Un uomo, un pittore avvolto dal mistero, poche le informazioni sulla sua vita. “Giorgione da Conegliano. L’uomo, l’artista, il mito” (Edizioni a Nordest, 2009) é il pittore veneto intorno al quale sono nate molte leggende. I pochissimi documenti storici nel quale appare il suo nome e le carenze delle notizie sulla sua vita fanno si che la personalitá del “maisto Zorzi da Chastelfranco” sia stata sempre ricostruita in maniera differente.
Intorno a lui sono state tessute leggende dal sapore romanzesco, in realtà si tratta di un giovane artista vissuto a Venezia in pieno Rinascimento, morto trentenne, affascinato dalla pittura paesaggistica ed ancora di piú dai giovani innamorati.
Entrato giovanissimo nella bottega di Giovanni Bellini, il Giorgione nell’arco di un decennio creó un modo di fare pittura rivoluzionario sia nello stile che nei contenuti. Partendo dalle esperienze padovane di Giotto e veneziane del Carpaccio, pose le basi della pittura cinquecentesca veneziana, acquistando la fama utile per aquisire commesse molto importanti.
Un nuovo indirizzo artistico, la pittura tonale, che si pose inconsapevolmente nei termini di un’alternativa agli ideali e alle forme del classicismo maturato tra Firenze e Roma, un’opera che parte da una fortissima attenzione per i dettagli naturali e per lo sviluppo di una preponderanza per il colore e per le variazioni tonali. Nacquero cosí opere come: “Madonna con bambino“, “Giuditta con la testa di Oloferne“, “I tre Filosofi” e molti alltri.
Venezia grazie al pittore, poté cosí rivendicare un proprio primato, basato sulla diversitá storica ed ambientale e dalla maggior apertura verso l’Oriente, potendo rafforzare la sua posizione artistico-culturale, divulgando in tutta Europa la propria bellezza ed il gusto per la trasfigurazione poetica.
Un solo uomo che rivoluzionó il corso dell’arte, il fascino del suo linguaggio, che divenne immediato e profondo, un pittore che ancora oggi continua ad infiammar gli animi di coloro che ammirano le sue opere perché come D’Annunzio scrisse: “Egli appare piuttosto come un mito che come un uomo. Nessun destino di poeta é paragonabile al suo, in terra. Tutto o quasi di lui si ignora; e taluno giunge a negare la sua esistenza. Pare tutta l’arte veneziana infiammata dalla sua rivelazione“.
Autore: Alberto Ongarato
Titolo: Giorgione da Castelfranco. L’uomo, l’artista, il mito.
Editore: Edizioni a Nordest
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 24 euro
Pagine: 171