Questo “Andrea Camilleri – ritratto dello scrittore” (Edizioni Anordest, 2009) è un interessante volume, scritto dal bravo Marco Trainito. L’autore ,che da sempre si occupa di filosofia e di letteratura, sulla figura e sull’opera dello scrittore siciliano, forse oggi uno degli esponenti di maggior spicco del nostro panorama letterario e culturale.
Con un andamento puntuale e preciso, quasi scientifico, l’autore elabora una lunga e attenta introduzione, ad ampi raggi, sull’opera di Camilleri; un’introduzione che cerca di spaziare dalle opere più famose (amatissime dai lettori) a quelle meno conosciute ma altrettanto valide che devono ancora essere scoperte.
L’universo “profondamente siciliano” dell’autore de “Il commissario Montalbano” emerge, e ri-emerge, in un gioco squisitamente erudito ma nient’affatto pedante o didascalico. La forma-saggio detta un ritmo che, senza mai eccessi formali, elabora in maniera sequenziale un apparato tanto completo quanto accessibile a chiunque, anche a chi voglia avvicinarsi alla lettura dell’opera “camilleriana” da “profano” o a chi, incuriosito da una figura così carismatica e affascinante, voglia approfondire per il solo desiderio di conoscenza.
Trainito, a mio avviso, colpisce nel segno quando prova ad interpretare “Un filo di fumo“, opera del 1980 di un autore ancora sconosciuto (ci vorranno almeno quindici anni al raggiungimento del grande successo ottenuto nell’ultimo decennio del secolo) in cui già si poteva intravedere il tratto unico del Camilleri “audace sperimentatore” e ottimo “giallista”. La lingua come rovesciamento della dicotomia italiano-dialetto, come superamento di ogni ostacolo formale, come gioco di specchi e sovrapposizioni, come avvicinamento finale della lingua parlata con lo scritto.
“Un filo di fumo“, e la vicenda editoriale che ne conseguì, rappresentarono per Camilleri l’incipit vita nova, il momento di passaggio e, perché no, di prima maturazione di un autore che da lì a poco sarebbe diventato un punto di riferimento della letteratura del nostro paese (e non solo). In effetti, questo romanzo porta con sé un qualcosa di “magico” e di “consapevole”, un’intelaiatura nient’affatto ordinaria ma sempre “vivace”, “lucida”, “colta”.
Passare poi all’esame di altri casi esemplari diventa persino semplice: il meccanismo ad incastri, i giochi linguistici ed intertestuali, rimandano ad echi lontani: la prima influenza pirandelliana, l’interazione costante con gli autori “letti”, con quelli “amati”, con gli autori della propria giovinezza. Così appaiono, quasi come numi tutelari, scrittori della propria terra (Sciascia, Bufalino, lo stesso Pirandello) e del “patrimonio” nazionale e internazionale: su tutti Aulo Gellio, Manzoni, Conrad, Conan Doyle, Faulkner, Calvino, Borges.
Il legame di Camilleri con la propria terra è descritto anche nella dettagliata analisi finale, nel quale Trainito, attraverso testi quali La bolla di componenda e Voi non sapete, cerca di comprendere, in grandi linee, quanto la trattazione del tema della mafia in Sicilia sia stata toccata e quanto abbia influito nell’opera generale dello scrittore.
Marco Trainito è nato a Gela il 25 aprile 1969. Dopo la laurea in Filosofia nel 1994 (tesi su Nietzsche), ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia e Storia delle Idee nel 1998 (tesi su Wittgenstein, parzialmente disponibile su Sitosophia). Nel 2000 ha vinto il concorso a cattedra per l’insegnamento delle discipline delle classi di concorso A036 e A037. Insegna Filosofia e scienze sociali al Liceo socio-psico-pedagogico di Gela ed è tutor di Linguistica generale, Filosofia teoretica Filosofia del linguaggio nel corso di laurea di Scienze della comunicazione dell’Università di Catania, decentramento didattico di Gela. Ha pubblicato i seguenti volumi su Karl Popper e Ludwig Wittgenstein: Popper e il Wittgenstein antropologo. Un’ipotesi di confronto, Dainotto Editore, 2000; I bambini, la televisione e la scuola nel pensiero di Karl Popper, Dainotto Editore, 2002; Il “Big Typescript” di Wittgenstein, recensione apparsa su «Cenere», n. 2, Venezia, 2002. Si occupa anche di letteratura (saggi su Umberto Eco e Stefano D’Arrigo) e collabora con giornali e riviste con recensioni e interventi d’opinione.
Autore: Marco Trainito
Titolo: Andrea Camilleri, ritratto di uno scrittore
Editore: Edizioni Anordest
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 15 euro
Pagine: 256