“An education” (Guanda, 2010) di Nick Hornby, traduzione di Elettra Caporello, è l’éducation sentimentale di una diciassettenne che si affaccia alla vita e la sua conseguente perdita dell’innocenza.
Lo scrittore ha tratto la sceneggiatura dal saggio autobiografico della giornalista inglese Lynn Barber, pubblicato su Granta, sulla “sua storia con un uomo ambiguo e più vecchio di lei all’inizio degli anni Sessanta” come scrive nell’introduzione l’autore. E proprio dalla sceneggiatura è stato tratto l’omonimo film diretto da Lone Scherfig interpretato da Carey Mulligan, Peter Sasgaard, Alfred Molina ed Emma Thompson, candidato a tre premi Oscar (miglior film, migliore sceneggiatura non originale e migliore attrice protagonista).
Nel 1961 a Twickenham un sobborgo di Londra “in un’Inghilterra sull’orlo di profondi cambiamenti” vive Jenny la quale ama ascoltare Juliette Gréco che canta Sous le ciel de Paris e leggere Lo straniero di Albert Camus. Abita in una modesta villetta di periferia insieme ai genitori Jack e Marjorie, tipici esponenti della piccola borghesia britannica. Jenny studia con profitto in una scuola per ragazze bene mentre si prepara ad essere ammessa all’Università di Oxford. Ella sente che la propria vita non si può risolvere solo in questo ristretto ambito, ci deve essere sicuramente qualcosa di più che l’aspetta dietro l’angolo: sogna Parigi e un futuro migliore. Ed infatti in un giorno di pioggia David, un uomo di circa trentacinque anni alla guida “di una stupenda macchina sportiva rossa e lucida – modello Bristol”, “c’est tres chic” le offre un passaggio.
È l’inizio di una esaltante avventura fatta di concerti, ristoranti famosi, amici di classe, aste esclusive. Jenny viene così a contatto con un mondo brillante, sofisticato, nel quale però tutto viene giustificato in nome del successo e della ricchezza, pieno di compromessi. Anche i genitori della ragazza restano ammaliati dal fascino di David il quale domanda a Jenny di sposarlo. La scelta è ardua: Oxford o un futuro di sposa accanto a David? “Mi sento vecchia, ma non molto saggia…”. Ma sarà la scoperta casuale di un pacchetto di lettere conservate nel cruscotto della Bristol a decidere per lei.
Nick Hornby in questa sceneggiatura dedicata a Carey Mulligan ritrae con mano leggera il candore di Jenny ma soprattutto pone l’accento su un particolare momento storico. Nei primi anni Sessanta nella nazione più conformista d’Europa sta per arrivare quel vento di cambiamento che avrebbe immediatamente rivoluzionato la musica, la politica e il costume. La frattura con tutto ciò che rappresenta il vecchio modo di vivere e pensare è aperta: i Beatles, i Rolling Stones, sesso, droga and rock and roll, i capelloni, la Swinging London, Mary Quant e le sue minigonne. Saranno bandite le rassicuranti gonne a palloncino, i twin set di cachemire con sopra l’immancabile filo di perle retaggio degli anni Cinquanta. Proprio come veste l’algida preside della scuola di Jenny la quale quando viene a sapere che la ragazza frequenta un uomo e per giunta di religione ebraica le domanda “Sei al corrente, immagino, che gli ebrei hanno ucciso nostro Signore?”.
Il 1961 è inoltre l’anno di uscita di Breackfast at Tiffany’s e come Holly Golightly/Audrey Hepburn si concede una passeggiata mattutina con indosso un impeccabile abito da sera firmato Hubert de Givenchy ammirando le vetrine della celebre gioielleria di New York, allo stesso modo Jenny novella Audrey, condotta a Parigi da David si trasforma da Cenerentola in Principessa sul battello con vista panoramica sulla Ville Lumière con indosso gli abiti che le ha regalato il suo amante. Ma il principe si trasformerà questa volta in ranocchio per di più bugiardo e truffatore. Ad Oxford “uno dei ragazzi con cui uscivo, una volta mi chiese di andare a Parigi con lui. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto… come se non ci fossi mai stata“.
Nick Hornby è nato a Redhill il 17 Aprile 1957. Ha studiato inglese presso il Jesus College di Cambridge. Inizialmente ha lavorato come insegnante ed in seguito ha lasciato l’impiego per diventare prima giornalista freelance e poi romanziere. I suoi libri sono pubblicati da Guanda. Ne citiamo alcuni, tutti romanzi di successo: Alta fedeltà, Febbre a 90°, Un ragazzo, dai quali libri sono stati tratti film di cassetta. Non buttiamoci giù, Tutto per una ragazza, Tutta un’altra musica. Sempre per Guanda ha pubblicato Le parole per dirlo una raccolta di racconti, Rock, pop, jazz raccolta di scritti sulla musica e Il mio anno preferito raccolta di scritti sul calcio.
Autore: Nick Hornby
Titolo: An education
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 12 euro
Pagine: 171