, servizi segreti, funzionari dello Stato, imprenditoria e mafia: un excursus storico che, basandosi principalmente sulle rivelazioni di un pentito “infiltrato” nelle maglie delle cosche, Luigi Ilardo (ucciso poi dalla mafia nel 1996), delinea gli scenari che caratterizzarono una presunta “trattativa” tra l’ente sovrano e la criminalità. Le dichiarazioni di Ilardo sono alla base del processo in corso a Palermo contro il generale Mario Mori, ex capo del Sisde e del Ros, per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel 1995.
Più ombre che luci caratterizzano il “racconto” degli autori che, per in alcuni frangenti, somiglia più ad un film d’azione ma che in realtà rivisita fatti e personaggi individuando i presunti “attori” che agli inizi della Seconda Repubblica rivestirono un ruolo di primo piano in uno dei più controversi ed enigmatici periodi della storia d’Italia. Vicende ed accadimenti che oggi, proprio a seguito della parole di Ciancimino Junior, hanno trovato nuove chiavi di lettura, ponendo un inquietante interrogativo: fu “sancito” un accordo tra “pezzi” di Stato e Mafia?
Prefazione del libro affidata alla “penna” del sempre pungente Marco Travaglio.
Nicola Biondo, giornalista freelance, scrive per l’Unità, ha collaborato, in qualità di consulente, con diverse procure. Ha lavorato, inoltre, nella redazione di “Blu notte”, il programma televisivo condotto da Carlo Lucarelli.
Sigfrido Ranucci, giornalista inviato Rai, nel suo curriculum professionale diverse inchieste “calde”, tra le altre quelle sulla mafia, sull’utilizzo dei proiettili all’uranio impoverito e sull’uso del fosforo bianco in Iraq.
Autori: Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci
Titolo: Il Patto
Editore: Chiarelettere
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 16 euro
Pagine: 338