Balzato all’onore delle cronache per atti poco apprezzati, nel libro “Gentilini. Il sindaco sceriffo” si racconta la sua storia che ha segnato un’epoca nella cittá di Treviso. Era il 1994 quando uno sconosciuto cittadino trevigiano si candidò per la direzione del Comune: Giancarlo Gentilini, il sindaco piú conosciuto, amato, odiato e discusso del dopoguerra della marca trevigiana.
Un uomo dalla vitalità inaspettata, imponente, dalla voce profonda che fin da subito apportò cambiamenti a cui gli stessi trevigiani erano poco abituati. Cantieri che spuntavano come funghi, la rapidità con cui il comune agiva per aggiustare strade e marciapiedi, o alla sua rapidità nel ripulire angoli della città fino ad allora dimenticati.
Gentilini fù rivoluzionario, non solo nel dirigere l’amministrazione comunale, ma anche nei rapporti con stampa e cittadini, comportamenti non certo esenti da critiche, anzi. La sua lotta cominciò in un giorno di festa, durante una passeggiata in quella che viene definita la porta di Treviso. Giardinetti comunali, sulla sponda del Sile, fino ad allora zona di spaccio e delinquenza, frequentati per lo più da stranieri che sostavano a tutte le ore del giorno sulle panchine presenti, tenendo alla larga i cittadini trevigiani.
“Lotta senza quartiere alla microcriminalità” questo il motto del sindaco leghista, che tolse cosí quelle panchine, e riportò gli stessi all’originale bellezza. L’inizio della sua personale lotta contro l’immigrazione nella città che costò l’etichetta di razzista non solo a lui ma a tutta la città che lo sosteneva.
Ma Gentilini è così e i trevigiani che lo incontrano puntualmente per le strade, armato di blocco e penna per appuntare tutti i lavori che vanno fatti, lo sanno e lo apprezzano. D’altra parte dopo anni di assoluta mancanza da parte dell’amministrazione comunale nei bisogni dei cittadini, lo sceriffo attua tutti quei lavori, che, un po” per bisogno, un po’ per acquisire voti, servivano. Ecco allora che le mura cittadine vengono pulite e riportate a nuova vita, vengono inseriti angoli fioriti nel centro cittadino, le strade asfaltate e i pedoni possono camminare tranquilli sui marciapiedi.
Tutta la sua storia é raccolta all’interno di questo volume, che riassume in maniera eccelsa tutti i pregi ma anche i difetti, di un uomo che, seppur in maniera un po’ spartana, è stato in grado di rivoluzionare un’intera città al grido di: “Eseguire! Immediatamente!“. La stessa città che lo ringrazia e che lo porterà sempre nel suo cuore.
Paolo Calia nato a Treviso nel 1970 é giornalista professionista e lavora come free-lance. Attualmente scrive per Il Gazzettino ed Il Sole 24 ore dove si occupa prevalentemente di cronaca cittadina e politica.
Autore: Paolo Calia
Titolo: Gentilini. Il sindaco sceriffo
Editore: Edizioni a Nordest
Anno: 2009
Prezzo: 14 euro
Pagine: 190